Terapia della risata: esercizi e vantaggi

Terapia della risata

Terapia della risata, che non è la risata che sfugge, quella che capita ogni tanto, quella spontanea. Va bene anche quella, ma se si decide di curarsi ridendo, allora è necessario prendere sul serio questa pratica e dedicarsi. Fare esercizi, capirne le origini e la logica. E crederci. Iniziamo a capire come funziona e chi ha inventato la terapia della risata. Se l’idea ci fa ridere, beh, ci stiamo già curando.

Terapia della risata: cosa è

La terapia della risata, spesso chiamata anche “yoga della risata” è a tutti gli effetti una attività che comprende sia degli esercizi di respirazione profonda dello Yoga, sia delle tecniche di stretching, sia dei gioco che stimolano la risata. Questo perché non sempre c’è un evidente motivo per ridere, ma se può farci stare meglio, dobbiamo essere capaci di farlo “a comando”.

A fondare la Terapia della risata è stato Madan Kataria, inizialmente questa pratica è rimasta esclusa dalla tradizione Yoga classica ma oggi se ne parla molto e diminuiscono gli scettici. Non va fraintesa con il fingere di ridere e con l’ipocrisia, la Terapia della risata ci insegna a ridere a lungo anche quando non c’è motivo, non certo per fingerci felici ma per fare un certo movimento che può aiutarci a stare meglio.

Esatto, al di là dello stato d’animo, il ridere che parte dal diaframma e dall’ombelico ci obbliga a respirare meglio e coinvolge muscoli che hanno bisogno di muoversi e di restare tonici.

Terapia della risata

Terapia della risata: vantaggi

Chi soffre di stress o si sente un po’ depresso, può lanciarsi e iniziare a sottoporsi ad una terapia della risata, non ci sono effetti collaterali e tentar non nuoce. Chi l’ha provata ha potuto riscontrare un deciso miglioramento delle funzioni respiratorie e delle funzioni addominali, lato fisico, lato psicologico, un aumento di autostima e una netta intensificazione delle relazioni sociali piacevoli.

Chi segue la Terapia della risata da anni sostiene che rinforzi il sistema immunitario e combatta l’arteriosclerosi, aiutando anche in caso di problemi cardiaci. Non fa miracoli, ridere, ma senza dubbio non nuoce. Questi risultati sono sempre più apprezzati e richiamano l’attenzione anche dei più scettici.

La Terapia della risata e i suoi seguaci mostrano l’esistenza di un nuovo ramo della psicologia sociale che potrebbe far nascere nuove opportunità di intervento per la prevenzione e la cura di problematiche riguardanti singoli o gruppi.

Terapia della risata

Terapia della risata: esercizi

Quando Madan Kataria, medico con alle spalle una esperienza pluriennale a Bombay, nel marzo del 1995 ha iniziato a pensare alla Terapia della risata lo ha fatto anche osservando come pochissima gente ride davvero. Creando gruppi di risata collettiva ha visto che i benefici del ridere, fisici e psicologici, erano spesso uguali sia che si trattasse di un ridere spontaneo, sia forzato.

Perché quindi non imparare a ridere a comando per migliorare salute e umore?

Se il corpo non distingue tra una vera e una falsa risata, Kataria l’ha trasformata in un esercizio, in una serie di esercizi che vanno a influire sul nostro modo di respirare. Per ridere bisogna riempire bene i polmoni, quindi la Terapia della risata ci insegna a respirare in maniera corretta, con il diaframma. Se poi ci aggiungiamo dei movimenti con le braccia distese e verso l’alto, combinandoli a ritmo, otteniamo degli esercizi salutari da fare in gruppo ma anche a casa propria.

Terapia della risata: libri

Nel luogo dove si dispensano medicinali, c’è chi ha portato la Terapia della risata. In corsia, e lo ha fatto una persona speciale, l’autore di un libro che, scettici o non scettici, dobbiamo leggere: “Salute!: Curare la sofferenza con l’allegria e con l’amore”, anche su Amazon.

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