Propagare una pianta per talea significa riprodurla per mezzo di una porzione di ramo con una o più foglie, o addirittura di una sola foglia o anche di un pezzo di fusto o di radice. Esistono talee legnose, semilegnose, fogliari ed erbacee che a seconda dei casi si possono praticare in primavera, piena estate, fine estate e inverno. Vediamo il come e il quando della riproduzione per talea.
La prima cosa da sapere è che la propagazione per talea non è possibile con tutte le piante perché vi sono specie le cui talee non emettono radici o lo fanno in tempi troppo lunghi. Quando possibile, il sistema per talea è però il più usato perché permette di ottenere piante perfettamente identiche alla pianta madre, cosa impossibile partendo dal seme. In alcuni casi serve pazienza: il tempo di radicazione, cioè di emissione delle radici dalla talea, varia da specie a specie da 4-5 giorni fino a 4 mesi o più ancora.
Talea legnosa. Dette anche di ‘legno maturo’, le talee legnose sono porzioni di rami ben formati che si prelevano dopo la caduta delle foglie e si conservano in fasci interrandoli per due terzi in sabbia umida in un locale fresco. Verso la fine di marzo, quando i rami avranno sviluppato un callo sulla superficie di taglio, i rami vanno interrati in cassette con terriccio e sabbia con almeno due gemme fuori dal terreno. Con innaffiature regolari, l’emissione di radici avviene di norma in 20-30 giorni dopo di che la talea può essere messa a dimora. Per le piante da interno, le talee devono essere piantate in torba e tenute in un posto caldo (18-22°C) e umido, meglio se coperte con fogli di cellophane.
Talea semilegnosa. In questo caso si ottiene prelevando parti di rami con foglie praticando un taglio trasversale. Il periodo migliore è tra giugno e settembre. La talea semilegnosa è adatta per esempio alla camelia e al rododendro. Per le piante che prediligono l’ombra, anche la talea va tenuta all’ombra. Per le piante da pieno sole, basta tenerle all’ombra durante la calura estiva.
Talea fogliare. Si usa per moltiplicare le piante con foglie carnose e spesse, come per esempio le begonie. o Si prende una foglia matura e la si adagia in un contenitore riempito con terriccio leggero e permeabile la pagina fogliare inferiore a contatto del substrato. Usando un coltello affilato si praticano sulle nervature delle incisioni distanti circa 5 cm. Le talee si svilupperanno dalle incisioni e quando avranno raggiunto i 6-10 cm andranno staccate e rinvasate.
Talea erbacea. Le talee di questo tipo si effettuano utilizzando l’apice dei germogli erbacei, ad esempio dei gerani. Si possono fare tutto l’anno per le piante da appartamento, per le altre invece il periodo migliore è giugno-luglio. Si tagliano i germogli subito sotto il nodo e si mettono le talee a radicare in un composto fatto di terriccio universale, sabbia e torba avendo cura di regolare il ph secondo le esigenze della pianta.
Innaffiature. Con le talee legnose ed erbacee si ottiene una più rapida e sicura radicazione nebiulizzandole con acqua molto spesso, anche 10 volte al giorno. Un’umidità dell’aria abbondante è infatti fondamentale, soprattutto per le talee erbacee perché limita la traspirazione.