I tafani sono noti perché fastidiosi, più che essere conosciuti sono animali odiati, detestati per via delle loro punture che possono davvero fare molto male. Altro che zanzare! Vediamo meglio di che insetto si tratta: imparandone le caratteristiche potremo difenderci meglio dai suoi attacchi, anche se a volte avvengono alle nostre spalle o a nostra insaputa, mentre dormiamo o siamo distratti.
Il tafano è un animale della famiglia delle Tabanidae, possiamo immaginarlo simile nei colori e nella struttura anatomica ad una mosca e a una vespa, se vogliamo, a livello estetico, ma ci sono delle ovvie e prevedibili differenze.
Questo insetto, ad esempio. è dotato di un apparato boccale che più che alle mosche lo rende simile alle zanzare, proprio attraverso di esso il tafano si rivela in grado di succhiare il nostro sangue e lui ne ha tremendamente bisogno. Non stupisce quindi l’appurare che i tafani possano pungere più volte più parti del corpo o più vittime in un ridotto lasso di tempo, per sfamarsi.
Tafani puntura
Alcuni parlano di morso ma è più corretto definire puntura l’attacco che il tafano ci rivolge una o più volte senza pietà. E’ di certo dolorosa, causa gonfiore e prurito, l’apparato boccale di questo esserino è infatti piuttosto grande quindi in gradi di arrivare a ferire anche dei nervi.
Non è banale rifuggire del tutto da questo rischio, non è un gioco da ragazzi vincere la guerra contro i tafani come quella contro altri insetti ematofagi perché di fatto sono presenti in molti habitat e chiuderli fuori di casa o da un altro ambiente non è nemmeno molto banale. Barriere meccaniche hanno poco successo con i tafani ma anche la prevenzione spesso fa acqua da tutte le parti perché il tafano è attirato dal calore e i trucchetti per tenerlo lontano lasciano il tempo che trovano.
Prima di arrenderci possiamo provare alcuni trucchi e accorgimenti per lo meno per abbassare la probabilità di essere punti. In casa o in ufficio possiamo provare la combinazione di zanzariera con il condizionatore mentre negli spazi aperti dobbiamo fare qualche tentativo sperando di non piacere ai tafani. Si possono indossare maglie a maniche lunghe e pantaloni lunghi, preferendo non per moda ma per opportunità i colori chiari, lasciamo stare i profumi e le creme profumate, evitiamo luoghi dove è presente troppo verde “selvatico”. Visto che i tafani sono attirati dal calore sarebbe utile mantenere il corpo sempre fresco ma mi rendo conto che non è una cosa immediata in piena estate.
Tafano: significato
Tafano è un nome comune maschile di animale, questo termine sta ad indicare un esemplare di insetti Tabanidi. Nel mondo scientifico viene chiamato Tabanus bovinus, è conosciuto anche come estro o assillo ed ecco da dove viene l’espressione assillante. Di fatto è un insetto dittero della famiglia dei Tabanidi ma in senso figurato si può parlare di tafano anche per indicare una persona. Indovinate in che contesto? Quando essa è oltremodo fastidiosa tanto da risultare insopportabile. Come un tafano.
Tafano gigante
Non ci sono dei tafani giganti a livello scientifico ma certo si possono incontrare delle varietà di tafano particolarmente grandi, dipende anche dalle condizioni in cui crescono a livello climatico e ambientale. Il tafano può essere descritto come una grossa mosca, è in generale a ben guardare un po’ più tozzo e grande, ed ecco perché può essere spesso apostrofato come gigante, lo è rispetto alla mosca o alla zanzara perché arriva a misurare anche 2,5 o 3 centimetri. Oltretutto ha anche degli occhi enormi che fanno aumentare il senso di gigantismo, il suo corpo ha un colore grigio giallognolo.
Quelli che si nutrono del sangue degli animali sono gli esemplari femmina, sono in grado di succhiare fino 0,2 ml di sangue e non si spaventano davanti a nulla, figuriamoci se si fermano e non ci pungono se siamo vestiti: lo fanno comunque.
Quando le femmine si sono nutrite a sufficienza, di sangue, hanno l’abitudine di produrre ammassi formati da centinaia di uova di colore grigiastro lunghe fino a 2 millimetri che vengono deposte sulla vegetazione o sui sassi, con la preferenza per le zone umide o fangose. Nel giro di una decina di giorni le uova si schiudono e abbiamo le larve di forma cilindrica che cadono nel fango.
In circa 3 mesi le larve, lunghe circa 6 centimetri, sono pronte e si impupano affondate parzialmente nel fango o nel terreno, dopo due settimane emergono i tafani adulti che poi muoiono in autunno. La nuova generazione arriva poi la primavera successiva.
Tafani: rimedi
Nei casi più gravi per curare gli effetti di una puntura di tafano si può ricorrere a medicinali come antistaminici, antibiotici e corticosteroidi ma non è sempre così, ci sono anche situazioni meno gravi e non è il caso di fare allarmismo. Per evitare di essere punti si possono installare delle trappole, in caso di lievi punture può dare del sollievo il ghiaccio oppure del gel di aloe vera.
Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su Twitter, Facebook, Google+, Instagram