Tartaruga azzannatrice: morso e prezzo

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Tartaruga azzannatrice: caratteristiche, descrizione del morso e allevamento. Cose da sapere sulla specie Chelydra serpentina.

Tassonomia

La tartaruga azzannatrice è una tartaruga d’acqua dolce della famiglia Chelydreidae. E’ una tartaruga carnivora tanto da essere annoverata tra gli animali predatori che mantengono una posizione all’apice della catena alimentare. Il suo nome comune, tartaruga azzannatrice, fa riferimento al suo morso di cui parleremo in seguito.

La tartaruga azzannatrice, nome scientifico Chelydra serpentina, vive in una vasta zona dell’America. In particolare dal sud-est del Canada e a sud-ovest delle Montagne Rocciose, fino a est della Nuova Scotia e della Florida.

Oggi, la tartaruga azzannatrice e la tartaruga alligatore, sono le uniche due specie di Chelydrid esistenti.

Tartaruga azzannatrice: morso

La tartaruga azzannatrice è popolare per il suo morso e per la sua aggressività quando è fuori dall’acqua. La sua struttura ossea mascellare è simile a quella di un becco, grazie alla testa e al collo altamente mobili, la tartaruga riesce a eseguire un morso a scatto.

Quando sono in acqua, le tartarughe della Chelydra serpentina tendono a scappare e nascondersi, ma sulla terraferma tendono ad assumere un comportamento più aggressivo. Per il suo temperamento, tale specie non è usata per l’allevamento domestico neanche nelle località di origine.

Non solo il morso dovrebbe incutere timore: queste tartarughe dispongono di artigli affilati come quelli dei cani ma che usano non come arma (gli arti non dispongono di particolare forza) ma solo per scavare nel terreno.

Perché è difficile da allevare? Perché vi sono difficoltà nel maneggiare l’animale. Sollevare la tartaruga per la coda è pericoloso e può danneggiare la colonna vertebrale dell’animale. D’altro canto, anche sollevare l’animale afferrandolo ai lati del guscio può essere pericoloso per l’uomo. Il motivo? Prima ti abbiamo detto che questo animale ha un collo molto mobile: il collo riesce ad allungarsi all’indietro del carapace, fino ai piedi posteriori, così da sferrare un morso.

Come si afferra una tartaruga azzannatrice? Sul retro delle zampe posteriori. Le Associazioni animaliste, per salvare le tartarughe in difficoltà sulle strade trafficate, consigliano di raccoglierle afferrandole sulla zona più posteriore del carapace, nello spazio posto tra zampe posteriori e coda. Ancora più sicuro sarebbe raccogliere l’animale con una pala piatta facendo attenzione a non danneggiare gli arti posteriori o il fondo del guscio. Anche l’uso di una coperta o un telo può essere un buon modo per spostare queste tartarughe senza rischiare un morso.

Il morso della tartaruga azzannatrice è molto pericoloso in quanto può causare ferite anche gravi. La tartaruga alligatore, , una specie molto simile ma di taglia maggiore, con un singolo morso riesce a staccare le dita.

Tartaruga azzannatrice: prezzo

Se stai pensando di comprare la tartaruga azzannatrice sappi che la sua vendita in Italia è vietata. Il motivo? Questo animale è classificato pericoloso per l’uomo (proprio per il suo morso) e pericoloso per gli habitat.

Caratteristiche

La lunghezza del carapace, in età adulta, può raggiungere circa 50 cm anche se le dimensioni medie oscillano tra i 25 e i 47 cm. La C. serpentina ha un peso compreso tra i 5 e i 16 kg.  Tra i record registrati, è stata rinvenuta allo stato selvatico una tartaruga azzannatrice dal peso di 34 kg. In cattività, con eccesso di cibo e assenza di forte attività fisica, è stato registrato un esemplare di 39 kg.

Habitat

Vive in stagni e corsi d’acqua poco profondi. Preferisce acqua dolce ma vive anche in ambienti salmatri come gli estuari dei fiumi.

Tartaruga azzannatrice

Come premesso, nel suo habitat naturale spesso occupa posizioni al vertice della catena alimentare, in quanto, gli esemplari adulti hanno pochi predatori.

Al contrario, i piccoli appena nati e le uova, finiscono facilmente preda di animali predatori come corvi, visoni, puzzole e procioni. I piccoli appena nati sono attaccati da aironi (come il grande airone blu) falchi, gufi, rane topo e serpenti.

Cosa mangiano?
La tartaruga, con il suo morso a scatto può ingoiare prede ancora vive inclusi serpenti, lucertole, rane, pesci, diversi invertebrati, uccelli incauti, piccoli mammiferi, diversi rettili e… anche tartarughe più piccole.

Le tartarughe azzannatrici possono essere fastidiose per chi ha un allevamento di uccelli acquatici in quanto possono pedrare piccoli anatroccoli, papere o uccelli appena schiusi.

Tartaruga azzannatrice in Italia

Anche se non è originaria delle nostre zone, un tempo la vendita di tale tartaruga non era vietata dal Corpo Forestale dello Stato. Nel paragrafo dedicato al Prezzo, ti ho detto che oggi non è possibile comprare la tartaruga azzannatrice, tuttavia, le passate attività la vedono presente in diversi habitat.

Nel nostro Paese, la Chelydra serpentina è una specie aliena che può danneggiare il nostro ecosistema. Purtroppo, allevatori amatoriali di rettili e tartarughe, hanno abbandonato esemplari giovani in diversi habitat dove non hanno faticato ad adattarsi.

Negli ultimi anni la Chelydra serpentina è stata prelevata da diversi specchi d’acqua di tutto il Paese. Nel 2011, un esemplare di 20 kg è stato catturato in un canale di Anguillara (Roma), nello stesso anno è stata prelevata una tartaruga di 6 kg dal anale della Noce Alta di Perdifumo (Salerno). Un esemplare di 15 kg è stato prelevato da un canale irriguo di Pomigliano d’Arco (NA). Nel 2018 una tartaruga azzannatrice di 40 cm è stata rivenuta nel parco pubblico di Arconate, a Milano. Non sono mancati esemplari di 20 kg prelevati a Latina e di 10 kg prelevati dalle rive del Po a Canaro.

Le operazioni di rimozione di tale specie sono fondamentali. In Giappone, purtroppo, la è causa di gravi lesioni da morso. Il morso della tartaruga azzannatrice può causare gravi danni anche se non sono state registrate amputazioni.