Sole sulle cicatrici: cosa fare e rischi
Quando arriva l’estate abbiamo tutti voglia, o quasi, di prendere un po’ di colore ma non dimentichiamoci che il sole sulle cicatrici non è sempre un toccasana ed è necessario prendere le dovute precauzioni. Prendere il sole fa bene, in generale, e se abbiamo delle cicatrici non dobbiamo rinunciarvi in toto, certo è però importante essere prudenti e non sottovalutare i rischi.
Sole sulle cicatrici: rischi
I raggi del sole possono danneggiare la nostra pelle soprattutto in presenza di cicatrici o stigmate di chirurgia plastica estetica creando anche dei danni irreversibili e non “solo” dolore. Se non proteggiamo adeguatamente la pelle quando stanno ancora guarendo possiamo rischiare che si formino delle macchie scure e degli arrossamenti permanenti, ad esempio.
Questo perché i raggi del sole non sempre accarezzano la nostra pelle ma possono anche farla infiammare perché la surriscaldano. Ecco quindi che è importante proteggerla nelle sue parti più deboli, con una crema foto protettiva alta, almeno 50, per un periodo non inferiore ai 3 mesi. Quello che rischiamo si chiama iperpigmentazione, accade con le cicatrici ma se rispettiamo alcune regole possiamo evitarla tranquillamente, magari rinunciando per una estate sola ad una abbronzatura superba e omogenea.
Sole sulle cicatrici: consigli
Prevenire è meglio che curare e in questo caso a volte curare non è nemmeno possibile. Puntiamo tutto allora sulla protezione solare con creme e prodotti specifici a protezione solare alta. Questo non ci da il 100% di sicurezza ma certamente ci aiuta ad evitare infiammazioni da sole. Il prodotto che usiamo sulle nostre cicatrici deve essere in grado di proteggerla da tutte le radiazioni ultraviolette: UVA corti e lungi, UVB, resistente all’acqua. Se ne trovano di ottimi sia in crema, spray, latte o gel, io preferisco le creme ma ciascuno può scegliere. L’importante è utilizzarle dopo ogni bagno al mare o doccia ed evitare l’esposizione nelle ore più calde.
Per i primi tre mesi è meglio evitare di esporre la cicatrice al sole del tutto, in modo che i raggi del sole non colpiscano la pelle così in modo diretto. C’è una mancanza di pigmentazione e il tessuto cicatriziale non produce melanina per proteggere la pelle dai raggi UV.
Anche se il sole non batte esattamente dove abbiamo la cicatrice, è meglio non stare troppo al caldo e nemmeno troppo al freddo perché la pelle delle cicatrici è molto reattiva alle temperature. Da evitare anche deliziose esperienze come la sauna, ad esempio, solo per i primi mesi, in modo che le temperature alte, come quelle fredde, non interferiscano con il processo di rigenerazione della pelle. Evitiamo il sole diretto sulla ferita, quindi, proteggendola sia con dei prodotti ad hoc che anche con degli indumenti, e per i primi bagno proviamo a usare le maglie a protezione UV come quelle indossate dai bambini.
Per evitare il rischio infiammazioni, cerchiamo in estate di utilizzare degli abiti freschi e larghi, che non sfreghino dove abbiamo la cicatrice. Anche le scarpe è bene che non stringano troppo se abbiamo una ferita al piede. E’ invece molto utile massaggiare la cicatrice perché in questo modo favoriamo e velocizziamo il processo di guarigione. Il nostro tocco, morbido e continuo, tende a far ammorbidire la zona della pelle vicino alla cicatrice, e il tessuto sano è incoraggiato a crescere.
Se siamo in una situazione ancora emergenziale e non ci fidiamo a lasciare la ferita all’aria anche se protetta, per non rinunciare al mare e al divertimento possiamo utilizzare cerotti o stick che servono per coprire le ferite quando si trovano in parti del corpo non facili da tenere coperte. Gli stick protettivi vanno applicati almeno 20-30 minuti prima di uscire e riapplicati ogni 2 ore.
In estate si tende a praticare più sport del solito ed è un’ottima cosa, però se abbiamo una ferita fresca non dobbiamo esagerare. Movimenti bruschi possono infatti farci rischiare la riapertura, alquanto dolorosa.
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Sole sulle cicatrici: cosa accade
Ora che abbiamo preso nota di tutti i consigli del caso, andiamo a capire meglio perché il sole può trasformarsi in un nemico delle cicatrici.
Una cicatrice “fresca”, ancora rossa o violastra addirittura, spesso prude ed è ancora in piena fase delicata. E’ il periodo in cui non deve essere esposta al sole perché si rischiano macchie sulla pelle perenni. Man mano che la ferita guarisce, la cicatrice diventa di colore bianco e tendente sempre più a notarsi meno e a confondersi con il colore della cute. In questa fase dobbiamo mantenere ancora alta l’attenzione e usare la crema ma possiamo stare al sole perché le cicatrici sono secche.
Quando le cicatrici già rosse peggiorano, diventano un cheloide ed è necessario farsi seguire da uno specialista che può prescriverci dei prodotti ad hoc per far disinfiammare la zona interessata. Possono essere dei prodotti da spalmare ma anche delle iniezioni. Una alternativa per intervenire sul cheloide è l’operazione con il laser, ma si fa di tutto di solito per evitarla.
Pubblicato da Marta Abbà il 12 Luglio 2019