Taratura rifrattometro, come fare: le istruzioni su come tarare un rifrattometro con una semplice procedura di fai da te e con una spesa di 20 centesimi.
Nell’articolo su come misurare la salinità dell’acqua, ti ho parlato di uno strumento chiamato rifrattometro. Questo strumento è molto utile per misurare la salinità dell’acqua di una piscina, dell’acquario marino così come del vino o della birra!
L’unico inconveniente possono essere le tarature. Se lo strumento è starato, infatti, ti restituirà valori sbagliati, un vero danno se in base al livello di salinità vuoi usare diluizioni e tamponi per aumentare o abbassare la quantità di sale presente in acqua.
In questa pagina ti spigherò come usare un rifrattometro ATC e come provvedere alla sua corretta taratura. Istruzioni e illustrate e procedura passo dopo passo.
Rifrattometro: come funziona
Spesso, il rifrattometro non viene accompagnato da un manuale di istruzioni. Se non sai usarlo ti spiego io sia come si usa e come funziona.
Come funziona? In parole molto semplici. Il rifrattometro è composto da due prismi e una sorgente luminosa sulla quale viene posta la soluzione da analizzare. Questi prismi riescono a “leggere la salinità” dell’acqua in base alla curvatura assunta dal fascio di luce, i sali deviano la luce.
Come si usa il rifrattometro? Le istruzioni sono semplici, in pratica dovrai mettere qualche goccia d’acqua sulla lente del rifrattometro e osservare dalla lente ponendoti in un luogo molto luminoso.
Guardando dalla lente (dovrai mettere a fuoco l’ottica), noterai una linea d’orizzonte che dividerà il quadrante in due colori. La linea di separazione tra i due colori (chiaro e scuro) corrisponde al valore della salinità.
Come capire se il rifrattometro è tarato bene
Puoi capire se il tuo rifrattometro è tarato bene solo avendo a disposizione una soluzione a salinità nota oppure confrontando la salinità rilevata dal tuo rifrattometro con la salinità rilevata da uno strumento da laboratorio ben tarato.
Come tarare il rifrattometro con acqua di osmosi
Su molti forum leggo che consigliano di tarare il rifrattometro con acqua di osmosi o acqua distillata. In teoria questa procedura potrebbe funzionare, ma devi sapere che nessun impianto osmotico produce acqua pura al 100%, a meno che non sei tu stesso a prelevarla presso un laboratorio chimico specializzato!
In più, l’acqua di osmosi o l’acqua distillata che trovi comunemente in commercio, può subire contaminazioni. In pratica, se vuoi tarare il rifrattometro con acqua di osmosi o acqua distillata rischi di tararlo male. Vai a settare, per l’acqua di osmosi, un valore di zero quando probabilmente in quell’acqua vi sono dei sali disciolti, anche se in quantità minime da non essere letti da un comune densimetro.
Allora che soluzione usare? Una soluzione sicura che compri in farmaci con 20 centesimi di euro.
Taratura rifrattometro: istruzioni e manuale d’uso
Per la taratura avrai bisogno di un piccolo cacciavite che generalmente esce in dotazione nella confezione d’acquisto del rifrattometro e una soluzione a concentrazione nota.
Quindi recati in farmacia e chiedi almeno due fiale di “acqua per preparazioni iniettabili”. Si tratta di un solvente per uso parenterale dato da acqua sterile. Si tratta di un solvente puro e sicuro per la taratura di strumenti da laboratorio, rifrattometro compreso. Il costo di ogni fiala è di circa 15 – 20 centesimi.
Una pipetta sterile (data in dotazione con il rifrattometro) o una siringa sterile (si compra sempre in farmacia).
Taratura rifrattometro, come fare
Innanzitutto, utilizza la prima fiala di acqua iniettabile per lavare la sorgente luminosa e il copri-lente del tuo rifrattometro. Se il rifrattometro è stato usato, di certo ci saranno dei residui di sale. Lava bene, basteranno pochi ml di soluzione perché trattandosi di acqua sterile, i sali residui scivoleranno via facilmente.
Usa la seconda fiala per la taratura. Usa una pipetta sterile o una siringa per prelevare qualche goccia di acqua per preparazioni iniettabili. Metti tre gocce sulla lente del rifrattometro, abbassa il copri-lente e guarda dall’ottica, metti a fuoco facendo ruotare l’apposita roulette e gira la vite di calibrazione fin quando lo strumento non ti segnalerà il valore di zero.
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