Stufa a razzo: cos’è e come funziona
Buona parte del fabbisogno energetico delle case è costituito dal riscaldamento degli ambienti, dal riscaldamento dell’acqua o dall’energia necessaria per la cucina. Tre sbocchi di utilizzo che costituiscono di gran lungo la più ampia percentuale della bolletta mensile di ciascun appartamento.
In tale ambito, non tutti sono a conoscenza del fatto che a coprire tutte queste esigenze potrebbe essere una stufa a razzo. Un dispositivo che non costa (quasi) nulla e che ha bisogno di poco materiale per funzionare.
Perché usare una stufa a razzo?
I sistemi di combustione delle stufe a razzo sono i preferiti di molte persone perché:
- offrono una combustione quasi completa della legna, divenendo una opportunità iper-efficiente sotto il profilo energetico, oltre che pulita;
- possono raggiungere temperature molto elevate, e possono essere collegati a quasi tutto ciò che vogliamo per sfruttare tale calore;
- possono utilizzare legna tipicamente considerata troppo piccola per essere chiamata legna da ardere;
- sono facilmente costruiti con materiali comuni.
Dunque, chiunque – a patto di avere un po’ di conoscenze di bricolage – può potenzialmente costruire una stufa a razzo e ottenere energia a costi bassissimi.
Ma in cosa consiste una stufa a razzo? Come funziona una stufa a razzo?
Differenze tra stufa a razzo e normali sistemi di combustione
La differenza principale tra un normale caminetto o stufa a legna e una stufa a razzo è che la combustione a razzo è quasi completa.
Quando la legna viene bruciata rilascia composti volatili che riconosciamo come fumo, o fuliggine. In una stufa a razzo questi composti vengono risucchiati nel “tunnel di combustione“, isolato e molto caldo, dove bruciano, rilasciando ancora più energia termica.
Questo caratteristico processo, con risucchio delle fiamme nel tunnel di combustione e il conseguente meccanismo, è ciò che dà il nome alle stufe a razzo.
Per quanto concerne la loro struttura, le stufe a razzo sono aperte nel punto in cui viene alimentata la legna, permettendo di aspirare molto ossigeno all’interno dell’unità. Quando il fuoco si accende e il tunnel di combustione si riscalda, l’aria calda che sale verso l’alto attira molta aria dietro di sé. Questa aria in entrata fluisce nel tubo di alimentazione e attraverso la legna che brucia, creando lo stesso effetto di un grande “soffiatore” d’aria che punta verso il fuoco. Dunque, è attraverso tale processo che si riesce a creare un elevato livello di calore.
Di contro nelle stufe a legna convenzionali, la presa d’aria è piccola. Questa mancanza di ossigeno soffoca la combustione, causando ustioni da raffreddamento, combustione incompleta e molto fumo. Di contro, nelle stufe a razzo, quando la combustione è completa, ciò che esce dalla canna fumaria è praticamente solo anidride carbonica, il che significa… niente fumo (mentre, di contro, molto fumo equivale a una combustione incompleta e a uno spreco di energia).
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Cosa si può fare con una stufa a razzo
Quando la combustione è completa, possiamo estrarre il calore dalla stufa nella parte superiore dell’alzata termica. Ed è qui che si può cercare di utilizzare efficacemente il calore della stufa a razzo in diversi punti del proprio appartamento.
Per esempio, possono essere alimentati con una stufa a razzo:
- forno – o un forno convenzionale convertito per la stufa a razzo, o un forno a legna costruito appositamente;
- piano di cottura o barbecue – vecchie piastre in ghisa per barbecue che possono funzionare bene, o pesanti piastre di rame del radiatore per mettere pentole e padelle, o semplicemente cuocere sopra il flusso di aria calda;
- sistemi ad acqua calda – da quelli che riscaldano un grande serbatoio d’acqua con una serpentina di rame che lo attraversa, a unità di termosifoni a scambiatori di calore che potenziano l’acqua calda solare.
Avvertenze
In questa fase conclusiva del nostro approfondimento non possiamo non ricordare come una stufa a razzo ben costruita può funzionare talmente bene che… può essere pericolosa.
Le stufe a razzo possono infatti raggiungere temperature elevatissime in pochi minuti, divenendo potenzialmente fuori controllo per quelle persone poco accorte nel loro utilizzo.
Conclusioni
Eccoci giunti alla parte conclusiva del nostro approfondimento sulle stufe a razzo.
Cerchiamo di estrapolare i passaggi principali:
- la stufa a razzo è una stufa che può essere utilizzata anche per il riscaldamento domestico, grazie alla sua elevata efficienza calorica;
- l’efficienza della stufa a razzo è determinato dal fatto che viene realizzata e costruita con materiali recuperabili, e può utilizzare tutta la legna (anche quella molto piccola) che viene introdotta in essa, senza sprechi;
- è composta da una camera di alimentazione e da una camera di combustione, da un camino, da un radiatore e dal condotto di scarico dei gas prodotti. Questi ultimi, invece di essere verticali come nelle stufe tradizionali e nei camini, si trovano in basso, sul radiatore.
Per quanto infine concerne i principali vantaggi della stufa a razzo, sottolineiamo che:
- è facile da costruire, anche mediante materiali di recupero che possono essere comunemente reperibili;
- utilizza fino al 90% della legna da bruciare rispetto a una stufa a legna tradizionale, usando legna sottile;
- è poco inquinante, poiché emette solamente anidride carbonica e vapore acqueo;
- può funzionare a lungo, anche senza la necessità di essere continuamente alimentata;
- può essere utilizzata anche per cucinare, e non necessità di corrente elettrica.
Speriamo che questi brevi spunti possano servirti per migliorare la conoscenza della stufa a razzo e, se lo desideri, iniziare a cercare ulteriori approfondimenti per costruirne una partendo da zero. Se però lo ritieni utile, fatti assistere da qualcuno di esperto per evitare di incappare in spiacevoli conseguenze…
Pubblicato da Anna De Simone il 16 Marzo 2020