Tamarice: pianta e cure
Tamarice: pianta e sua coltivazione. Come coltivare la tamarix gallica e le altre specie del genere Tamarix. Caratteristiche e cure da dedicare al tamarisco.
Tamarisco o tamarice
E’ conosciuta come tamarisco ed è una pianta molto coltivata in Italia. E’ usata per il rimboschimento soprattutto nei luoghi aridi e sabbiosi. Nel nostro paese il tamarisco cresce comunemente sui litorali, sui greti dei torrenti e, più in generale, nelle zone costiere del Mediterraneo occidentale da 0 a 800 metri sul livello del mare.
Pianta di Tamarice
Quello delle tamarici è un genere di piante originarie delle zone sabbiose e salmastre di India, Europa Meridionale e Cina. La specie più diffusa è la tamarix gallica, anche nota come tamarice comune.
Le tamarici possono avere portamento arbustivo o ad alberello. In questo genere ci sono 60 specie, alcune di queste sono sempreverdi e altre perdono le foglie. Quelle con portamento arbustivo raggiungo altezze contenute mentre le tamarici ad alberello raggiungono altezze importanti, anche superiori ai 15 metri.
Queste piante si possono coltivare a scopo ornamentale, anche su terreni difficili e ambienti non ideali. Si possono coltivare in modo isolato, per creare macchie colorate, per coltivare una siepe fiorita ben compatta o anche in vaso. Si adattano al mare, al vento e ai terreni scoscesi.
Bonsai di tamarice
Le tamerici sono piante millifere, con i fiori attirano api bottinatrici e farfalle. Sono diverse le specie di tamerice che si possono coltivare. Alcune specie sono molto usate per la tecnica del bonsai. Le specie di tamerice usate per il bonsai sono:
- Tamarix juniperina o Tamarix chinensis
- Tamarix parviflora
- Tamarix ramosissima
Anche se queste tre specie sono usate per la coltivazione di bonsai, non è detto che possano dare ottimi risultati quando coltivate in giardino. Per esempio, la Tamarix parviflora regala generosissime fioriture ed è molto apprezzata per la sua resistenza.
Tamarix gallica
Tra le tamarici la btamarix gallica è la specie più diffusa. Coltivata in Italia come piante ornamentale per i suoi piccoli fiori rosa. E’ nota anche con i nomi volgari di:
- Cipressina
- Tamarisco
- Tamerisco
- Scopa marina
Si adatta bene agli ambienti salmastri. In base alla potatura si può coltivare come arbusto o piccolo albero legnoso. Nel suo habitat ideale raggiunge un’altezza massima di 9-10 metri ma in genere, quando coltivata in giardino, non supera i 5-6 metri.
La tamarix gallica è una semi-sempreverde. Presenta un tronco corto ed eretto ma la pianta mostra una forte tendenza a incurvarsi! La pianta è apprezzata per la sua fioritura. I fiori sono piccoli ma numerosissimi, si riuniscono in spighe terminali fino a ricoprire interamente la superficie esterna della pianta. I fiori sono rosati o biancastri.
E’ spesso coltivata come siepe o per la realizzazione di una barriera frangivento. La specie tamarix gallica e la t. parviflora sono tra le più resistenti al vento, al luoghi sabbiosi, salati e alle zone salmastre.
La fioritura va da maggio a luglio. La pianta vegeta bene nei terreni salini tanto che è annoverata tra le piante alofite.
Tamarix parviflora
Questa tamarice, proprio come la tamarice gallica, ha un portamento arbustivo. Riesce a crescere fino a 3 metri di altezza coprendo estese zone. Con il suo portamento arbustivo, in larghezza, una pianta può coprire una superficie di tre metri. La pianta tamarice parviflora fiorisce a maggio. La sua fioritura è di un rosa scuro, molto elegante. Come la tamarice gallica, anche la parviflora si carica fortemente di fiori! La Tamarix parviflora è particolarmente indicata per la coltivazione in zone ventose. Resiste bene al vento, quindi con potature mirate e qualche attenzione extra, può essere coltivata anche su un balcone ventoso.
Se la tamarix gallica è un arbusto semi-sempreverde, la tamarix parviflora perde completamente le foglie con l’arrivo dell’inverno. Le foglie hanno un colore verde brillante, i fiori sono rosa scuro.
Tamarice: coltivazione della pianta
La moltiplicazione della pianta tamarice avviene a partire dal seme, per talea legnosa o per propaggine (in autunno). Per la coltivazione non ha bisogno di molte cure. Basta rispettare poche e semplici regole quali:
- Vuole un’esposizione molto luminosa, soleggiata. Cresce bene in pieno sole.
- Cresce in terreni sciolti e leggeri, meglio se sabbiosi. Evita la messa a dimora in terreni argillosi o asfittici. Cresce bene anche in terreni salmastri, a patto che siano lavorati con una vangatura profonda.
- Si tratta di piante rustiche, resistenti alla siccità e al freddo.
- Resistono il caldo e solo raramente vengono attaccate da parassiti.
Semi di tamarice
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Pubblicato da Anna De Simone il 8 Agosto 2021