Termoconvettori ad acqua
Differenza tra termoconvettori ad acqua e venticonvettori ad acqua (fancoil). Confronto tra termoconvettori e termosifoni. Tipologie e funzionamento.
Tra i tipi di riscaldamento, quelli ad acqua sono molto diffusi. Indubbiamente i più popolari sono i termosifoni, tuttavia l’acqua è usata come vettore di calore in diversi tipi di riscaldamento quali:
- Radiatori – Termosifoni
- Termoconvettori
- Ventilconvettori o fan coil, fancoil
- Pannelli radianti
I termoconvettori ad acqua possono essere di diverso tipo, quelli più diffusi sono:
- A mobiletto
- A battiscopa (o zoccolo)
- A parete
- Termoconvettore a pavimento
Termoconvettori ad acqua calda
Se la regolazione dei termosifoni avviene con la valvola termostatica, la regolazione della temperatura del termoconvettore ad acqua può avvenire sia tramite una valvola (manuale o termostatica) sia attraverso il deflettore in uscita.
Il calore si diffonde mediante caratteristiche batterie alettate che possono differire per numero e ranghi. Il meccanismo di trasmissione del calore dei termoconvettori ad acqua è a convezione naturale. Questa nozione è importante perché questa caratteristica li differenzia dai ventilconvettori o fan coil dove il meccanismo di trasmissione del calore è a convezione forzata.
Ventilconvettori o fancoil
I venticonvettori, proprio come i termoconvettori, presentano batterie alettate ma alla base vi è un ventilatore responsabile della diffusione forzata del calore.
Se hai sentito parlare di termoconvettori a parete o termoconvettori a soffitto, molto probabilmente si trattava di sistemi fancoil (ventilconvettori).
I venticonvettori ad acqua, infatti, si possono installare:
- a pavimento
- a parete
- a soffitto
- a controsoffitto
Anche se tutto dipende dal modello, i venticonvettori o fan coil, sono generalmente più grandi dei termoconvettori ad acqua e spesso sono usati sia per il riscaldamento che per il raffrescamento domestico. I venticonvettori ad acqua, rispetto ai termoconvettori, presentano però alcuni svantaggi quali:
- Producono condensa
- Necessitano di maggiore manutenzione (dispongono di un filtro)
- Sono generalmente più rumorosi a causa del ventilatore (producono dai 30 ai 50 db)
- Le alette sono più soggette a guasti
Dopo aver visto quali sono le differenze tra venticonvettori (fan coil) e termoconvettori ad acqua, concentriamoci sul funzionamento di questi ultimi: i termoconvettori.
Termoconvettori ad acqua: come funzionano
I termoconvettori ad acqua necessitano una mandata idrica, impiegano l’acqua come vettore di calore e vedono un funzionamento piuttosto efficiente. Rispetto ai termosifoni presentano questo rilevante vantaggio: l’acqua di mandata è a più basse temperature, quindi ci vorrà meno energia per riscaldare casa.
Il termoconvettore ad acqua necessita di una fonte d’acqua calda che può essere:
- caldaia
- pompa di calore
- impianto solare termico
L’importante è che l’acqua presenti una temperatura media adeguata all’efficienza del termoconvettore che si va a installare. Sul mercato sono presenti termoconvettori ad acqua molto efficienti, anche i venticonvettori presentano una notevole efficienza: riescono a riscaldare sfruttando acqua calda a bassa temperatura (anche 40°C).
Come funziona un termoconvettore?
I termoconvettori presentano corpi scaldanti che cedono calore per convezione naturale. Sono realizzati con batterie alettate e presentano dispositivi di tiraggio naturale per aumentare la resa termica delle stesse “batterie alettate”.
Talvolta i termoconvettori possono essere installati a parete, integrati nelle mura domestiche. In questo contesto il dispositivo di tiraggio è realizzato sfruttando direttamente la nicchia (rientranza) della parete.
Il funzionamento varia leggermente in base al tipo di installazione ma in ogni caso si sfrutta una sorta di “effetto camino” in grado di diffondere il calore in modo naturale.
Meglio i termosifoni o i termoconvettori ad acqua?
I termoconvettori ad acqua hanno una minore inerzia termica rispetto ai classici termosifoni. In più, anche i costi di installazione e d’acquisto sono più contenuti. Tra gli altri vantaggi da citare vi è la possibilità di nascondere completamente il corpo riscaldante integrandolo nelle pareti o nel pavimento di casa.
Se stai valutando l’acquisto di un termoconvettore daikin, ferrolif o qualsiasi altra casa, valuta bene il dimensionamento. Tieni presente questa regola generale: temperature di mandata più basse fanno aumentare il costo dell’impianto ma aumenta anche l’efficienza e l’ingombro dell’apparecchio.
Di contro, termoconvettori ad acqua calda con temperature di mandata elevata hanno costi di esercizio maggiori (consumano di più a monte del sistema) e presentano altri svantaggi come:
- Contribuiscono alla formazione di zone con aria più calda a soffitto e più fredda al pavimento. Questo è vero a prescindere dal tipo di installazione perché l’aria calda, con un forte moto convettivo, è sempre spinta verso l’alto. Pensare che installando un sistema di termoconvettore a pavimento si possa risolvere questo problema è errato.
- Causano irritazioni all’apparato respiratorio.
- Rischiano di annerire le pareti vicino ai corpi riscaldanti.
Nella foto in alto, un termoconvettore Meinertz TS-Konvektor
Pubblicato da Anna De Simone il 17 Novembre 2018