Stratigrafia per tetto e muro
Stratigrafia, una disciplina che ci porta nell’ambito delle scienze geologiche per studiare nello specifico la datazione delle rocce ed i rapporti reciproci fra unità rocciose distinte. Si parla di stratigrafia per le rocce sedimentarie, ma nel quotidiano troviamo lo stesso termine anche quando si valuta un muro, un tetto, un solaio o … la neve.
Nella datazione delle rocce, ci si rifà ad un principio geologico fondamentale che è quello della sovrapposizione, per il quale vale che le successioni di sedimenti sono ordinate in modo che gli strati inferiori siano più antichi. E’ un principio intuibile e che negli scavi archeologici detta legge. Restando in campo archeologico, troviamo numerose sottobranche: litostratigrafia, magnetostratigrafia, chemostratigrafia, cronostratigrafia, stratigrafia sequenziale, biostratigrafia e tefrostratigrafia. Lasciando agli archeologi e agli esperti il loro prezioso e complesso lavoro, noi andiamo a vedere cosa significare studiare gli strati di un muro, ad esempio.
Stratigrafia muro
Si tratta di andare ad analizzare l’insieme dei singoli materiali che compongono una parete muraria non fermandosi ad un mero elenco ma valutandone qualità e spessore, strato dopo strato. Questo non per fare i “precisetti” ma perché proprio dalle caratteristiche singole dei componenti, su possono comprendere e valutare quelle del muro nel suo complesso, soprattutto per quanto riguarda resistenza, isolamento termico e isolamento acustico.
Oggi, rispetto ad un tempo, ci sono molti più strumenti per effettuare controlli e per progettare la stratigrafia muraria, anche perché si sente sempre più parlare di valorizzazione della classe energetica, di efficienza, di miglioramento dell’isolamento acustico e in generale di bioedilizia.
Stratigrafia solaio
Per il solaio vale un discorso molto simile a quello del muro. Certo questo elemento ha delle caratteristiche proprie di cui tenere conto quando si fa la stratigrafia. Spesso si arria a confrontare quella di un solaio con struttura portante in acciaio con quella di un solaio in calcestruzzo armato per capire quale è il migliore.
Ci si trova spesso di fronte ad un solaio misto in calcestruzzo e lamiera, in generale il solaio in acciaio può avere ingombri in spessore più rilevanti ma allo stesso tempo permette membrature leggere e piene di spazi vuoti dove sistemare impianti elettrici, idrici, di condizionamento e trattamento aria.
Stratigrafia della neve
Usciamo di casa e andiamo a fare due passi in montagna per capire cosa vuol dire studiare gli strati della neve. Significa analizzare il manto nevoso strato dopo strato e non per pura curiosità, anche se sarebbe lecito, ma per avere informazioni utili a prevenire incidenti causati da valanghe.
Per effettuare queste analisi si può usare anche una semplice asta dotata di una scala in cm sulla superficie della neve a cui aggiungere successivamente un peso. Man mano si segna a che profondità si è arrivati con la penetrazione dell’asta per capire di volta in volta quando c’è un cambio di strato. Poi si scava con una pala osservando i singoli strati, da riconoscere in base al tipo di neve, alla durezza, al peso e alla forma dei grani contenuti.
Stratigrafia tetto
Quella del tetto come quella del muro e del solaio, è cosa molto tecnica ma allo stesso tempo che è bene conoscere tutti, se si ha una casa da comprare o da sistemare. Ne abbiamo trattato nello specifico, e con un taglio green, negli articoli dedicati alla stratigrafia del tetto verde estensivo e alla stratigrafia del tetto verde intensivo.
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Pubblicato da Marta Abbà il 8 Marzo 2018