Spatifillo non fiorisce
Spatifillo non fiorisce: cosa fare se il tuo spatifillo non fa fiori. Coltivazione e consigli per far fiorire la pianta. Dal concime giusto al rinvaso.
Il nome comune spatifillo è riferito alla cosidetta “pianta cucchiaio”, la sua particolarità sta nelle foglie, che si sviluppano direttamente dal rizoma, la pianta, infatti, è priva di fusto!
Perché coltivare lo spatifillo? Stando al progetto NASA Clean Air, le piante del genere Spathipyllum riescono a purificare l’aria eliminando alcuni inquinanti domestici, tra cui anche benzene e formaldeide. Ok, chiarito che lo spatifillo è una pianta molto utile da coltivare in casa, cosa fare se non fiorisce? In questo articolo ti spiegherò proprio come far fiorire lo spatifillo.
Spatifillo non fiorisce, cosa fare
Il genere Spathiphyllum è originario dell’America Meridionale. In particolare, le specie più coltivate in ambiente domestico sono lo Spathiphyllum floribundum -originario di Colombia, Ecuador e Venezuela- e lo Spathiphyllum wallisi – originario di Panama-. Come distinguere le due specie? Lo Spathiphyllum wallisi ha un’altezza che può superare i 100 cm, mentre lo Spathiphyllum floribundum supera raramente i 60 cm. A prescindere dalla specie, le cause della mancata fioritura dello spatifillo possono essere comuni, così come le soluzioni per far rifiorire la pianta.
Innanzitutto, da quanto tempo non fai un rinvaso?
Sai che appena acquisti una pianta, soprattutto se presso un centro commerciale o un grande garden center, questa dovrà essere immediatamente rinvasata? Lo spatifillo necessita di un rinvaso ogni 2 – 3 anni. Assicurati di usare un terriccio soffice misto a torba.
Se il tuo spatifillo non fa fiori, inoltre, potrebbe trattarsi di un’errata esposizione. Contrariamente a quanto si possa immaginare, la pianta necessita di ambienti luminosi. E’ vero che tollera l’ambiente domestico ma solo se posta in una zona luminosa e lontana dai raggi diretti del sole. Poni la pianta in una stanza luminosa, ma non a ridosso di una finestra esposta a Sud dove soffrirebbe a causa dei raggi diretti del sole.
Per quanto riguarda le irrigazioni, come ripeto sempre, non c’è una vera regola universale su quanto è come irrigare lo spatifillo o altre piante. Tutto dipende dalla temperatura, dal tasso di umidità nell’ambiente e la circolazione d’aria. Contrariamente a quanto molti possano immaginare, la principale causa di disidratazione di una pianta è il vento e non il sole! Lo spatifillo vuole un ambiente moderatamente umido (quindi puoi nebulizzare nell’aria dell’acqua demineralizzata, usando uno spruzzino), lontano dai raggi solari e in zone non ventilate, non sopporta gli shock termici quindi evita di porre la pianta in prossimità di un ingresso o di una finestra che aprite spesso.
Per far fiorire lo spatifillo cerca di tenere la pianta in un ambiente in cui la temperatura sia di circa 20 °C.
Se lo spatifillo non fiorisce, esegui un rinvaso (da fare a inizio primavera, oppure, in caso di emergenza, in autunno) e, dopo 7 – 10 giorni, somministra un concime. Quale concime scegliere? Se in casa hai un concime universale granulare, inizia ad aggiungere quello al terriccio del vaso. I concimi a lenta cessione, alla lunga, pagano! Per un intervento più tempestivo, puoi usare un concime liquido ma mi raccomando di non eccedere mai e non superare le dosi indicate in etichetta. Un eccesso di concime potrebbe causare danni all’apparato radicale.
Se ne hai la possibilità, cerca di irrigare la pianta con acqua demineralizzata (va bene anche quella del condizionatore) oppure usa acqua piovana.
Nota Bene. Se lo spatifillo non fiorisce a seguito di un rinvaso tardivo, fatto magari in tarda primavera o a inizio estate, tranquillo, la pianta impiega del tempo a riadattarsi a un nuovo substrato e così, per lo stress, potrebbe non rifiorire.
Per altre informazioni su come curare lo spatifillo ti invito a leggere la pagina dedicata: spatifillo, coltivazione e cura.
Pubblicato da Anna De Simone il 23 Novembre 2017