Il sorbo degli uccellatori, il cui nome scientifico è Sorbus aucuparia, è un albero appartenente alla famiglia delle Rosacee. Originario delle aree centrali e settentrionali dell’Europa, dall’Islanda alla Russia, deve il suo nome al fatto che, essendo le sue bacche apprezzate dalla piccola avifauna migratoria, viene tradizionalmente usato negli appostamenti fissi per cacciare tali specie.
Il sorbo degli uccellatori rientra tra le tipologie di alberi facili da coltivare. Per crescere in maniera rigogliosa, non richiede particolari attenzioni se non un minimo di cura.
In questo articolo scopriremo le sue principali caratteristiche e come coltivarlo alle nostre latitudini.
Sorbo degli uccellatori: caratteristiche principali
Il sorbo degli uccellatori si contraddistingue per la presenza di un tronco esile che con il passare degli anni tende a diventare sempre più scuro e a fessurarsi. L’albero muta il proprio fogliame periodicamente e in autunno la sua chioma assume una suggestiva colorazione dal giallo oro fino al rosso acceso.
Da settembre a ottobre, il sorbo degli uccellatori si ricopre di frutti che restano attaccati ai rami per l’intero corso dell’inverno. Si tratta di frutti molto decorativi che costituiscono per di più un alimento apprezzato da molte specie di uccelli, a cui apportano un buon quantitativo di sostanze nutritive.
Coltivazione del sorbo degli uccellatori
Usato prevalentemente a scopo ornamentale, alimentare e per il suo legno, il sorbo degli uccellatori può essere facilmente coltivato anche nelle nostre zone, seguendo delle semplici accortezze. Scopriamo le principali.
Esposizione ideale della pianta
Distribuito su tutto il territorio italiano, il sorbo degli uccellatori trova il suo habitat ideale a un’altitudine compresa fra i 500 e 2.400 metri. Allo stato naturale, si trova in genere nei boschi contraddistinti dalla presenza di conifere e latifoglie. Rispetto alla sua esposizione più adatta, questo tipo di pianta preferisce le aree soleggiate ma non incontra particolari difficoltà di sopravvivenza anche nelle zone geografiche caratterizzate da temperature fredde.
Terreno più adatto per la messa a dimora
Siamo di fronte a un tipo di pianta che ben si adatta a qualsiasi terreno. La cosa importante è che esso sia fresco e ben drenato. Prima di procedere con la piantumazione del sorbo degli uccellatori, occorre rimuovere le erbe infestanti e ammorbidire il suolo lavorandolo con una vanga. Al momento della messa a dimora è inoltre necessario procedere con un primo intervento di concimazione.
Il sorbo degli uccellatori è una pianta molto rustica che riesce a tollerare bene anche le temperature fredde invernali al di sotto dello zero. Nei mesi invernali, gli esemplari giovani necessitano però di un intervento di pacciamatura per poter proteggere con efficacia l’apparato radicale.
Come annaffiare il sorbo degli uccellatori
Il sorbo degli uccellatori è una pianta che per sopravvivere non necessita di irrigazioni frequenti. Ciò vale in particolar modo se le precipitazioni nei luoghi in cui l’albero è messo a dimora risultano costanti. Quando si verifica un periodo di siccità, soprattutto durante i mesi più caldi dell’anno, occorre però procedere con delle annaffiature moderate, con una cadenza settimanale.
Sono soprattutto gli esemplari giovani ad aver bisogno di una maggiore somministrazione di acqua poiché sono meno resistenti rispetto agli esemplari adulti della pianta. Altra accortezza da seguire consiste nell’evitare i ristagni idrici. L’umidità eccessiva può infatti causare fenomeni di marciume all’apparato radicale e in taluni casi anche malattie fungine.
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Potatura del sorbo degli uccellatori
Le uniche potature da effettuare su questa specie arborea sono quelle necessarie per modellare l’aspetto delle piante più giovani. Gli interventi vanno realizzati a fine inverno, prima che avvenga la ripresa vegetativa. Il taglio va preferibilmente disinfettato per evitare che il sorbo degli uccellatori diventi facile preda di malattie o dell’attacco di parassiti.
Come avviene la moltiplicazione della pianta
Il sorbo degli uccellatori può essere riprodotto in vari modi che spaziano dalla semina alle talee legnose. La semina deve essere effettuata all’inizio della primavera. In alternativa, come metodo di moltiplicazione, si possono prelevare direttamente i polloni nati ai lati della pianta principale.
Parassiti e malattie del sorbo degli uccellatori
Il sorbo degli uccellatori può essere attaccato dai ragnetti rossi e dagli afidi. Tra le malattie che possono minare seriamente la sua sopravvivenza rientra invece il tumore batterico che può anche condurre alla morte gli esemplari già adulti.
Come utilizzare le bacche dell’albero
In alcuni Paesi, con le bacche di questo albero i si ha l’abitudine di preparare marmellate e gelatine. In altre aree, invece, i semi tostati vengono utilizzati per preparare il caffè. Essi perdono infatti la loro tossicità attraverso il calore.
Nella medicina tradizionale, il succo della pianta è stato usato in molte circostanze per curare l’infiammazione alle vie respiratorie e il mal di gola. Queste proprietà sono da ricondursi ai composti antiossidanti presenti nelle sue bacche che agiscono come antinfiammatori.
In passato il sorbo degli uccellatori veniva utilizzato da diversi popoli per le sue proprietà terapeutiche. Si narra, ad esempio, che gli indiani nativi d’America utilizzassero le bacche della piante per trattare le ustioni e altre problematiche di salute.
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