Il syngonium è una pianta proveniente dalle regioni del Sud e del Centro America, tipicamente umide. Si tratta di una pianta perenne, da interno, a portamento rampicante, facile da coltivare e che non ha particolari esigenze di cura e di habitat.
Nei prossimi paragrafi scopriremo insieme le sue principali caratteristiche e alcune semplici misure da mettere in atto per poterla coltivare senza problemi anche alle nostre latitudini.
Syngonium: caratteristiche principali
Il syngonium è una pianta perfetta per chi si avvicina per la prima volta al mondo vegetale. I suoi fusti elastici, alti fino a 150-200 centrimetri, si sostengono grazie alle sue radici esterne e presentano grandi foglie dai colori diversissimi, lucide e a forma di cuore. Ogni foglia nasce accartocciata su se stessa attraverso il picciolo di quella precedente.
Le infiorescenze hanno la classica forma a spiga, con asse carnoso, propria della famiglia della Araceae. Per la sua particolare forma, il syngonium è considerata una vera e propria pianta ornamentale che si adatta bene in condizioni di umidità elevate e temperature comprese tra i 15°C e i 30°C, sopravvivendo bene all’interno delle abitazioni.
Varietà di syngonium
Le varietà sono numerose. Ne elenchiamo alcune tra le più diffuse :
- il syngonium podophyllum con foglie che vanno dal verde chiaro al rosa;
- il syngonium neon con foglie di un bel rosa acceso;
- il syngonium robusta con foglie verdi dalle striature bianche.
Come coltivare il syngonium
La pianta risente delle temperature inferiori ai 10°C, anche se si trova all’interno. Le temperature troppo rigide danneggiano le foglie. Per una crescita ottimale, è opportuno mantenere la temperatura costante tra i 15°C e i 29°C. Una delle cose a cui prestare attenzione quando ci si accinge a coltivare il Syngonium è il marciume radicale. La pianta rientra infatti tra le specie vegetali che soffrono di questa particolare problematica.
Esposizione ideale della pianta
Il syngonium tollera bene la siccità ma richiede delle annaffiature regolari. Predilige gli ambienti luminosi ma deve restare al riparo dai raggi solari diretti. Gli ambienti troppo scuri causano l’ingiallimento delle foglie. In estate può essere spostata all’aperto, purché collocata in zone d’ombra parziale. Le specie variegate necessitano di maggiore luminosità per mantenere accesi i colori delle foglie.
Come annaffiare il syngonium
Dalla primavera all’estate, la pianta deve essere annaffiata regolarmente e comunque ogni qualvolta la parte superficiale del substrato si asciuga del tutto ovvero circa due volte a settimana. Si raccomanda di bagnare il terriccio abbondantemente, fino a far fuoriuscire la parte di acqua in eccesso.
Durante la stagione invernale il syngonium entra in riposo vegetativo, il che significa che si possono ridurre le annaffiature. È comunque consigliabile mantenere comunque il terreno leggermente umido procedendo con delle annaffiature almeno una volta a settimana.
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Terreno più adatto per la messa a dimora
Per porre a dimora la pianta occorre utilizzare un terriccio soffice, leggero e bilanciato a base di torba, terra più foglie, con aggiunta di sabbia, per scongiurare i ristagni idrici. Questa tipologia di piante si sviluppa abbastanza rapidamente. È quindi opportuno rinvasarle annualmente o comunque quando il vaso risulta troppo piccolo per le dimensioni del suo apparato radicale.
L’operazione di rinvaso andrebbe eseguita a inizio primavera. Nei luoghi di origine la pianta fiorisce ogni anno, mentre in appartamento la fioritura è piuttosto rara e si manifesta su esemplari adulti, nel periodo primaverile.
Concimazione della pianta
Durante il periodo vegetativo, che va dalla primavera all’estate, diviene necessario fertilizzare ogni mese. L’ideale consiste nell’utilizzare un concime universale per piante verdi diluito al 50%.
Nel periodo invernale, bisogna invece sospendere l’impiego di fertilizzanti. È buona norma utilizzare un fertilizzante liquido per il ciclo delle annaffiature o quello in granuli a rilascio lento ricco in azoto, potassio e fosforo solo a inizio primavera.
Potatura del syngonium
Al momento del rinvaso è possibile procedere potando i rami allungati e con le foglie secche o danneggiate donando così alla pianta un aspetto omogeneo e ordinato.
Gli esperti consigliano di nebulizzare le foglie circa due o tre volte a settimana. Altro accorgimento da seguire consiste nel posizionare dell’argilla espansa per drenare e per mantenere un buon grado di umidità del terriccio. Inoltre, la pianta non deve essere collocata in luoghi in cui l’aria risulti secca, nelle vicinanze di fonti di calore o di apparecchiature.
Parassiti e malattie che possono colpire la pianta sempreverde
Il syngonium teme il marciume radicale e la cocciniglia cotonosa. La presenza di questo parassita è subito evidente sotto la lamina inferiore delle foglie dove forma i tipici fiocchi di cotone. È possibile eliminarli con un panno imbevuto di alcool oppure si può trattare la zona colpita con un antiparassitario specifico.
In alcuni casi, la pianta è vittima dell’attacco degli afidi che possono essere eliminati aumentando la dose di umidità. Se si notano tra le variegature della foglia alcune chiazze sbiadite, si tratta del ragnetto rosso che aggredisce il vegetale in un ambiente scarsamente umido.
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Particolarità del syngonium
Tutte le parti della pianta sono tossiche o velenose per la presenza di ossalati. Il grado di tossicità dipende dal quantitativo che varia dall’uomo ai piccoli animali domestici quali cani e gatti.