Sterilizzazione del cane: è un atto contro il randagismo, un atto che ha benefici sanitari notevoli e che può anche “tranquillizzare” certi cani irrequieti Don Giovanni o particolarmente sanguigni. C’è chi sostiene che la sterilizzazione del cane sia contro natura. Non so se abbia mai pensato a quanto lo siano le selezioni per ottenere le razze o gli animali cosiddetti “da compagnia”, o a quanto lo sia in trattenerli in casa quando spesso sono fatti per vivere all’aperto.
Quindi, se in casa o in uno spazio limitato devono stare, e con istinti da conquistadores selvaggi, non ha alcun senso sottoporli alla sofferenza di sentirli e non poterli soddisfare. L’alternativa,a meno di accoppiamenti programmati e con un fine, è che mettano al mondo altri cuccioli che rischiano l’abbandono, reato punibile secondo la Legge 189/2004 sui maltrattamenti, con l’arresto fino a un anno o un’ammenda da 1.000 a 10.000 Euro, da denunciare alle Forze dell’Ordine chi abbandona un animale.
Sterilizzazione del cane: benefici sanitari
L’intervento di sterilizzazione del cane ha effetti benefici sulla salute, sia che sia maschio che femmina, il più noto è la prevenzione alle diverse patologie tumorali: tumore mammario, alle ovaie e all’utero nelle femmine, tumore ai testicoli e alla prostata nei maschi. La sterilizzazione del cane infatti gli evita il calore ed è proprio durante il calore che si sviluppano grandi quantità di ormoni che nelle femmine si traducono in patologie oncologiche ma anche in endometriti e in gravidanze isteriche, nei maschi in prostatiti e ipertrofia prostatica che causano dolore e difficoltà a urinare.
Sterilizzazione del cane: effetti psicologici
E’ inutile negare che la sterilizzazione del cane abbia dei lasciti sul carattere dell’animale, è naturale che lo sia e, a volte, viene effettuata proprio per questo motivo. Come nel caso di cani aggressivi o troppo innamorati da sparire di casa. L’effetto comune a entrambi i sessi è la diminuzione, a seguito della sterilizzazione del cane, degli atteggiamenti esuberanti e dei comportamenti ossessivi che si sviluppano a volte nei confronti di un membro della famiglia.
Nel caso dei maschi inoltre si ha un calo dell’aggressività sia verso gli estranei umani sia verso gli estranei canini e il rito di marcare il territorio urinando diventa…meno rituale. Nel caso delle femmine invece si elimina il rischio di deviazioni dell’istinto materno, come le false gravidanze che nella pratica spesso sfociano in comportamenti aggressivi. E’ da precisare, però, che la sterilizzazione del cane non comporta automaticamente un miglioramento del suo carattere.
Sterilizzazione del cane: rischi
Come per ogni intervento in anestesia totale, la sterilizzazione del cane comporta i rischi del caso, e su questo è meglio chiedere tutte le delucidazione al veterinario: l’anestesia può infatti provocare reazioni imprevedibili, causa allergie o idiosincrasie, e non ci sono esami del sangue pre operatori che possano dirti come andrà, si tratta di casi rari ma ce ne sono.
Per il resto si tratta di una operazione non dolorosa e piuttosto sicura. Oltretutto non ha neanche grandi strascichi, sulla carta, perché la convalescenza nella femmina dura un paio di giorni, mentre per il maschio il tempo dell’effetto anestesia. Uno dei rischi della sterilizzazione del cane è l’aumento di peso. Cambiando l’equilibrio ormonale, infatti, il metabolismo deve avere il tempo di riassestarsi.
Anche noi padroni dobbiamo essere attenti nel rivedere, se necessario, assieme ad uno specialista, le quantità e le qualità del cibo che diamo al nostro cane. Nulla di irrisiolvibile. A volte tra l’altro i cani dopo la sterilizzazione ingrassano per noia o mancanza di movimento, una passeggiata in più con loro e resteranno in forma, oltre che di buon umore.
