Spesa bio e orto virtuale di frutti veri: le App scendono in Campo
ViverSano è una App che consente di seguire le preferenze di consumo degli utenti, ma anche condividere punti vendita e ristoranti dove trovare prodotti bio di qualità. Il suo ideatore si chiama Alex Manzella, studente di Ingegneria Informatica all’Università di Genova, che realizzandola si è aggiudicato l’Hackathon della Scienza in campo, il concorso parallelo all’omonimo convegno organizzato dalla rivista Espansione che si svolto venerdì 30 novembre a Palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano.
Questa la motivazione del premio: “ViverSano è una App particolarmente adatta all’ecosistema mobile, che coniuga il meglio di Twitter, Facebook e Trip Advisor in modo facile e piacevole da usare. La giuria ha valutato positivamente anche la grande quantità di programmazione effettivamente svolta”. Il premio per il vincitore, consegnato dall’assessore alle Infrastrutture della Provincia di Milano Giovanni De Nicola, è un weekend in una capitale europea e la possibilità di uno stage retribuito itinerante in Elior, leader europeo della ristorazione collettiva, main sponsor dell’evento La Scienza in Campo.
La giuria ha inoltre apprezzato la qualità dell’architettura ingegneristica e l’utilità potenziale del progetto BioAdvisor (sviluppato dalla squadra Ambientech, composta da Radu Cosmin Iftode, Paolo Acquaviva, Fabio Galeppi e Fabio Politi), un network che riunisce ristoratori, consumatori, commercianti e produttori, per certificare prodotti biologici a Km zero.
Una menzione speciale è andata anche al team Full Wipe (costituito da Valentina Lipari, Giovanni Meo e Vittorio Lazzaro) con FoodWise, una App per coltivatori, market e consumatori. Appezzati in questo caso la grande ricchezza di spunti e idee, ciascuna delle quali meritevoli di sviluppo ulteriore come App a se stante. In particolare, l’orto coltivato virtualmente, che produce frutti veri, e il market anti-spreco, in grado di segnalare offerte su prodotti in scadenza.
All’Hackathon hanno partecipato studenti del Corso di Laurea in Ingegneria Informatica dell’Università di Genova, in Ingegneria Informatica dell’Università degli Studi di Bologna, studenti della Laurea Magistrale e Triennale in Informatica della Facoltà di Scienze dell’Università Federico II di Napoli.
Pubblicato da Michele Ciceri il 30 Novembre 2012