Tanaceto, proprietà
Tanaceto, proprietà terapeutiche, caratteristiche della pianta e consigli all’uso per cure naturali o in cucina.
Tanaceto, pianta
Il tanaceto è una pianta spontanea perenne caratterizzata da fiori gialli dall’odore intensissimo. Il tanaceto, botanicamente Tanacetum vulgare, appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Della stessa famiglia, sono molto popolari altre specie:
- Tanacetum cinerariifolium
Noto come piretro, molto famoso in agricolturabiologica per le sue proprietà insetticide. - Tanacetum balsamita
Conosciuto come menta romana. - Tanacetum parthenium
Conosciuto come partenio. Le sue proprietà sono pressappoco identiche a quelle del tanacetum vulgare descritto in questa pagina.
Il tanaceto cresce spontaneamente su tutto il territorio italiano. E’ assente solo in rare zone del Meridione e in Sardegna. Si può trovare nei campi incolti, sui pendii erbosi di montagna, ai margini delle strade o lungo le sponde dei corsi d’acqua.
Tanaceto, proprietà
L’odore forte tipico del tanaceto è dovuto all’elevato contenuto di canfora. Le proprietà del tanaceto sono correlate a diversi principi attivi quali flavonoidi, partenolidi, terpeni, sequiterpenici e la stessa canfora.
Sono i suoi principi attivi a renderlo un rimedio naturale adatto per prevenire la comparsa di mal di testa. Un infuso di tanaceto può essere molto utile a quei soggetti che soffrono di cefalea nervosa. Non serve a molto in caso di cefalea posturale perché in questo contesto bisognerebbe agire sulla causa del mal di testa e assumere una postura più corretta.
Nei fiori di tanaceto è presente una sostanza amara chiamata tanacetina. Le foglie sono ricche di glucosidi, acido gallico, oli essenziali e flavonoidi.
Nella medicina alternativa, le foglie essiccate di tanaceto s’impiegato per la preparazione di infusi e tisane considerati dei blandi rimedi contro digestione difficile, influenza stagionale e, in generale, per rinforzare l’organismo. Gli infusi venivano usati anche per agevolare la guarigione di ferite. Nel dettaglio, ecco le proprietà del tanaceto:
- Digestive (stimola la digestione a livello gastrico)
- Febbrifughe (fa abbassare la temperatura corporea)
- Toniche (rafforza l’organismo)
- Vermifughe (previene la comparsa di vermi intestinali)
- Astringenti (limita la secrezione di liquidi)
- Vulnerarie (agevola la guarigione delle ferite)
Le foglie da essiccare e da usare per la preparazione di infusi e tisane, vanno raccolte prima della fioritura.
Il tanaceto in cucina
Il tanaceto in cucina è molto utilizzato in Piemonte e nella Francia meridionale dove s’impiega per la produce dell liquore Arquebuse (Alpestre), del vermut e per la produzione di caramelle Alpestri. In Piemonte il tanaceto è annoverato tra i prodotti agroalimentari tradizionali approvati dal consiglio Regionale.
Il tanaceto è usato per aromatizzare frittate e insalate mentre i nostri nonni lo usavano per tisane e tè capaci di favorire la digestione. L’uso del tanaceto non è limitato in Italia e Francia ma è diffuso in tutta Europa, per esempio, nell’Inghilterra del Nord è impiegato per aromatizzare pudding e biscotti. Nello Yorkshire, i semi di tanaceto sono usati per preparare i biscotti tradizionali delle ricorrenze funebri.
Il tanaceto come colorante
Il tanaceto è impiegato per la produzione di tinture naturali, infatti dai fiori di questa pianta si ricava il giallo mentre dai giovani germogli è possibile produrre un colorante verde.
Il tanaceto è tossico
Tra i principi attivi del tanaceto quadra il tujone (presente anche nell’assenzio e nella salvia) e per questo le foglie risultano velenose se consumate in elevate quantità. Il tujone è un olio volatile o terpene, ed è tra i più popolari composti contenuti nelle bevande alcoliche a base di assenzio.
Il tujone, da molti, è considerata una sostanza afrodisiaca, tuttavia ha effetti dannosi per la salute umana. Si parla di un principio attivo tossico perché può causare: convulsioni, allucinazioni, spasmi, aumento dell’attività cerebrale e in alcuni individui addirittura la morte.
Considerato gli effetti appena elencati, sarebbe meglio impiegare tale rimedio naturale previo parere del medico di fiducia.
Tanaceto, dove comprarlo
Nelle botteghe specializzate nella compravendita di prodotto naturali è raro trovare rimedi a base di tanaceto. Eppure, nel web, non mancano foglie essiccate, tè a base di tanaceto, estratti in capsule o tinture. Per tutte le informazioni sull’assunzione e sui prodotti disponibili vi rimandiamo alla pagina Amazon: tanacetum vulgare.
Tanaceto, altri usi
Il tanaceto è impiegato per la produzione di tinture naturali, infatti dai fiori di questa pianta si ricava il giallo mentre dai giovani germogli è possibile produrre un colorante verde.
Come coltivare il tanaceto
Chi intende avviare una coltivazione di tanaceto, dovrà predisporre un terreno leggero, fresco e in posizione molto soleggiata. Si può iniziare a coltivare il tanaceto dai semi o dalle piante: il tanaceto è considerato anche una pianta ornamentale quindi in vivai è possibile comprare cespugli di tanaceto ben avviati.
Chi inizia la coltivazione dal seme, dovrà avviare i lavoro in primavera: si semina in primavera per poi trapiantare le piantine già vigorose e ben sviluppate.
Il tanaceto come repellente naturale
A livello industriale, il tanaceto è usato per la produzione di insetticidi e repellenti. In ambito casalingo, con il tanaceto, è possibile preparare rimedi naturali contro scarafaggi o altri repellenti per proteggere l’orto.
Grazie al forte aroma di canfora, il tanaceto può essere coltivato nei pressi di balconi e finestre per allontanare mosche, formiche e altri piccoli insetti.
Pubblicato da Anna De Simone il 13 Giugno 2017