Sterilizzazione del cane femmina
Il momento migliore per effettuare la sterilizzazione del cane femmina sarebbe prima del primo calore o al massimo fra il primo e il secondo. E’ infatti questo il periodo in cui la probabilità di insorgenza di tumori mammari è più ridotta, se si agisce prima del primo calore è quasi a zero.
Per una cagnolina i tipi di intervento sono due, principalmente. C’è l’ovariectomia: è l’asportazione delle ovaie e si effettua entro il primo anno di età, altrimenti con animali più adulti o con problemi uterini, per avere analoghi effetti va effettuata l’ovarioisterectomia con cui, oltre alle ovaie, si asporta anche l’utero.
Una terza via è la legatura delle tube ma deve essere chiaro che tale azione non ha gli stessi effetti. Evita sì il concepimento ma non il fatto che la cagnolina vada in calore, non protegge dalle infezioni né dalle malattie sessualmente trasmissibili, non evita i comportamenti “ormonali” e non aiuta a prevenire patologie dell’apparato riproduttivo e tumori mammari. Inoltre questo intervento può portare a gravidanze immaginarie.
Tornando alle pratiche di sterilizzazione del cane consigliate, i vantaggi stanno nel non avere più perdite di sangue e spasimanti in giro, tentativi di fuga della cagnolina o intrusioni indesiderate. Basta a false gravidanze, infezioni dell’utero. tumori mammari e mastiti, infiammazioni dolorose.
Sterilizzazione del cane maschio
Per effettuale la sterilizzazione del cane maschio è meglio aspettare l’anno di vita e si può senza fretta consultare un veterinario che potrà valutare il momento giusto dopo una visita. Al contrario di come spesso accade con il gatto maschio, per il cane la sterilizzazione non è un intervento molto richiesto o di routine perché l’animale non marca in casa e, quando si tratta di evitare cucciolate indesiderate durante una convivenza tra due cani di differente sesso, la scelta cade sulla femmina per la sterilizzazione del cane.
Di solito i padroni scelgono di intervenire su un cane maschio quando è particolarmente aggressivo o continua a fuggire. La sterilizzazione del cane maschio di solito è una orchiectomia, vale a dire un’asportazione dei testicoli. L’intervento elimina l’istinto sessuale e impedisce la fecondazione, rende il carattere meno aggressivo e il cane meno fuggitivo ma soprattutto ha effetti preventivi nei confronti dei tumori dell’apparato riproduttivo.
In alcuni casi si procede con la vasectomia ma solo quando la precedente operazione è sconsigliata. Quest’ultima sterilizzazione del cane lascia inalterato il quadro ormonale e l’istinto riproduttivo, quindi non cambia nulla per quel che riguarda fughe, aggressività, malattie sessualmente trasmissibili e prevenzione di patologie tumorali. Ulteriore alternativa è la sterilizzazione del cane di tipo chimico, ma il prodotto ha i suoi costi e pochi al momento sembrano propendere per questa pratica.
Sterilizzazione del cane: quanto costa
Proprio a proposito di prezzi, consideriamo che la sterilizzazione del cane è una spesa che si fa una volta, ed è certamente molto inferiore ai costi per il mantenimento e la cura di una cucciolata fino allo svezzamento. Sempre ammesso che poi si trovi dove mettere i nuovi nati.
I prezzi dell’intervento di sterilizzazione del cane variano molto da veterinario a veterinario, da zona a zona, e anche dalle condizioni dell’animale, dalla sua taglia, dal suo comportamento. Di solito variano da dai 180-200 euro in su per un’ovariectomia e tra 200 e 250 euro per un cane maschio, meglio informarsi direttamente presso il veterinario di fiducia e, soprattutto, non ragionare al risparmio perché l’operazione, seppur piuttosto banale, va fatta in completa sicurezza. SI risparmia in cure post operatorie da sterilizzazione fatta male.
Se vi è piaciuto questo articolo animalesco continuate a seguirmi anche su Twitter, Facebook, Google+, Pinterest e… altrove dovete scovarmi voi!
Articoli correlati che possono interessarti: