Tecnica Bowen: cosa è e benefici
La tecnica Bowen sta ad indicare una tipologia di massaggio che si adatta a molte situazioni e che possiamo utilizzare a nostro beneficio senza troppa paura degli effetti collaterali, praticamente nulli. Vediamo di cosa si tratta e che tipo di benefici ci può dare, a seconda dei nostri bisogni.
Tecnica Bowen: cosa è
Detta anche Bowen, o Bowtech®, è un trattamento che consiste nell’esecuzione di una serie di tocchi, molto delicati, da alternare a delle pause di un paio di minuti. Le aree interessare sono tutte quelle del nostro corpo, chi riceve questo trattamento è adagiato su un lettino e lì, subito dopo il massaggio, viene lasciato riposare comodamente.
Ciò su cui va ad intervenire la Bowen therapy è l’equilibrio fisiologico interno al corpo. Questa tecnica di massaggio ha numerosi benefici sia a livello fisico che a livello psicologico, agisce infatti sulla gestione di stati ansiosi e sui disturbi legati al sistema nervoso come anche sulla cura di malesseri del corpo. Agendo direttamente, ma delicatamente, sul sistema nervoso, la Tecnica Bowen ripristina l’armonia sia fisiologica che psichica. Non è una tecnica ancora molto nota, nel mondo è discretamente diffusa ma in Italia di contano poco più di un centinaio do operatori, riuniti ufficialmente dall’Associazione Bowtech Italia (www.bowenitalia.org).
Tecnica Bowen: trattamento
Le sedute possono durare massimo mezz’ora, ma spesso sono di una quarantina di minuti. Durante il trattamento l’operatore applica delle delicate pressioni associate alla rotazione del muscolo o del tendine. E’ necessario fare attenzione a non scivolare sulla pelle, con le mani, quando si eseguono questi movimenti, e per questo è importante sollevare il lembo di pelle interessata trattenendolo sotto le dita, prima di applicare la pressione.
E’ meglio indossare degli indumenti leggeri quando ci si sottopone a questo tipo di massaggi che devono essere eseguiti su lettini da massaggio ribassati e imbottiti, comodi. e le pressioni digitali sono efficaci anche attraverso gli indumenti leggeri.
Molto spesso il rilassamento profondo si avverte già alla prima seduta che serve soprattutto per ripristinare l’equilibrio generale. Nelle seguenti, il corpo del paziente comunica i propri bisogni dando dei segnali che è importante vengano comunicati all’operatore in una sorta di dialogo continuo. E’ il modo migliore per affinare e “personalizzare” i massaggi ed andare a risolvere le specifiche problematiche riscontrate, che siano fisiche o psicologiche.
Non è facile indicare una tempistica per gli effetti di questo trattamento perché, soprattutto quando si tratta di manipolazioni, la risposta è molto soggettiva. Per aumentare l’efficacia della Tecnica Bowen è meglio sottoporsi ad un trattamento appena si è avuto un trauma o appena è sorto un problema, prima quindi che il nostro corpo inneschi dei meccanismi compensativi che potrebbero ritardare la guarigione. In media possono bastare circa cinque per risolvere definitivamente la maggior parte dei disturbi ma naturalmente dipende dal singolo caso e dalla gravità della situazione.
Tecnica Bowen: benefici
In generale il Bowen serve per sbloccare le tensioni, fisiche o emotive, per aiutarci a raggiungere un nuovo equilibrio, sorpassando dei momenti di corto circuito psico-fisico. Tra i benefici legati a questa terapia ce ne sono di strettamente fisici come la stimolazione del drenaggio linfatico e venoso e il favorire l’assimilazione dei principi nutritivi, eliminando le tossine.
La buona riuscita di un trattamento come questo, c’è da dire, è molto legato anche alle capacità dell’operatorie che deve essere in grado di ascoltare il paziente in ogni senso, entrando in contatto profondo con il suo sistema nervoso.
Si ottengono buoni risultati nell’affrontare problemi osteoarticolari conclamati, ma anche di disturbi correlati al mondo interiore, come ansia, nervosismo, insonnia, emicrania, stanchezza, digestione difficile.
Tra chi fa uso della tecnica Bowen ci sono molti sportivi, fiduciosi di poter risolvere disturbi come il gomito del tennista, il tunnel carpale e altre forme di infiammazione ai muscoli. Anche le donne in gravidanza possono beneficiare di questo massaggio senza preoccuparsi delle controindicazioni, ma un’applicazione particolare è quella relativa ai problemi legati alla fertilità. Non ultima, l’applicazione in ambito veterinario, recente ma che sembra prendere piede.
Tecnica Bowen: origini
Questa tecnica si chiama Bowen dal nome del suo inventore, Thomas Ambrose Bowen, che ha sviluppato questo metodo di massaggio basato sulla manipolazione dei tessuti molli. Possiamo sentir parlare anche di Bowtech©.
Bowen, l’inventore, è nato nel 1916 a Brunswick, vicino a Melbourne, nello stato di Victoria, è quindi un australiano che si considerava una specie di osteopata a che se di fatto non aveva delle qualifiche di medico.
Bowen ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca e allo studio di questa tecnica che lui stesso intendeva in modo prettamente olistico, come qualcosa che riguarda l’ascolto del paziente, attraverso il contatto delle dita con il suo corpo. Per chi fosse interessato ad approfondire, c’è il sito della Bowen Therapy Professional Association in cui consultare articoli e leggere casi clinici e pubblicazioni.
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Pubblicato da Marta Abbà il 21 Gennaio 2019