Terrario fai da te: come farlo passo dopo passo
Sono sempre di più gli italiani che nel corso degli ultimi mesi hanno scoperto (o riscoperto) il piacere di prendersi cura delle piccole cose in ambito domestico, soprattutto se hanno a che fare con il mondo della natura.
In tal senso, un bel terrario fai da te costituisce un hobby ce potrebbe regalarti molte soddisfazioni, permettendoti di trascorrere del tempo in serenità e in pieno relax. Ma che cos’è un terrario? Quali sono i passaggi che dovresti cercare di porre in essere per poterlo realizzare?
Cos’è un terrario
Il terrario è uno spazio recintato, generalmente di piccole dimensioni, che contiene al suo interno piante vive o animali. Nel caso in cui si desideri unire una parte acquatica, il terrario si trasformerà in un c.d. “paludario”, includendo evidentemente animali e piante acquatiche.
Detto ciò, è evidente che non è sufficiente prendere una scatola e riporre al suo interno qualche piantina per poter aver esaurito i propri compiti di realizzazione del terrario fai da te! Il terrario è infatti un oggetto che richiede grande cura e tanta personalizzazione, considerato che le diverse specie di animali e di piante che andranno ad essere riposte all’interno del terrario avranno altrettanto diverse esigenze.
Cosa mettere dentro il terrario
Ecco perché riteniamo che il primo passo che tu debba fare per ottenere un bel terrario fai da te sia proprio quello decidere quali animali e piante introdurre al suo interno. Naturalmente, è necessario che animali e piante siano compatibili tra di loro, con le seconde che dovrebbero costituire un habitat naturale dei primi.
Una volta che avrai scelto che cosa riporre dentro il terrario, ti verrà più semplice stabilire le sue dimensioni. Tieni conto che piante e animali hanno bisogno di un po’ di spazio per crescere, e che dunque sarebbe errato costringerli in spazi troppo angusti.
Come fare il terrario
Per quanto concerne la realizzazione del terrario, tieni conto che la sua costruzione in sé non è affatto difficile.
Un acquario per esempio non è altro che una scatola di vetro aperta nella parte superiore. I terrari sono invece delle scatole in vetro, o altro materiale, con porte incernierate o scorrevoli su uno dei lati verticali, per poter rendere più facile l’accesso.
Se poi desideri, puoi anche optare per un terrario ancora più semplice, recintato in legno e resina epossidica. In ogni caso, la realizzazione del terrario non ti richiederà molta difficoltà.
Piuttosto, l’aspetto sul quale ti consigliamo di concentrarti maggiormente è rappresentato dal fondo e dal substrato. Se per esempio stai puntando a realizzare un terrario tropicale o temperato, dovresti cercare di realizzare un doppiofondo, che possa garantire la giusta tenuta all’innaffiatura. Se invece devi realizzare un terrario desertico, il doppiofondo non sarà utile, considerato che ci sarà poca innaffiatura.
In tal senso, ricorda che il doppiofondo non è altro che un’area che ti permetterà di raccogliere l’acqua in eccesso senza che questa si depositi sulle radici. Potrà essere composto con qualche centimetro di spessore di ghiaia o argilla espansa, oppure con un contenitore vuoto in PVC.
Personalizzare il terrario
Una volta che ti sei occupato delle parti strutturali del terrario, puoi personalizzare tutti gli altri aspetti.
Puoi ad esempio cominciare dallo sfondo e dagli altri elementi del paesaggio non vivi, da attaccare con del silicone. Puoi poi passare all’installazione della copertura e, se le piante dentro il terrario lo richiedono, anche un’illuminazione artificiale con delle piccole lampade.
Dovrai poi scegliere quali attrezzature installare (termometro, densimetro, scaldino sotto il terrario, scaldino interno, pompe, filtri e così via) e quindi il substrato, da scegliere a seconda del tipo di terrario che vuoi realizzare (per esempio, un terrario temperato potrebbe richiedere uno strato di torba, corteccia d’abete e terra nera, insieme a muschio di sfagno).
Infine, dovrai aggiungere acqua (priva di cloro), e riporre le piante, lasciando loro lo spazio per crescere. Accendi dunque il terrario con tutti i suoi dispositivi lasciandogli qualche giorno di tempo per stabilizzarsi, e poi aggiungi gradualmente gli animali al suo interno monitorando con attenzione come si trovano e quale sia il loro stato di salute. Ricorda che i primi giorni di ambientamento sono molto importanti, e che non è affatto escluso che proprio in questi frangenti possano esserti richieste delle modifiche al terrario, finalizzate ad accogliere con maggiore comfort e benessere i tuoi nuovi ospiti.
Detto ciò, se hai necessità di ulteriori spunti su questo tema, ti suggeriamo di dare uno sguardo nei negozi specializzati in questo tipo di strutture, e di guardare i tanti video che trovi sui canali YouTube dedicati a questo mondo. Scoprirai che c’è un vero e proprio mondo di appassionati pronti a condividere con te, e con tutti gli altri lettori interessati, tutti i segreti per poter ottenere solo il meglio dalla realizzazione e dallo sviluppo del tuo primo terrario fai-da-te, attraverso il quale potrai ottenere tantissime soddisfazioni per il tempo libero.
Pubblicato da Anna De Simone il 13 Ottobre 2020