Temperatura in casa una questione personale, per alcuni, ma non lo è affatto. Non può essere considerata tale perché c’è una norma di legge che la regola e anche “certi costi”. Inoltre anche il nostro corpo, a volte a nostra insaputa, ha bisogno di condizioni di temperatura e umidità precise, per evitare di incorrere in raffreddori inutili o in altro di più grave. O in bollette da svenimento.
Temperatura in casa ideale
La temperatura in casa ideale è un compromesso tra sensazioni fisiche, nostre, consumo di energia e di denaro, nostri e altrui, e vincoli ambientali riguardanti la qualità dell’aria. Quest’ultimo, ci riguarda tutti, come accaduto a Milano e in altre città italiane pochi mesi fa: l’aria può diventare irrespirabile anche per il contributo di caldaie tenute, come si suol dire, “a palla”.
Temperatura in casa: normativa
C’è una legge che da decenni decide la temperatura in casa degli italiani: con la tolleranza di due gradi non dobbiamo superare i 20 gradi. Mi chiedo chi controlli, quello sì, sta al buon senso, al senso civico e al portafoglio di ciascuno di noi, oltre che alla coscienza: è importante capire che in inverno non si può trasformare la caldaia in un pericolo per la qualità dell’aria, la salute e il conto in banca.
I decreti 412/93 e 551/99, che disciplinano la materia, fissano i 20 gradi come soglia da non superare nelle abitazioni, negli uffici, nelle scuole e in tutti gli altri edifici. Per gli immobili dove si svolgono attività industriali e artigianali la regola per la temperatura in casa cambia, perché non è più casa, e il limite slitta ai 18 gradi.
Gli stessi decreti definiscono anche i periodi dell’anno e le ore in cui possiamo accendere il riscaldamento per alzare la temperatura in casa. Considerando il nostro stivale e le differenze di clima che compaiono passando da Nord a Sud e nelle Isole, il territorio è stato diviso in sei zone dalla A alla F.
Se la normativa sulla temperatura in casa ci dice oramai tutto, ricordando che l’abuso dei riscaldamenti è tra le maggiori cause dell’inquinamento atmosferico, oltre a creare problemi di salute anche per lo sbalzo termico, i Comuni possono fare delle eccezioni. Sia aumentando sia diminuendo la temperatura in casa “soglia”. Si deve però trattare di particolari situazioni meteorologiche o ambientali come “grandi freddi” oppure periodi di grave inquinamento atmosferico.
Temperatura in casa con neonati
Se la legge ci indica una soglia, quando c’è un neonato cosa dire della temperatura in casa? Se il neonato non è prematuro ma è sano e normalmente vestito, la temperatura in casa dovrebbe essere di 20-22° di giorno e un poco di meno di notte. E’ importante controllare anche l’umidità relativa, meglio se del 40-60%.
Un neonato meno neonato, già al primo mese di vita, sta tranquillamente a 20 gradi di giorno e 18 gradi di notte e può tranquillamente uscire. Se lo fa si consiglia di vestirlo a strati, leggero sotto e coperto sopra, per essere sempre a temperatura giusta. Questo perché se, oltre che in casa, si entra ed esce da negozi o locali, i continui sbalzi termici possono creare disagi o malanni.
Temperatura in casa in inverno
La temperatura in casa in inverno non è solo un numerino, fissato per legge o meno: è un parametro che influisce sulle condizioni di benessere del nostro corpo. Non solo: non va considerata la temperatura in casa effettiva e basta, nel nostro ottimizzare lo spazio in cui viviamo, perché quella che conta è la cosiddetta temperatura percepita: particolari condizioni di umidità così come di ventilazione modificano la percezione che il nostro organismo ha della temperatura in casa.
L’indice Humidex valuta il benessere biometereologico dell’uomo in funzione di umidità e temperatura e ci dice che l’ideale sono i 18-24 °C di temperatura e il 40-60% di umidità. Naturalmente si tratta di calcoli non personali, per cui sono indicazioni che vanno adattate in funzione di alcune caratteristiche come l’età e lo stato di salute di ciascuno di noi e l’ambiente in cui siamo abituati a vivere.
La temperatura in casa percepita, se è esageratamente fuori da quanto consigliato, può causare sudorazione o brividi, una condizione di umidità molto scarsa, sotto il 20%, può causare secchezza alle fauci e alle vie respiratorie, infiammazioni, fastidio a respirare e difficoltà nel produrre saliva. Quando pensiamo alla temperatura in casa in inverno dobbiamo considerare anche quella estera perché molto pericolosi sono gli sbalzi: provocano forti stress fisici, anzi, sono veri e propri “agenti stressanti”.
Termostato per Smartphone Netatmo
Dal letto di casa, da quello della casa in montagna o di un hotel dall’altra parte del mondo, la temperatura in casa nostra è nelle nostre mani. Con il Termostato per Smartphone Netatmo è possibile controllare il riscaldamento a distanza connettendo un dispositivo in loco ad hoc a smartphone, tablet e computer che abbiamo con noi.
Moderno e pratico, questo oggetto ha un design elegante ed essenziale, firmato non per nulla dal designer Philippe Starck, grande occhio e grande gusto. Lui ha fatto la sua parte rendendo bello un oggetto utile per la temperatura in casa, noi dobbiamo solo installare l’applicazione per poi procedere nel consultare e controllare il termostato a distanza ottenendo quando lo desideriamo, informazioni anche sul consumo energetico.
Il Termostato per Smartphone Netatmo è compatibile con la maggior parte delle caldaie a combustibile, gas e legno, oltre che con la maggior parte degli smarthphone, tablet e pc, e risolve il problema della ricerca di termostati a parete e wireless per indagare sulla temperatura in casa.
Bello è indiscutibilmente bello, ma aiuta anche a risparmiare e a non inquinare: se lo usiamo diligentemente possiamo mirare a risparmiare fino al 25% in termini di consumo energetico dando una mano all’ambiente con la riduzione delle emissioni di carbonio. Almeno dalla nostra abitazione.
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