La stevia ha un potere dolcificante fino a 300 volte superiore a quello del saccarosio, inoltre, al contrario del classico zucchero da cucina, la stevia non innalza la glicemia (livello di glucosio del sangue) e quindi può essere assunta anche da chi soffre di diabete.
La stevia è un dolcificante naturale molto diffuso e con radici antichissime: in passato, la pianta dalla quale si ricava la stevia (Stevia rebaudiana), era fortemente impiegata nella medicina popolare per le sue proprietà benefiche.
Gli estratti di stevia sono usati ancora oggi dai nativi sudamericani per prevenire la comparsa di infezioni alle ferite, per contrastare infiammazioni e come tonico per curare la depressione. In queste regioni la stevia è conosciuta come “caa-lui-EE” o “kaa jheéé”, letteralmente, erba dolce.
L’utilizzo della stevia e dei suoi derivati è stato ammesso dall’Unione Europea (Regolamento UE N. 1131/2011 della Commissione dell’11 Novembre 2011). In Italia, a partire da quella data, è scattato il via libera anche alla sua commercializzazione come dolcificante. Come ingrediente negli altri alimenti (vedi “Coca cola life”) la Stevia è segnalata come additivo.
Il potere dolcificante della stevia è dato da alcuni composti glicosidici come lo stevioside, steviobioside, rebaudioside AE e dulcoside. Si tratta di composti ai quale mancano i carboidrati e per questo quasi privi di calorie. Al contrario dello zucchero che innalza i livelli di glucosio del sangue, la stevia può addirittura diminuire l’assorbimento di glucosio a livello intestinale e avere un effetto contrario (oltre a non apportare glucosio dato che ne è priva!). E’ l’acido clorogenico a ridurre la conversione enzimatica del glicogeno in glucosio così da ridurre l’assorbimento di quest’ultimo a livello intestinale. Studi di laboratorio hanno confermato che la stevia può portare a una riduzione dei livelli di glucosio nel sangue con un conseguente aumento delle concentrazioni di glucosio-6-fosfato e di glicogeno.
Alcuni glicosidi presenti nella stevia potrebbero favorire la dilatazione dei vasi sanguigni e favorire l’escrezione di sodio mediante l’urina. In effetti, alti dosaggi di stevia possono contribuire ad abbassare la pressione sanguigna quindi potrebbe essere un’ottima alternativa allo zucchero anche per i pazienti ipertesi.
La stevia è cancerogena?
Controindicazioni ed effetti collaterali della Stevia
Le proprietà della stevia si devono ai principi attivi contenuti nella pianta. La Stevia rebaudina è ricca di composti antiossidanti come triterpeni, flavonoidi e tannini. Tra le sostanze antiossidanti contenute nella stevia citiamo il campferolo (kaempferol), una molecola in grado di ridurre del 23% il rischio di cancro al pancreas così come riferito da uno studio pubblicato sulla celebre rivista scientifica American journal of epidemiology. Detto ciò, è chiaro che la stevia non è cancerogena, anzi, al contrario!
L’idea che la stevia possa essere cancerogena è nata a causa di una cattiva informazione. Poiché la stevia è un dolcificante da pochissime calorie è erroneamente confuso e associato all’aspartame, dolcificante artificiale nocivo e cancerogeno. La stevia NON è cancerogena, almeno fino a oggi non c’è nessuno studio a sostegno di ciò. Tuttavia la stevia non manca di effetti collaterali come potrebbe essere l’ipotensione, quindi, tra le controindicazioni, se ne sconsiglia l’uso a chi soffre di pressione bassa.
La pianta della stevia
Chi sta pensando di avviare una piccola coltivazione di stevia a livello domestico, può acquistare le sementa oppure una composizione già predisposta con questo cultivar. Nella foto in alto è mostrato un vaso già ricco di semi di stevia pronti a germogliare, il suo prezzo ammonta a 25,29 euro con spedizione gratuita. Tutte le informazioni sono disponibili sulla pagina Amazon Click&Grow Stevia – Cartuccia Con Semi Di Stevia pronti a germogliare.
Altre informazioni sulla coltivazione della stevia sono contenute nel nostro articolo guida: Come coltivare la stevia in vaso.