Solanina patate

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Solanina patate e non solo, perché questa sostanza si trova anche in altre piante ed ortaggi. Ingerirne troppa, può creare degli effetti collaterali non gradevoli, per questo è meglio capire quali patate ne contengono in abbondante quantità e come evitare di andare in overdose da solanina patate.

Solanina patate

La solanina patate è concentrata di solito nelle foglie e nei fusti, nei tuberi inizialmente non ce ne è, ma man mano che vengono esposti alla luce del sole, si forma e va ad accumularsi ora dopo ora.

Dato che è difficile sapere da quanto una patata è alla luce del sole, possiamo capire se è già ricca di solanina osservandone con cura l’aspetto. C’è una regola non scritta ma che funziona molto bene: la concentrazione di solanina patate è proporzionale al numero dei germogli e all’estensione delle parti verdi.

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Solanina patate germogliate

Seguendo la regola della solanina patate, più germogli ci sono più il tubero può portarci ad una intossicazione. Man mano che passa il tempo, oltre ai germogli, la patata può presentare anche delle rughe. Sarà capitato a molti di scordarsi delle patate nell’armadietto della cucina e poi trovarle con un aspetto ormai vecchio e spugnoso.

Ecco, meglio sapere che la solanina contenuta sarà ancora maggiore rispetto a quella delle patate germogliate.
In parte, su questo, influiscono anche le modalità di conservazione: per far invecchiare bene un tubero, dobbiamo tenerlo in un luogo buio, asciutto e fresco.

Quando si parla di patate con alto contenuto di solanina, non si intendono livelli gravemente tossici, ma è comunque meglio fare in modo di asportare le parti verdi e di sbucciare in modo deciso togliendo uno strato spesso di buccia visto che è sulla superficie che si concentra la solanina. Anche se la cottura può migliorare la situazione, se abbiamo delle patate con un aspetto deteriorato, meglio lasciar perdere.

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Solanina: effetti collaterali

La solanina assunta in grandi quantità può avere degli effetti collaterali che non sono letali ma che possono rovinarci la giornata. Non è digeribile un’alta dose di solanina patate e può creare danni a livello nervoso. Nessuno però ci obbliga a bandire le patate dalla dieta, possiamo trovare un modo equilibrato di mangiarne, come consigliato nel libro “Solanina. Mangiare patate senza mal di pancia” di Linda E. Sacchetti.

Patate viola e solanina

Un discorso a sé meritano le varietà di patate che oltre a forma e dimensioni, hanno anche dei colori diversi. Per approfondire le caratteristiche della patata viola e blu, c’è il nostro articolo dedicato.

Solanina pomodoro

Come accennato la solanina patate non è l’unica a girare sulle nostre Tavole. La contengono anche ad esempio i pomodori e le melanzane, altrettanto frequentemente presenti nelle nostre diete. In questo caso, al contrario di ciò che accade con i tuberi, il contenuto in solanina è inversamente proporzionale al grado di maturazione. Meglio quindi mangiare pomodori e melanzane ben maturi, di dimensioni abbondanti, ove possibile, e di colori che testimoniano che è il momento giusto per gustarli.

Come per la solanina patate, anche in questi due casi, la presenza della sostanza non deve portarci ad evitare due alimenti invece molto preziosi, oltre che protagonisti di numerose ricette mediterranee.

Solanina: intossicazione

La solanina è considerato un glicoalcaloide tossico. Presente nelle patate, nei pomodori e nelle melanzane, oltre che in altre solanacee meno note, se ingerita in quantità elevate può provocare alterazioni nervose, ad esempio momenti di forte sonnolenza. Altri sintomi di intossicazione da solanina sono l’emolisi e l’irritazione della mucosa gastrica.

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