Parte la Task Force salva Grecia
Solo poche settimane fa, in Grecia, alcune banche hanno effettuato dei “prelievi forzati“ dai conti privati per salvare il Paese dal tracollo. Tale operazione svolge unicamente un ruolo da “tampone” e non servirà a salvare lo Stato dall’incalzante crisi economica, a risanare il debito pubblico, piuttosto, ci penserà l’energia solare e l’intervento della Germania. La Grecia e la Germania si sono impegnate formalmente in un’iniziativa che mira a rafforzare la situazione economica della zona Euro mediante lo sfruttamente delle risorse naturali, in particolare del sole.
L’accordo tra la Germania e la Grecia prevede l’allestimento di impianti fotovoltaici con la conseguente creazione di nuovi posti di lavoro legati al settore della green economy. L’operazione utilizzerà un fondo di finanziamenti concesso dall’UE e fornirà alla Grecia un prodotto di esportazione sostenibile risolvendo, finalmente, il problema energetico del Paese.
In Grecia, il settore solare ha un grosso potenziale ma a causa della crisi economica la crescita è lenta. Grazie all’accordo stipulato tra la Grecia e la Germania, il Paese di Berlino investirà nella Grecia un capitale di 250.000 euro, interamente destinato al settore solare. Tale capitale rappresenta solo un quarto dei fondi da investire in Grecia, con il programma dell’Unione Europea si prevede di portare in Grecia un capitale di un milione di euro, il programma è visto come una “Task Force” per salvare il Paese con capitale Atene dal tracollo finanziario.
A dare inizio a questa Task Force ci pensa la Germania che con la sua esperienza nel settore solare riuscirà a creare le giuste infrastrutture per la trasmissione energetica e ad allestire tutto ciò che occorre per produrre energia pulita. L’intervento della Germania garantirà la produzione di energia solare a basso costo.
La Grecia esporterà energia pulita negli altri Paesi portando aria di cambiamento in tutta Europa: tra gli erogatori di energia si annovererà un nuovo produttore! Il ruolo della Grecia è fondamentale non solo per la lotta al cambiamento climatico ma anche per diminuire la dipendenza dell’Europa dall’importanzioni energetiche da Paesi come la Russia, importazioni caratterizzate da instabilità e prezzi che troppo spesso toccano picchi.
Pubblicato da Anna De Simone il 9 Aprile 2013