Terapia della luce

Terapia della luce

Terapia della luce, per la pelle e per l’umore, rossa ma non solo rossa. Viene spesso consigliata anche per affiancare una terapia farmacologia. Ci sono differenti modi per applicare la terapia della luce ed è bene approfondire con degli specialisti, non è solo questione di fare bagni di luce ma di farlo in modo costante e studiato.



Terapia della luce

Detta all’inglese, si chiama “light therapy”, ma si tratta sempre e comunque della terapia della luce, in Italia non così diffusa come nei paesi più a Nord del continente dove spesso già viene impiegata per contrastare la tristezza di stagione, spesso in quei luoghi legata proprio alla mancanza di luce.

Ci sono studi a riguardo, non è una semplice pensata stravagante, vere e proprie ricerche che mostrano come la luce riesca ad alleviare i sintomi del mal di inverno, ovvero della tristezza che può invadere l’animo di persone che abitano in luoghi in cui la stagione invernale è più buia e fredda che mai.

Terapia della luce rossa

Non è come le altre, la terapia della luce rossa, ma ha degli speciali poteri soprattutto nel trattare la pelle. E’ una terapia di nicchia, dalle nostre parti, ma sta prendendo piede come un vero e proprio trattamento con infrarossi per curare problemi di acne e disturbi simili. La troviamo utilizzata anche come terapia anti-invecchiamento, alcuni la scelgono perché costa meno di altre e dà più benefici.

Terapia della luce

Terapia della luce per depressione

Che la luce metta buon umore non è una novità, al di là dell’indice di rifrazione del nostro corpo, ma da questo a diventare una vera e propria cura, non è un passaggio automatico. Nel caso della luce, però, è quel che è avvenuto perché si è notato che essa stimola la produzione di serotonina nel cervello.

Nel caso quindi di depressione stagionale, la terapia della luce utilizza lampade che simulano la luce del Sole all’alba e al tramonto e riesce a dare dei buoni risultati. Oggi esistono anche delle app che con il solo smartphone ci permettono di curarci con la luce.

Terapia della luce

Terapia della luce: lampade

Sono innumerevoli e molto varie le lampade con cui è possibile curarsi, dipende anche dai risultati che si vogliono ottenere e in che contesto. Ovvio che la terapia della luce rossa per la pelle va fatta in centro ad hoc, non certo con un abat jour dalla luce rossastra. Sul mercato esistono però parecchi dispositivi di light therapy tra cui scegliere, compresi quelli con un’app che simula un’alba multicolor, con 256 differenti sfumature.

Ci sono lampade che alla luce associano musica oppure che si possono programmare in modo che simulino la luce giusta al momento giusto. L’importante è trovare un dispositivo che non affatichi la vista né che faccia sballare i nostri ritmi circadiani.

Terapia della luce: bipolarismo

Il bipolarismo è una particolare forma di depressione che può essere curata con la terapia della luce, ci sono diversi casi in cui questa procedura ha portato a dei miglioramenti e ha permesso a chi ne soffriva di tornare a condurre una vita regolare, sia dal punto di vista professionale che sociale.

Questo significa che dopo una serie di sedute di terapia della luce possono diminuire quelle gravi alterazioni dell’umore, con l’alternarsi di episodi maniacali e depressivi, che possono rendere impossibile ad una persona svolgere attività quotidiane.

Terapia della luce

Terapia della luce: dermatite

Non solo la terapia della luce rossa viene applicata alla pelle ma anche la fototerapia, in particolare nel caso di dermatite atopica, fastidiosa e non rara malattia che colpisce adulti e bambini, maschi e femmine. Spesso la fototerapia è un trattamento proposto in alternativa ai farmaci qualora una persona non riesca a tollerarli, oppure preferisca non prenderli per ragioni personali.

Per sottoporsi alla fototerapia, è necessario rivolgersi a centri che hanno apparecchiature ad hoc, che emettono raggi di luce ultravioletti e infrarossi, oppure luce fredda o luce ad ampio spettro. Non è necessario essere degli esperti di ottica geometrica per beneficiare degli effetti della Terapia

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Pubblicato da Marta Abbà il 15 Dicembre 2017