Tentredini: cosa sono e come eliminarle
Assomigliano a delle vespe quando sono adulti mentre se sono ancora nello stato di larva sono facili da riconoscere perché ben più “corti” di un bruco. Si tratta delle Tentredini, degli insetti che colpiscono alcune piante nelle coltivazioni ma anche nei nostri giardini se ospitiamo degli alberi ad frutto. Questi nemici sono in grado di fare parecchi danni e purtroppo sono diffusi in tutto il mondo, tranne che in Antartide, dove probabilmente si fatica a coltivare le piante che ne sono vittima, ma anche la Nuova Zelanda mentre in Australia è stata registrata la presenza di questi esseri ma molto saltuariamente se ne vedono degli attacchi. E’ strano sapere che le Tentredini siano così diffuse perché non hanno una grande capacità di espandersi tra una zona e l’altra visto che non sono degli insetti con un corpo adatto a volare per lunghe distanze e si concentrano soprattutto dove vengono coltivate le piante di cui vanno ghiotte.
Tentredini: cosa sono
Andiamo ad osservare con maggior cura questi insetti. Sono una famiglia che appartiene all’ordine degli imenotteri, ordine a cui appartengono anche la sottoclasse Pterygota e,che sembra essere l’unico nella sezione Hymenopteroidea, che comprende oltre 120.000 specie diffuse in tutto il mondo. Il termine imenotteri deriva dal greco antico e fa riferimento alle ali membranose che questi insetti sfoggiano, Tentredini comprese.
Oltre ad essere diffusa in tutto il mondo, è al mondo da tanto tempo questa famiglia di insetti e lo si intuisce dal fatto che sono state trovare delle testimonianze fossili che risalgono perfino al Cretacico inferiore. Scopriamo meglio che sembianze ha. Abbiamo detto che quando diventa adulto questo insetto agli occhi di qualcuno che non lo ha mai dovuto combattere, assomiglia molto a una vespa che ronza attorno alle nostre piante con delle dimensioni che possono variare tra i 2 centimetri e mezzo e il centimetro e mezzo. Il suo addome si presenta sessile e separato dal torace, dal capo partono delle antenne filiformi ma composte da nove flagellomeri e ovopositore a forma di sega
Le larve di questo insetto hanno tutto un altro aspetto ma sono più facili da riconoscere. Sono eruciformi con l’addome suddiviso in dieci segmenti e delle pseudopodi, di solito sette o otto paia, e rispetto ad un bruco è diversa perché quest’ultimo non ha mai più di cinque paia di pseudopodi. Il conteggio è microscopico quasi ma ci permette di riconoscere le larve da eliminare perché sono parecchio dannose.
Tentredini del pero e Tentredini delle susine
Di solito quando si sente parlare di questa famiglia di insetti, si tratta di un problema che va a colpire alcune precise tipologie di alberi come ad esempio il pero e il susino. Non tutte le tentredini sono dannose per le piante che fanno frutti ma sono proprio quelle che lo sono che ci mettono in allarme a partire proprio dalle tentredini del pero e le tentredini delle susine. Nel primo caso il nome scientifico è Hoplocampa brevis e sta a descrivere un animale che depone le uova nei fiori dei peri e quando le larve nascono di nutrono voracemente dei frutti. Similmente accade con il melo, anch’esso vittima di queste simil vespe.
Nel caso delle Tentredine delle susine dobbiamo parlare di Hoplocampa minuta, un insetto che danneggia tutti i frutti creando veri e propri disastri nelle piantagioni di chi li coltiva. Dovete immaginare degli esserini che riescono a scavare delle minuscole gallerie all’interno dei frutti anche quando non sono ancora maturi, fino a raggiungere l’endocarpo ancora molle e andando oltre, divorando sia la polpa che l’endocarpo stesso. Come potete immaginare i frutti colpiti sono da buttare e spesso si staccano dalla pianta precocemente oppure marciscono o ammuffiscono ma di certo non sono commestibili.
Altre piante colpite sono ad esempio le rape, dall’athalia colibri che si nutre delle loro foglie, e poi ci sono le tentredine dei sarmenti della vite, dal nome scientifico di Emphytus cinctus, che depongono le uova sui rami giovani della vite lasciando alle larve il compito di distruggerle.
In generale la larva di questi insetti è fitofaga e quando attacca le foglie ha l’abitudine di avvolgere il corpo sui due lati, se ne nutre come fosse un bruco posizionandosi sulla parte esterna. In alcuni casi, ma rari, la larva entra all’interno di una galla oppure scava delle gallerie nel parenchima delle foglie, o ancora dentro ai frutti. .
Tentredini dei germogli
Possiamo trovare questo insetto anche intento ad infastidire i germogli e lo può fare da adulto soprattutto, quando ama nutrirsi di nettare. Fortunatamente di presenta una sola generazione all’anno di tentredini che svernando in forma di pupa nel terreno o in altri posti riparati,
Tentredini : prevenzione
Per cercare di prevenire un attacco di tentredini è necessario fare molta attenzione al proprio giardino per riconoscerne le larve. Per farlo serve controllare le foglie nei mesi di aprile e maggio e se si trova qualcosa si sospetto, eliminarle tempestivamente! Dobbiamo fare in modo che sui nostri alberi non ci siano foglie con uova del parassita oppure già con il parassita allo stadio larvale.
Tentredini : come eliminarle
Per cacciare le Tentredini delle susine e le tentredini in generale possiamo scegliere metodi di tipo chimico oppure agronomico. In questo ultimo caso si effettua il campionamento degli adulti per una successiva lotta chimica attraverso l’installazione di trappole cromotropiche prima dell’inizio della fioritura dei nostri alberi. Quando i fiori perdono i petali e inizio l’accrescimento del frutticino si interviene con l’applicazione di prodotti chimici che di solito sono larvicidi che coprono quasi tutta la popolazione vivente in quel periodo. Su Amazon possiamo trovare anche dei prodotti specifici interessanti ed efficaci come il Solabiol Piretro Actigreen Bio
Pubblicato da Marta Abbà il 24 Maggio 2020