Le spezie indiane sono tra le più note ed utilizzate oggi nella cucina non solo di quel Paese ma anche nella nostra decisamente più occidentale. Tutte, alcune di più, alcune di meno, hanno saputo con gli anni farsi conoscere e conquistare i nostri palati dando vita a ricette “fusion” in cui i sapori europei si mescolano con quelli asiatici in un tripudio di gusto e piacere. Anche se l’India non è l’unica produttrice di spezie è di certo uno dei primi luoghi a cui viene da pensare quando si parla di sapori particolari, andiamo a conoscerli meglio indagando non solo i vari gusti ma anche le diverse proprietà “allegate” e non sempre note anche ai più assidui consumatori di spezie indiane.
Spezie indiane: elenco
Le spezie indiane sono davvero tante e nel farne un elenco si rischierebbe di scordarsene qualcuna. Vi suggerisco quindi di scoprirle una ad una in piatti indiani e non, oppure di assaggiarle tutte, o quasi, mescolate, in quel mix di spezie indiane che è il garam masala.
Ne avete mai sentito parlare? Con il termine masala in India si usa indicare il curry ma il garam masala è molto di più è una miscela di spezie che rende i nostri piatti estremamente saporiti e gustosi. Ne esistono tra l’altro diverse versioni, basta cambiare zona e tradizione, sempre all’interno dello stesso paese, per trovarsi ad assaggiare sapori diversi. Chi vuole assaggiare questa miscela di spezie indiane ottima per accompagnare dei piatti di riso o di verdura può procurarsene una confezione anche on line da 20 grammi a 12 euro, chi invece preferisce prima approfondire può farlo leggendo questo articolo dedicato proprio al garam masala
Spezie indiane on line
Non solo il Garam Masala è disponibile on line, sempre navigando in internet possiamo acquistare numerose spezie indiane e fare il rifornimento di miscele che le affiancano suggerendoci accostamenti più o meno audaci. E’ ciò che accade con questo pacchettino di 5 spezie Panch Phoran, provenienti da Bangladesh, India e Nepal. Costa 15 euro e ci permette di gustare vari sapori in modo comodo e pratico.
Spezie indiane: nomi
Finora siamo stati vaghi, è quindi il momento di fare qualche nome, ecco quello di 5 spezie indiane tra le più note. Zenzero, cardamomo, tamarindo, curcuma e coriandolo.
Spezie indiane: proprietà
Andiamo a gustarle una ad una per scoprire che sapore hanno e anche le loro proprietà. Partiamo dallo zenzero che viene ricavato dalla radice estremamente aromatica di una pianta erbacea perenne della famiglia delle zingiberacee, con spighe di fiori bianchi. Questo rizoma può essere adoperato fresco, essiccato, in polvere, sottaceto o caramellato e non solo in cucina!
Ha delle interessanti proprietà digestive e toniche, questo è vero, ma può essere anche usato come balsamo per massaggi che alleviano dolori muscolari. Tra le tante ricette in cui lo zenzero è presente, c’è anche quella di un elisir di frutta molto saporito con succo di mela, succo di mirtillo, spremuta di arancia rossa e di pompelmo, chiodi di garofano, limoni, mele, arance, stecche di cannella spezzettate, miele di acacia e ovviamente zenzero.
Tra le spezie indiane troviamo il tamarindo, una pianta della famiglia delle leguminose con dei profumatissimi fiori color crema. La polpa contenuta nei suoi baccelli è particolarmente ricca di vitamine, la pectina contenuta nei semi può essere utilizzata come conservante naturale nella preparazione di marmellate.
Anche il coriandolo è una spezia tipica della zona dell’India, ricavata da una pianta erbacea della famiglia delle ombrellifere. In commercio la troviamo sotto forma di semi rotondi o di foglioline intere o tritate, ha delle importanti proprietà digestive, lo troviamo usato anche come blando lassativo e come rimedio contro le emicranie.
Che dire della curcuma? Ne abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo dedicato a tutte le proprietà della curcuma. E’ una spezia ricca di proprietà ricavata dalla radice di una pianta erbacea della famiglia delle zingiberacee con deliziosi fiori gialli. Oltre ad avere un particolare sapore ha anche un colore davvero potente, giallo e che permane a lungo tanto che può essere usata anche al posto dello zafferano. Costa molto meno!
Passiamo al cardamomo che si ricava da una pianta erbacea perenne della famiglia delle zingiberacee dell’Asia tropicale. Prezioso è l’olio che si ricava schiacciando i semi in un mortaio, olio molto aromatico e dal gusto piccante.
C’è anche il frutto dal sapore più delicato e il seme, contenuto in capsule molto piccole. Classico del cardamomo è il tè, per prepararlo occorrono: 1 litro di acqua, 20 grammi di tè nero in foglie, 1 grammo di semi di cardamomo, 8 chiodi di garofano, 4 stelle di anice, 1 stecca di cannella da 2 centimetri, zucchero di canna grezzo.
Spezie indiane: libro
Se siete degli amanti delle spezie ma anche della storia che si cela dietro ai loro sapori vi consiglio un gran bel romanzo da divorare. “La maga delle spezie” di Chitra Banerjee Divakaruni.