Soccorso animali: ARF aiuta i selvatici e gli esotici

Soccorso animali

Dalle testuggini di terra e di acqua ai pitoni, il soccorso animali di ARF (Associazione Recupero Fauna) è specializzato per recuperare quelli selvatici, magari feriti, e quelli esotici, dispersi. Da oltre 10 anni numerosi volontari sono attivi nel Lazio sempre pronti a collaborare con cittadini e istituzioni per aumentare le conoscenze e il numero di interventi di soccorso sul territorio. Sabrina Calandra, presidente di ARF, racconta cosa fanno in ARF e cosa tutti possono fare.

1) Quando siete nati e oggi quanti siete? Che tipo di figure professionali compongono il vostro team?
L’ARF è un’associazione a livello regionale, in Lazio, fondata nel dicembre del 2002. Ad oggi siamo 85 soci operativi nel soccorso animali: biologi, naturalisti, esperti di settore e veterinari. Tutti operiamo a solo titolo gratuito; qualunque entrata va nella cassa per “Sos selvatici feriti ed esotici dispersi”.

2) Nelle varie attività di soccorso animali di cosa voi vi occupate nello specifico?
I nostri ambiti di competenza all’interno del settore ampio del soccorso animali riguardano mammiferi, rettili ed uccelli appartenenti alla fauna Italiana e protetti dalla legge 157 del ’92 e dalle varie Direttive e Convenzioni a tutela della fauna minore. Inoltre, ci occupiamo del soccorso dei tutti gli animali che vengono comunemente venduti come pet non convenzionale – tutto ciò che non è cane, gatto e animali da lavoro e che si trovano regolarmente dispersi sul territorio del Lazio per abbandono o fuga accidentale. Noi li recuperiamo e, dove possibile per legge, li facciamo adottare. Per le testuggini palustri abbiamo ormai da 8 anni implementato un servizio di adozioni che ci porta per tutta Italia per prendere questi animali e collocarli in semilibertà dopo un periodo di adattamento. Il sistema funziona molto bene e sono circa 400 le tartarughe adottate ogni anno.


3) Ci sono animali “da non recuperare” ? Perché?
I recuperi da non fare sostanzialmente si dividono in due: quelli che non vanno fatti perchè l’animale sembra in difficoltà ma in effetti non lo è e quelli che non possiamo fare per impossibilità gestionale, non rientrando nelle nostre competenze. Le situazioni di soccorso animali dove sembrano erroneamente bisognosi sono quelle classiche dei rapaci notturni, di lepri e cerbiatti, di ricci, tanto per nominarne alcuni. I rapaci notturni finiscono lo svezzamento a terra: pur avendo l’aspetto di batuffoli bisognosi vanno lasciati lì. Lepri e cerbiatti non fanno tane in buchi o grotte, i piccoli sono lasciati mimetizzati nel verde e quindi non sono dispersi, tutt’altro: il genitore sa dove si trova il cucciolo e torna periodicamente da lui a portare cibo. I ricci di una cucciolata vengono lasciati in una piccola conca sul terreno o tra pile di legna e non vanno mai spostati: la madre li abbandonerebbe.

4) Quali sono i vostri interventi di soccorso animali per le tartarughe ?
Dipende dalle specie. Le palustri americane seguono un percorso di adozione. Quelle marine sono portate subito nei centri recupero specializzati come quello di Talamone o di Napoli. Per quelle terrestri invece il discorso è più ampio: molte sono di proprietà e dovrebbero avere il microchip identificativo. Purtroppo non tutte sono tenute in modo legalmente corretto e quando scappano o si perdono diventa difficile ritrovare il proprietario ma non possono essere liberate perché abituate alla cattività quindi devono essere portate in un centro recupero. Sulle leggi che tutelano le specie italiane di testuggini terrestri c’è davvero tanta ignoranza, spesso si incorre in una detenzione illegale per semplice mancanza di informazione.

5) Quali sono gli animali esotici che più frequentemente vi capita di soccorrere?
Sicuramente il più frequente soccorso animali è quello delle testuggini di terra e di acqua, seguono pitoni e iguane e piccoli mammiferi roditori come cavie, gerbilli, degu.

6) Organizzate dei corsi di soccorso animali?
Sì, e tutti i nostri corsi sono mirati alla conoscenza della corretta gestione degli animali da pet e al recupero e soccorso animali selvatici e domestici non convenzionali. Tutto quel che ruota intorno al loro benessere è oggetto di studio da parte dell’ARF. I corsi sono aperti a tutti; a seconda del target che si raggiunge per un corso, possiamo approfondire l’argomento in modo che possa interessare un pubblico prettamente specializzato oppure restare su un approccio amatoriale. Siamo molto versatili in questo proprio perchè ci interessa che tutti possano accedere alle informazioni e crescere con noi.

7) Avete collaborazioni con amministrazioni locali? Con altri enti / associazioni? Con privati?
Ad oggi le collaborazioni di soccorso animali più proficue e strutturate le abbiamo con il Corpo Forestale dello Stato con il quale si è firmato un protocollo d’intesa. Ovviamente resta la nostra totale disponibilità verso il cittadino che ci contatta, primo fruitore della nostra attività di volontariato.

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