Speronella: coltivazione, fiori e proprietà
Con i suoi grandi fiori, coreografici, la Speronella è una pianta molto amata e utilizzata soprattutto quando c’è bisogno di decorare il giardino. Andiamo a conoscerne le caratteristiche e a imparare come dobbiamo coltivarla per ottenere un’abbondante e affascinante fioritura.
Speronella: coltivazione
Il suo nome scientifico è “Consolida Ajacis” e appartiene alla famiglia delle Ranunculaceae. E’ una pianta erbacea, coltivata come annuale o perenne, ed è originaria dell’Asia, del Nord America e anche della nostra Europa, infatti in Italia possiamo trovarla che cresce spontanea in alcune zone vicino al mare, soprattutto dove ci sono terreni ghiaiosi, nelle isole e nelle regioni meridionali.
Tutto nascosto sotto la terra, c’è un apparato radicale decisamente robusto che possiamo trovare anche venduto singolarmente. La pianta ha anche una sviluppata parte aerea che sta in superficie e che è formata da dei lunghi steli che possono raggiungere anche l’altezza di un metro e mezzo. I fusti sono eretti e un po’ pelosi mentre le foglie sono verdi, large, palmate e divise in lacinie lineari ma riunite in folti ciuffi.
Speronella: fiori
Durante tutta l’estate la Speronella ci regala i suoi fiori che sono grandi, lunghi e raggruppati in spighe che possono essere di vari colori: sia bianche che rosa ma anche viola e azzurre. Ogni singolo fiore ha la forma a coppa e può essere semplice oppure doppia.
Verso il mese di agosto, quindi ad estate avanzata, iniziano a maturare i frutti che, aprendosi, liberano i semi. Si tratta di frutti ventricosi, composti da 2-3 follicoli vellutati ciascuno dei quali contiene quattro semi rivestiti di un tegumento rugoso e squamoso. Hanno una forma compressa e ovale, sono color grigio nerastro e hanno la capacità di germinazione e per autosemina danno vita a tante nuove piante.
Speronella: coltivazione
Vediamo come è possibile coltivare la speronella cercando di ottenere il maggior numero di fiori. Iniziamo con il posizionarla in un luogo in cui riceve molta luce del sole e allo stesso tempo non riceva troppe ventate, soprattutto se fredde. A partire dalla primavera, al risveglio dopo il riposo vegetativo, è necessario bagnare la pianta in modo molto abbondante in modo che fiorisca al meglio, soprattutto se il clima è siccitoso. Cerchiamo di valutare sul momento perché quando invece piove, la Speronella si arrangia da sola con l’acqua piovana. Già in autunno, e per tutto l’inverno, non è necessario bagnare questa pianta, anzi è sconsigliato farlo perché inizia il riposo vegetativo.
Per evitare di provocare asfissia alla pianta, non utilizziamo un terreno troppo compatto ma optiamo invece per quello universale misto a sabbia grossolana che tra l’altro riesce a favorire il drenaggio dell’acqua delle annaffiature. In effetti la Speronella ama un terreno ben drenato e anche soffice, ricco di sostanza organica e sciolto.
In primavera il terreno va concimato, con dei prodotti adatti alle piante da fiore. Sono da impiegare ogni due settimane, diluiti nell’acqua delle annaffiature oppure ogni quaranta giorni possiamo utilizzare un fertilizzante a lento rilascio, distribuendolo ai piedi dei cespi.
Speronella: proprietà
Un tempo, nella medicina popolare, i fiori essiccati della Speronella venivano utilizzati a scopo terapeutico, soprattutto per preparare degli infusi diuretici, per migliorare la circolazione periferica, per combattere infezioni batteriche e virali, per rafforzare le ossa e velocizzare la guarigione di piaghe e ferite. Oggi non si utilizzano più le doti curative di questa pianta che è ormai destinata a fare da decorazione o da arredo nelle nostre case o nei nostri giardini.
Ogni tanto possiamo trovarla impiegata per uso esterno, per curare la congiuntivite ed altre infiammazioni degli occhi oppure contro i pidocchi e la scabbia. Quando la maneggiamo, in giardino, è meglio che utilizziamo dei guanti protettivo perché ha un effetto molto irritante, inoltre i suoi semi sono velenosi per l’uomo e i cani a causa dell’elevato contenuto di metillicaconitina un alcaloide vegetale simile alla colchicina. I semi che ne hanno di più sono quelli della varietà Stafisagria.
Nonostante la sua “pericolosità”, la Speronella nel linguaggio dei fiori è simbolo di serenità, gioia, pace e purezza di cuore e quando la si regala, sarebbe di buon auspicio. Il suo nome, inoltre, deriva dal termine delphís (delfino) perché ha uno sperone nel fiore che molto assomiglia alla pinna del delfino. Questo elemento di richiama alla memoria una leggenda che racconta di uomo salvato da un delfino i cui amici continuarono a dare la caccia all’animale. Dovette intervenire Nettuno trasformandolo in fiore per evitare che venisse catturato.
In Italia questa pianta ornamentale viene chiamata con nomi diversi a seconda delle regioni: in Calabria è conosciuta come Erba dei pidocchi mentre in Campania è lo Speron di cavaliere.
Speronella: malattie
I problemi più frequenti che possiamo riscontrare quando coltiviamo una Speronella riguardano la formazione di ristagni idrici oppure gli attacchi degli afidi e delle lumache. Se i primi rovinano i fiori prima che possano sbocciare, le altre divorano tutte le foglie.
Per evitare invece il problema del marciume può avere senso svuotare sempre il sottovaso dopo circa 30 minuti dalle annaffiature.
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Pubblicato da Marta Abbà il 20 Aprile 2019