Tenia nel gatto: farmaci e contagio uomo
Conoscere il meccanismo con cui agisce la tenia nel gatto è utile al gatto che abbiamo con noi, a noi come padroni di gatto e, ancora, a noi come persone perché il gatto può trasmetterci questo problemino attraverso le sue pulci. La cosa non sarebbe affatto gradevole ma ci sono sia dei farmaci che degli accorgimenti per la prevenzione molto semplici da spiegare e da ricordare.
Tenia nel gatto: contagio per l’uomo
Cominciamo prima di tutto a fare conoscenza con la Tenia che vi abbiamo già raccontato anche in un articolo ad hoc. Si tratta di uno dei tanti Cestodi che si trovano in giro ma per noi è più utile sapere che la incontriamo sotto forma di vermi piatti. In verità non incontriamo i vermi perché essi vivono nell’intestino del micio e si nutrono di quelli che lui mangia. Ci sono due tipologie di tenia nel gatto che più comunemente possiamo trovare, la Crassicollis, che ha una forma larvale intermedia nel fegato dei topi, e la Dipylidium, la cui forma larvale intermedia è nelle pulci.
Proprio la seconda è la più frequente nei gatti, soprattutto in quelli domestici per il semplice fatto che le pulci li possono raggiungere al contrario dei topi. Un gatto di campagna è soggetto ad entrambe le varietà di tenia in modo uguale perché caccia i topi e ci ha a che fare nel quotidiano, E’ un semplice fatto di probabilità.
Torniamo a capire come agisce la tenia nel gatto per capire se e come essa può arrivare anche a noi. Il verme adulto che vive nell’intestino del gatto è piatto e lungo circa sessanta centimetri e la sua vita dipende dalla presenza delle pulci. Il suo corpo presenta una serie di uncini posti a un’estremità, corrispondente alla testa, che usa per attaccarsi alla parete dell’intestino del nostro povero animale.
Così questo vermicello si aggancia e produce uova che sono avvolte in una sorta di sacche dette in gergo veterinario proglottidi. Una volta piene lasciano la tenia e raggiungono l’esterno del corpo assieme alle feci. Ecco quindi che arriva il proprietario del gatto con tenia e può notare, se è attento, dei chicchi chiari che sono depositati sulle feci. Sembrano chicchi di riso che con il tempo si seccano e diventano giallognoli.
Più che vedere la tenia noi ci accorgiamo di queste uova secche e da lì possiamo intuire che nell’intestino del nostro povero gatto c’è ancora il vermicello agganciato e che lo fa soffrire- Il contagio verso l’uomo può avvenire perché entrano in gioco le pulci che, da larve, possono mangiare queste uova, Le pulci infette da un lato possono essere ingerite dal gatto stesso mentre si pulisce, dall’altro lato possono avvicinarsi anche a noi e infettarci.
Per non farci contagiare da una eventuale tenia nel gatto non possiamo che fare molta attenzione alle sue pulci evitando che le abbia, Se abbiamo un gatto che ama cacciare i topi e gira molto in giardino, badiamo anche ai topi ma certo sono un’ipotesi di contagio molto meno probabile.
Tenia nel gatto: sintomi
Per accorgerci che il gatto ha le pulci stiamo molto attenti ai suoi atteggiamenti e osserviamone con attenzione il pelo perché le pulci, al contrario della tenia nel gatto, si possono adocchiare anche ad occhio nudo. E’ bene sapere che il micio è infestato dalle pulci, è molto probabile che abbia anche i vermi e che i gatti abituati a cacciare in libertà, in giardino, hanno maggiori probabilità di infestarsi.
Tra i sintomi più evidenti della tenia nel gatto c’è l’inappetenza ma ci sono anche nausea, debolezza, improvvisi dimagrimenti e i disturbi intestinali. Un gatto con la tenia non ha voglia di cacciare né di giocare, non è neppure così pestifero come la sua natura gli suggerirebbe di mostrarsi. Il sintomo però insindacabile o quasi è e resta la presenza delle uova della tenia secche sulle feci oppure attorno all’ano dell’animale.
Tenia nel gatto: farmaci
Appena abbiamo il timore che il gatto abbia contratto la tenia portiamolo subito dal veterinario, meglio se con campione di proglottide prelevato dalle feci dell’animale in modo che il dottore possa capire di che tipo di parassita si tratta. Non cambia il trattamento ma è molto importante capire comunque la varietà della tenia. Poi il veterinario ci prescriverà uno dei tanti prodotti vermifughi a base di praziquantel.
Il praziquantel è l’unico principio attivo in grado di uccidere le tenie ed è contenuto da tantissimi antiparassitari che vengono messi in commercio e che possono servire anche per combattere la presenza di nematodi.
Come agisce il praziquantel? Questo principio attivo è in grado di far paralizzare i parassiti, in tal modo essi non riescono più a restare agganciati alle pareti dell’intestino e vengono espulsi assieme alle feci al posto delle uova che sembravano chicchi di riso. La paralisi è un effetto che si ottiene perché i farmaci riescono a rendendo la pelle del verme permeabile agli ioni di sodio, potassio e calcio e proprio questi ultimi hanno il potere di bloccare il sistema nervoso primitivo del parassita.
Tra i vari prodotti che contengono il praziquantel troviamo il Drontal in compresse e il Droncit iniettabile, il Milbemax in compresse e altri medicinali per uso esterno come il Profender che si applicano sulla nuca dell’animale.
Comprato il farmaco su indicazione del veterinario è molto importante seguire tutte ciò che ci ha detto di fare senza interrompere il trattamento scordandoci delle dosi o delle tempistiche. Non ci dovrebbero essere problemi o effetti collaterali, questi prodotti sono di solito ben tollerati dai nostri poveri mici, solo il 2% infatti manifesta dei disagi quando li assume e di solito molto leggeri, nulla di allarmante.
Quando un gatto segue un trattamento contro la tenia non è poi protetto a vita dai suoi attacchi e nulla vieta che la contragga una seconda, una terza o una ennesima volta.
Tenia nel gatto: prevenzione
Pur esistendo dei trattamenti per la cura della tenia nel gatto, sempre meglio prevenirla e lo si può fare con degli accorgimenti anche abbastanza banali. Stiamo in guardia con le pulci che sono decisamente veicoli di tenie e di molto altro. Teniamo il gatto sempre pulito, ciò impedirà anche che ci infetti, e se gioca in giardino o all’esterno cerchiamo di evitare che insegua topi o uccellini e poi se li mangi. Non è facile, perché per lui è istinto, ma per noi è questione di tenia o meno.
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Pubblicato da Marta Abbà il 1 Ottobre 2018