Stress nel cane e stress nel gatto
Stress nel cane e stress nel gatto, può capitare, non va sottovalutato questo aspetto negli animali che vivono con noi. Non esageriamo in senso opposto, sottoponendoli a sedute di psicanalisi settimanali, si tratta semplicemente di imparare ad osservare i quattro zampe di casa e di farsi l’occhio per garantire loro non solo un tetto e la ciotola piena ma anche una quotidiana serenità. Lo Stress nel cane e stress nel gatto diventano evidenti a volte con la comparsa prematura di peli bianchi ma non solo. Certo i soggetti più colpiti sono quelli che da subito ci appaiono impulsivi ed ansiosi, ma uno studio recente ha approfondito questo tema sempre più presente nella testa di chi divide la propria casa con un cane o un gatto.
Stress nel cane e stress nel gatto: novità
Studiando lo Stress nel cane e stress nel gatto è emerso come le femmine siano più soggette e, nel cane, spesso lo manifestino con peli bianchi in età sospetta. Gli animali che vediamo scattare e agitarsi anche per piccoli banali rumori o per un movimento che ci sembra quasi impercettibile, al di là del sesso, sono più spesso vittime di stress e possono incanutire precocemente.
Nello Stress nel cane e stress nel gatto non gioca alcun ruolo la taglia e nemmeno la presenza di particolari patologie fisiche, anche la sterilizzazione non influisce sull’indole dell’animale.
Lo studio da cui provengono queste indicazioni è stato effettuato da un team guidato da Camille King, veterinaria di Denver nel Colorado, che si è chiesta come e quanto lo Stress nel cane e stress nel gatto si manifestasse con la presenza di peli bianchi.
In generale si tende ad umanizzare gli animali attribuendo loro dei meccanismi che sono solo propri delle persone, questa esperta ha voluto indagare se lo stato d’animo turbato fosse legato a peli bianchi proprio come ce lo si chiede in caso di capelli bianchi su persone che non hanno l’età per portarli o se li vedono comparire in gran numero improvvisamente.
Stress nel cane e stress nel gatto: lo studio
Facciamo un passo indietro soffermandoci su come ha proceduto King per ottenere i risultati appena letti. Sospettando che lo stress potesse ingrigire il mantello dei cani, soprattutto sul volto ed intorno alla bocca, ha effettuato assieme al suo team dei test incentrati su due aspetti. Impulsività e predisposizione all’ansia.
Per testare l’impulsività ha analizzato la velocità e la facilità con cui un animale può essere tranquillizzato, osservando la sua frequenza nel saltare addosso alle persone e la sua iperattività anche se stanco. L’ansia, invece, è stata studiata in occasione di visite veterinarie o di momenti simili, osservando possibili perdite di peli o gesti distruttivi nei confronti di divani, se i cani restavano a casa da soli.
Oltre a ciò, per collegare lo Stress nel cane e stress nel gatto e i peli bianchi, gli animali sono stati fotografati e catalogati nelle loro gradazioni di mantello più o meno bianco. Questo studio invita ad approfondire il tema, è stato pubblicato sul numero di dicembre di Applied Animal Behaviour Science e vedremo quelli che seguiranno. Ha coinvolto 400 padroni di cani, esclusi quelli di cani già troppo bianchi o già troppo anziani.
Stress nel cane: sintomi e cure
Molti sintomi di stress nel cane coincidono con quelli di altre patologie anche gravi, per cui prima è bene escluderle, assieme ad un veterinario. Un cane stressato può soffrire di vomito o di diarrea, ma anche, più semplicemente, mostrare nervosismo, irrequietezza. Oppure abbaiare di continuo senza motivo, annusare quasi compulsivamente, leccarsi e mordicchiarsi spesso.
Il pelo, oltre a colorarsi di bianco, può anche riempirsi di forfora o diventare opaco o cadere. Un altro tipico comportamento da stress nel cane è legato alla presenza di stereotipie: avete presente quando un cane che gira in tondo per mordersi la coda? Le cure fai da te non sono molto efficaci, l’importante è fare caso ai segnali che il nostro amico ci da e consultare il veterinario.
Stress nel gatto: sintomi e cure
Il gatto ha i suoi privati motivi per stressarsi e di solito sono legati ad una modifica dell’ambiente in cui vive. Un trasloco, una pulizia troppo improvvisa, una nuova presenza o una assenza. I sintomi più evidenti sono le graffiature verticali, la marcatura con urina, l’aggressività, l’eccesso o la carenza di pulizia, ci sono anche quelli meno percepibili ma altrettanto significativi. Ad esempio il miagolare in continuazione e senza motivo, il nascondendosi o il dormire troppo, anche saltando i pasti.
Per limitare lo stress nel gatto è bene innanzitutto capire i suoi motivi e se possibile “rimediare”, non certo rimettendo i mobili dove erano se lui non gradisce la nuova disposizione da noi studiata. Valutiamo! Ci sono anche dei prodotti che rilasciano feromoni che riproducono in modo artificiale gli odori dei gatti, possono essere utili per rassicurare i nostri mici ma non esageriamo nell’utilizzarli. Se lo stress non sembra diminuire rivolgiamoci al veterinario.
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Pubblicato da Marta Abbà il 3 Febbraio 2017