Salire sulla Tour Eiffel o sull’Empire State Building, su un ponte tibetano o sulla cima di un monte? Soffrire di vertigini può impedirvi di fare tutto ciò oppure rendere queste imprese più difficili e meno piacevoli perché si finisce per non godersi il panorama spettacolare, presi dalle brutte sensazioni causate appunto da questo problema.
Oltretutto non è affatto facile risalire alla causa, ancora oggi infatti il soffrire di vertigini rappresenta un enigma non sempre risolvibile, entrano in gioco molti fattori, sia fisici che psicologici, perenni ed estemporanei. E’ complesso analizzarli e prevedere quando e come arriverà la sensazione di vertigine. Questo non significa che non si possa affrontare il problema ed ottenere dei miglioramenti, basta un po’ pazienza e buona volontà.
Certo, chi non ha provato sulla propria pelle cosa significa soffrire di vertigini non può capire del tutto le difficoltà con cui si ha a che fare quando si cerca di affrontare il problema “prendendolo per le corna”. Similmente accade per gli attacchi di panico, chi non ne soffre, non sempre può cogliere le complicanze pratiche e quotidiane legate al problema.
Soffrire di vertigini: significato
Quando di parla di vertigini ci si riferisce in generale ad una certa sensazione di instabilità che si presenta in alcune situazioni spesso legate all’altitudine ma che non colpiscono un soggetto solo in alta montagna. Ecco perché possono condizionare la gestione delle normali attività quotidiane, anche se si abita in pianura. Le vertigini si manifestano di solito all’improvviso e provocano un senso di destabilizzazione e disorientamento, ci fanno sentire in una situazione di equilibrio precario anche a livello emotivo, non sempre facile da gestire.
Soffrire di vertigini: cause psicologiche
Dietro a questa problematica non ci sono solo cause psicologiche ma certo esse giocano un ruolo importante. Non è tutta auto suggestione, per lo meno non sempre, se no sarebbe molto più semplice non soffrire di vertigini.
Ciò che emerge dagli studi che indagano il lato emotivo del fenomeno è che la comparsa delle vertigini avviene spesso in concomitanza di una mancata espressione di alcune emozioni.
Ecco quindi che il problema è tipico delle persone che hanno delle difficoltà nel far emergere le proprie esigenze personali, nel lasciare andare la propria espressività per paura che non venga colta o peggio respinta. In chi è solito soffrire di vertigini si può riscontrare una certa rigidità che sembra essere auto imposta e che porta ad emozioni negate, soppresse, represse.
Ci sono altri casi in cui possono comparire le vertigini, ad esempio quando ci si sente privi di sostegno e si sente la necessità compulsiva dell’approvazione altrui, il continuo e pressante bisogno di essere riconosciuti come soggetti bisognosi di aiuto. Delle volte, poi, la sensazione di vertigine può anche essere conseguenza di un forte stress, può comparire al culmine di una situazione di forte tensione.
Se la causa è quindi psicologica è bene analizzare con cura le varie opzioni per poi capire come intervenire e far migliorare la situazione. Si tratta di un importante lavoro di introspezione e auto analisi che non sempre è possibile effettuare da soli, non mi stupirebbe che si sentisse il bisogno di uno specialista per orientarsi al meglio in questo mix di cause e sensazioni in cui non è facile distinguere le relazioni tra diversi eventi e sintomi. Soprattutto quando siamo noi stessi a doverci mettere in gioco e in discussione.
Soffrire di vertigini: cause fisiche
Insicurezza e auto suggestione, stress e ansia, non sono le uniche cause delle vertigini. Ne troviamo anche nella sfera fisica/medica. Il fenomeno può essere infatti anche collegabile a disturbi legati alla colonna vertebrale. La cervicale è un classico fattore innescante le vertigini e poi ci sono tutti i vari disturbi uditivi, la labirintite, eventuali compressioni muscolari a volte imputabile anche a tensioni emotive accumulate nel tempo. In questo gioca un ruolo decisivo anche la nostra postura che, se scorretta, può arrivare a farci soffrire perfino di vertigini. Quando ci sediamo storti, pensiamoci.
Nell’insorgenza delle vertigini possono avere un ruolo anche alcuni fattori di carattere meccanico e in tal caso sarà un medico a dover indagare sull’aspetto emozionale ad essi legato attraverso le opportune analisi, importanti anche per escludere cause più gravi tra cui ci sono anche alcune patologie tumorali. Tra le cause fisiche ci sono anche quelle di tipo dentistico, a chi soffre di vertigine si consiglia infatti un controllo dell’amalgama perché è possibile che vi sia un’intossicazione di questo genere e che debbano essere quindi rimosse.
Soffrire di vertigini: sintomi
I sintomi delle vertigini sono piuttosto noti, al contrario delle cause. Manca la terra sotto i piedi, si ha una sensazione di instabilità, la testa gira e può venire anche la nausea, ci sono casi in cui si manifestano anche dolori muscolari.
Chi avvertisse tutto ciò non deve trascurare il problema né arrendersi a conviverci perché è possibile affrontarlo e soprattutto è importante capire da cosa è causato perché potrebbe nascondere dei problemi di salute seri su cui è doveroso intervenire con terapie specifiche. Anche se le cause sono psicologiche, non è certo il caso di fare finta di nulla, anche in questa situazione esistono delle terapie dei percorsi che ci possono portare a non soffrire di vertigini o a soffrirne meno.
Soffrire di vertigini: rimedi
Ci sono delle pratiche “naturali” che possono essere affiancate a quelle proposte da uno specialista per tentare di migliorare la situazione. Vediamone alcune senza però prenderle come scusa per non consultare un medico.
In caso di vertigini può far bene la floriterapia: tra i tanti fiori dovete cercare quelli che nello specifico vanno ad agire sul nostro corpo e sul nostro spirito riequilibrando le emozioni e favorendo il recupero di un equilibrio.
Anche l’omeopatia, agisce molto bene, sia quando le cause sono fisiche, sia quando sono di natura emotiva. C’è chi ha ottenuto buoni risultati sottoponendosi a sedute di osteopatia e di manipolazione, tecniche utili per il riallineamento a livello muscolo/scheletrico e per attenuare le tensioni di derivazione stressogena.
Tra le discipline sportive consigliate troviamo Pilates e Yoga perché sembrerebbero facilitare lo stiramento ed il rilassamento dei muscolare e la dispersione di energie negative stagnanti alla base spesso di rigidità mentali e fisiche.
Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su Twitter, Facebook, Google+, Instagram