Le virtù antiche del sughero biondo naturale
Il sughero è tra i più antichi materiali utilizzati per l’isolamento termico e acustico degli edifici. È anche uno dei materiali più ecostenibili perché la materia prima, la corteccia di quercus suber, è una materia rigenerabile che una volta asportata dal tronco si riforma nell’arco di 9 anni.
Occorre però verificare che nel processo di produzione dei pannelli e dei granuli con cui il sughero viene commercializzato non vengano usati additivi o leganti artificiali di alcun tipo, o utilizzati processi di tostatura altamente inquinanti. Sul mercato capita infatti di trovare pannelli di sughero o agglomerati di sughero di vario tipo, ma è bene sapere gli unici che conservano le qualità prestazionali e le doti green della materia originaria sono quelli di sughero naturale del tipo “biondo”, reperibile anche sfuso in forma di granuli e riconoscibile in base alla certificazione del produttore.
Per produrre i pannelli di sughero biondo naturale la corteccia viene frantumata e macinata. I granuli così ottenuti, liberati dalle scorie porose e legnose, vengono riscaldati a 380° senza alcun contatto con l’aria (processo Air-Fire). Pressione e temperatura provocano la fuoriuscita della suberina, una resina contenuta nel materiale stesso, che liquefacendosi attiva il processo naturale di saldatura tra loro dei granuli. L’ultimo passaggio è in una pressa idraulica che determina la struttura dell’agglomerato, che al termine di questo processo conserva una buona massa, e le dimensioni di ogni singolo pannello.
Pubblicato da Michele Ciceri il 16 Giugno 2012