Stufa a pellet, come funziona: meccanismo di funzionamento delle stufe a pellet spiegato in modo semplice. Stufe a pellet, caprine il funzionamento per sceglierla bene e migliorare le operazioni di manutenzione e la produzione di calore, efficienza
Come funziona una stufa a pellet? Sul mercato è possibile trovare diversi tipi di stufe a pellet, ognuno con peculiarità differenti ma tutti con un medesimo meccanismo di funzionamento alla base: si brucia biomassa (pellet) per produrre calore da erogare negli ambienti domestici.
I principali tipi di stufe a pellet che troviamo in commercio sono:
- Stufe a pellet
- Termostufe a pellet
- Caldaie a pellet
- Termocucine a pellet (stufa a pellet con cucina)
Questi dispositivi possono essere programmabili o non programmabili, possono presentare dei timer integrati, display digitali per il controllo o possibilità di gestione in remoto mediante l’uso di applicazioni per smartphone o sms. Alcuni tipi funzionano esattamente come una caldaia e possono essere gestiti con il cronotermostato wifi. Per un approfondimento circa le funzioni offerte dalle stufe a pellet e i differenti tipi di apparecchiature per riscaldare casa con i pellet, vi rimandiamo alle pagine:
- – Differenza tra stufe, termostufe e caldaie e pellet
- – Stufa a pellet con cucina
- – Stufe a pellet programmabili
Le stufe a pellet devono la loro popolarità al tipo di combustibile. Il pellet, a parità di peso e di calore prodotto, occupa uno spazio di gran lunga ridotto rispetto al carbone o alla legna. E’ prodotto con un processo di lavorazione eco-compatibile, è un combustibile economico e soprattutto che produce pochi scarti di combustione. Per un corretto funzionamento della stufa a pellet è necessario scegliere una biomassa (pellet) di elevata qualità. Per sapere quale è il miglior pellet da usare, vi consiglio la lettura dell’articolo “Pellet, certificazioni e qualità“.
Stufa a pellet, come funziona
Una stufa a pellet è composta da diversi compartimenti. In particolare abbiamo:
- un serbatoio per il pellet
- una coclea
- un dosatore d’aria (immette aria nel bruciatore per la combustione)
- un ventilatore/convettore
- scambiatori di calore
- estrattore di gas
- un focolare di combustione o camera di combustione
- uno sportello per l’accesso alla camera di combustione
- un raccoglitore per gli scarti della combustione
- un tagliafiamma
- una resistenza per l’accensione automatica
- eventuale sistema di canalizzazione collegato con le altre camere della casa in cui trasportare il calore prodotto dalla combustione
Le stufe a pellet di recente introduzione sul mercato dispongono di una centrina elettrica in grado di dosare, in modo accurato, l’opportuna quantità di aria per far avvenire una combustione in modo quanto più efficiente e pulito. La stessa centralina va a dosare la quantità di pellet che dal serbatoio deve fluire fino alla camera di combustione.
Stufa a pellet, come funziona? Da queste poche note introduttive, capire il funzionamento della stufa a pellet è piuttosto semplice.
La centralina elettrica va a equilibrare la velocità di somministrazione della biomassa (il pellet, combustibile) con l’apporto di aria e l’espulsione dei fumi prodotti dalla stessa combustione. Mentre i fumi prodotti sono esplusi mediante un ventilatore collegato a una canna fumaria o un dotto escretore, il calore viene immesso nell’ambiente circostante o negli ambienti collegati alla stufa a pellet mediante un sistema di canalizzazione.
La manutenzione e la pulizia della stufa a pellet dipende molto dal tipo di biomassa impiegata. Vi sono dei pellet che arrivano a produrre un residuo di ceneri massimo dello 0,7% del peso totale. Vale a dire che per ogni chilogrammo di pellet bruciato si vanno a produrre solo 7 grammi di ceneri con un potere calorifero di ben 4.700 – 5.000 kcal.
Quanto calore produce una stufa a pellet? La quantità di calore dipende dalla potenza nominale della stufa a pellet, dalla potenza termica del focolare, dalla potenza termica utile e dalla potere calorifero del pellet impiegato.
Dimensionamento della stufa a pellet
Capire il funzionamento della stufa a pellet vi darà indicazioni se state cercando, per esempio:
- stufa a pellet per appartamento di 80 mq
- stufa a pellet per appartamento di 100 mq
- stufe a pellet di dimensioni adeguate al riscaldamento di un locale o dell’intera abitazione
Se la stufa a pellet vi serve per riscaldare un intero appartamento avrete bisogno di un sistema di canalizzazione ad hoc. Per il dimensionamento potete aiutarvi con un calcolo molto semplice anche se orientativo: se la vostra casa non è ben coibentata questa valutazione potrebbe sottostimare le vostre reali esigenze a causa delle dispersioni di calore causate da infissi e fabbricati mal isolati.
Per calcolare la potenza di una stufa a pellet necessaria a riscaldare uno o più locali, potete sfruttare questo esempio di calcolo:
ipotizzando un appartamento di 100 mq e un’altezza del soffitto di 2,50 metri, si dovrà calcolare il volume dell’appartamento moltiplicando i mq per l’altezza espressa in metri.
Quindi: 2,50 m. x 100 mq = 250 metri cubi
Il volume espresso in metri cubi dovrà essere moltiplicato per un coefficiente medio che rappresenta il grado di dispersioni termiche della vostra casa. Più il coefficiente sarà basso, più la vostra casa sarà ben isolata. In genere questo coefficiente va da 0,040 (per un’abitazione ben coibentata) a 0,060 (per abitazioni più datate). Noi, per comodità, impiegheremo una via di mezzo con un coefficiente di 0,050.
Quindi: 250 metri cubi x 0,050 = 12 kW
Così, questo calcolo vi porterà a conoscere la potenza necessaria per riscaldare un intero appartamento o una sola stanza.