Sternbergia o Zafferanastro: caratteristiche e proprietà

Sternbergia o Zafferanastro

Nulla è impossibile, o per lo meno non è impossibile avere un balcone fiorito nel mese di ottobre, quando il ricordo della primavera è ormai lontano e tutto ci induce a pensare ce la natura sta andando a riposare e si farà viva solo verso marzo. Questo anche grazie alla Sternbergia, una pianta molto originale che ha nelle sue caratteristiche quella di fiorire a fine anno o quasi, quanto pochi se lo aspettano, solo i migliori conoscitori della natura. O gli ottimisti patologici.

Siamo di fronte, come fra poco vedremo, ad una piccola bulbosa dai petali di colore giallo-oro che è piuttosto facile da riconoscere anche in mezzo alla vegetazione verdeggiante. Oltretutto non sono molte le piante che fioriscono in autunno e questo rende il riconoscimento ancora più facile.

Caratteristiche della Sternbergia o Zafferanone

Nota anche con il nome di zafferanastro giallo, questa pianta appartiene alla categoria delle bulbose, ha delle piccole dimensioni e produce dei fiori color giallo dorato. La sua famiglia è quella delle Amaryllidaceae, resta bassa e va bene nelle aiuole e nei giardini, oltre che sui balconi, per regalate una punta di colore in una stagione in cui non è semplice crearla. La sua massima altezza è di 20 cm.

Le foglie sono di un bel verde brillante, hanno una forma lineare, a nastro, e una consistenza carnosa e morbida tagliata al centro da una scanalatura. Il ciclo vitale di questa pianta è senza dubbio particolare. In estate la Sternbergia inizia a comparire, i fiori verso la fine della bella stagione, per poi restare in inverno e sparire a inizio primavera. Sono fiori dai petali dorati che resistono parecchio nel tempo, anche se subiscono l’effetto delle intemperie, assomigliano ad un crocus ma hanno sei stami invece dei classici tre.

Sternbergia o Zafferanastro

Sternbergia o Zafferanone: come si usa

Una delle cose più importanti da sapere prima di scegliere di usare questa pianta è che i suoi bulbi sono velenosi! Resta lo stesso una bulbosa desiderata, soprattutto grazie ai suoi fiori d’oro, ed è per questo che viene molto utilizzata ad esempio per colorare le aiuole verso l’autunno, oppure per decorare giardini e cortili in modo che con il finire dell’estate non si trasformino in uno spettacolo davvero molto triste.

Nelle classiche bordure miste di erbacee perenni o anche nei giardini rocciosi oppure nei vasi del balcone, la si alterna con bulbi primaverili che riposano quando questa pianta è invece nel pieno del suo splendore.

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Come coltivare la Sternbergia

Prima di tutto iniziamo a procurarci dei bulbi di Sternbergia lutea. Non è una missione impossibile, possiamo trovarli nei centri di giardinaggio più riforniti. Per accertarsi che ci vengano dati bulbi promettenti, serve verificarne sempre la turgidità. Devono essere freschi e del giusto peso, senza traccia di marciumi o di parti secche.

Il terreno in cui inserirla è meglio sia permeabile, anche povero e sassoso. C’è poi da sperare che non si verifichino estati umide e piovose perché potrebbero mettere in serio pericolo le nostre piantine. Il rischio è relativo agli attacchi di funghi responsabili del marciume dei bulbi stessi.

Quando abbiamo lavorato il terreno in modo opportuno possiamo piantare i nostri bulbi. Essenziale, proprio per evitare marciumi e funghi, che la buca sia ben drenata. Di solito la si riempie con dei ciottoli o dell’argilla espansa in modo che non si creino dei ristagni non previsti. Quando sistemiamo il bulbo nella sua cavità verifichiamo che sia messo in profondità, a circa il doppio del diametro sotto terra.

Il momento per fare questa operazione è la fine dell’estate. A seconda del clima, possiamo eventualmente anche aspettare l’inizio dell’autunno ma solo con molta attenzione per non perdere il momento. Se stiamo usando la Sternbergia in giardino, meglio piantarla in modo irregolare, per dare un effetto più spontaneo. Evitiamo disposizioni troppo regolari o simmetriche.

Per quanto riguarda l’annaffiatura, durante la stagione di crescita della Sternbergia lutea, che va dall’autunno alla primavera, è consigliabile mantenere il terreno umido, ma non bagnato. Ciò significa che dovreste annaffiare la pianta regolarmente, ma evitare di far ristagnare l’acqua nel terreno.

Durante la fase di riposo estiva, invece, è consigliabile ridurre l’annaffiatura e lasciare il terreno asciugare leggermente tra un’annaffiatura e l’altra.

In generale, per capire quando annaffiare la Sternbergia lutea, è possibile verificare l’umidità del terreno toccando la superficie del terreno o utilizzando un umidimetro, che potete acquistare in questa pagina di Amazon a poco più di 10 euro. Inoltre, è importante assicurarsi che il vaso o il terreno in cui cresce la pianta abbia un buon drenaggio per evitare ristagni di acqua.

Proprietà dello Zafferanastro

La più interessante proprietà dello zafferanastro è certamente legata alla sua bella fioritura fuori stagione. Terminato lo spettacolo non dobbiamo tagliare le foglie verdi prima che secchino da sole perché si bloccherebbe la fotosintesi clorofilliana e quindi di accumulare riserve nel bulbo.

Se vogliamo che la Sternbergia prosegua a fiorire nei mesi più freddi, possiamo aiutarla con delle coperture. Durante l’inverno è importante sapere che è meglio estrarre dalla terra i bulbi non appena tutte le foglie sono ingiallite e riporre i bulbi, sommariamente puliti dai residui di terriccio, in ambienti asciutti per poi ripiantarli alla fine dell’estate successiva. Se invece il clima è meno rigido, possiamo lasciare le piante senza particolari protezioni e fioriranno comunque in modo testardo.