Sonnambulismo: cause e rimedi naturali
Quando si parla di sonnambulismo si pensa sempre alle persone che camminano mentre dormono vagando per la casa, o peggio ancora per la strada, senza esserne del tutto consapevoli. Il sonnambulismo non è solo quello, è un problema che si manifesta in diverse forme anche meno note ed è bene conoscerle come è bene sapere che rimedi utilizzare.
Nella maggior parte dei casi questo disturbo del sonno emerge in età prescolare o scolare, possiamo dire nei primi dieci anni di vita, e non sempre resta, anzi, può anche passare con l’arrivo dell’età adulta ed è ciò che tutti ci auguriamo accada. In Italia sembra che un adulto su quattro abbia sofferto almeno occasionalmente tra i 4 e i 12 anni di sonnambulismo, questo non vuol dire che il 25% degli italiani sono sonnambuli, dobbiamo fare delle distinzioni. Un episodio o due non fanno di una persona un sonnambulo, possono essere delle eccezioni legati a delle condizioni eccezionali che la persona stava sperimentando nella crescita.
Chi soffre di sonnambulismo vede il manifestarsi di questo fenomeno almeno una volta o due al mese, la frequenza può cambiare con la crescita, di solito gli episodi diventano meno frequenti ma non per questo bisogna abbassare l guardia, visto che spesso i sonnambuli, soprattutto quelli che si alzano e camminano, possono anche farsi male o mettersi nei guai.
Sonnambulismo: cause
Nei bambini le cause sono spesso legate a delle difficoltà di maturazione, di crescita, oppure si tratta di una vera e propria disfunzione del sonno profondo che si manifesta anche con i sintomi da sonnambulo. I bambini sono i soggetti più frequenti, un adulto è molto difficile che diventi sonnambulo tutto d’un tratto, è più normale che magari inizi a soffrire di insonnia cronica se magari sta affrontando un problema di maturazione, alla sua età.
Per i bambini, gli episodi di sonnabulismo possono essere passeggeri e sottolineano come il loro sistema di controllo della stabilità del sonno, specie quello profondo, sia ancora in formazione. Si può avere una certa predisposizione a questo problema ma non si può parlare di genetica.
Sonnambulismo infantile
Classificato come una parasonnia il sonnabulismo è un disturbo del sanno tipicamente infantile e nella maggior parte dei casi anche passeggero, che passa a volte anche senza particolari cure, con l’arrivo dell’età adulta, durante l’adolescenza, man mano che si cresce e si fanno i conti con le responsabilità dell’età adulta. Questo non vuol dire che da adulti si dorme più sereni ma ci sono altri disturbi che riguardano le persone over 20 che non hanno un sonno di buona qualità.
Definito come un fenomeno non abituale che interviene durante il sonno, il sonnabulismo è uno dei più frequenti problemi di sonno nei bambini assieme ad altri due: il terrore notturno o pavor notturno, e il risveglio confusionale. Ciò che accade in modo diverso in questi tre casi è che il cervello si sveglia in modo non completo, con delle aree più che con delle altre aree, con delle differenze che riguardano la parte motoria, la parte prefrontale e la parte frontale.
Molto spesso non ci si ricorda nulla al risveglio e questo perché il risveglio incompleto avviene durante il sonno profondo. In particolare il sonnambulismo avviene durante la prima parte della notte, mentre altri disturbi simili ma non identici accadono nella seconda parte della notte e sono tendenzialmente più facili da ricordare.
Sonnambulismo: rimedi naturali
Non esiste una terapia specifica per curare questo fenomeno, né naturale né farmacologica, ma si può intervenire con dei prodotti che regolarizzano, o provano a regolarizzare, le oscillazioni fisiologiche del cervello durante il sonno.
C’è un solo farmaco che può essere a volte prescritto, un precursore della serotonina, che si chiama triptofano, ma non c’è la certezza della guarigione. Come abbiamo accennato, se una persona è sonnambula e cammina nel sonno può anche rischiare di cadere o di urtare ciò che incontra, ecco quindi che un rimedio, o meglio una prevenzione, del ferimento, è importante.
Che cammini pure nel sonno, basta che non si faccia male! Meglio preparare la casa e la camera alla passeggiata notturna eliminando ogni elemento che potenzialmente può costituire un problema per una persona che cammina senza rendersene conto e senza vedere dove va.
Quando gli episodi sono davvero molto frequenti può essere utile la registrazione video-polisonnografica, non la si fa sempre ma ci sono casi in cui può fornire delle informazioni utili per indagare le cause del problema e per capire quando e come si presentano episodi di sonnambulismo in una precisa persona.
Sonnambulismo in inglese
Oltre alla classica traduzione “somnambulism” si ha anche un termine più curioso: “sleepwalking” che descrive letteralmente ciò in cui consiste il problema.
Sonnambulismo adulti
Solo una persona su 100 in media di quelle che sono sonnambule da bambine diventa un adulto sonnambulo, per il resto dei piccoli sonnambuli gli episodi cessano attorno ai 20 anni, con la maggiore età o poco dopo, in un decrescere di frequenza e anche senza che si siano assunti farmaci o seguite terapie. Questo non vuol dire che non si debba indagare sugli episodi dei sonnabulismo infantile, basta farlo ricordandoci che non è detto che non passi da solo il problema.
Un adulto sonnambulo deve stare molto attento a dove cammina quando lo fa di notte seguendo percorsi innati che si trovano nel sistema nervoso centrale. Ci sono persone che aprono il cassetto del comodino, scendono le scale, aprono porte e finestre anche uscendo di casa come se nulla fosse. In questo procedere possono incontrare armadi, sedie, ostacoli vari che sono un pericolo.
Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su Twitter, Facebook, Google+, Instagram
Pubblicato da Marta Abbà il 14 Agosto 2018