Smart Grid, arrivano le autostrade dell’energia
L’Europa necessita di una smart grid energetica più efficiente. Servono infrastrutture come gasdotti e reti elettriche che possano rendere il mercato più competitivo, la rete più flessibile e soprattutto, un sistema integrato per gli approvvigionamenti. La situazione è particolarmente cirtica in Italia, dove, a causa di un’efficiente rete elettrica, la concorrenza del settore energetico è molto esile.
Nel 2013 la Commissione energia del Parlamento europeo dovrebbe vagliare il regolamento Ten-E, trans european energy networks. L’obiettivo è favorire la concorrenza tra operatori, ridurre le emissioni di CO2 e portare a casa dell’utente bollette più leggere con una quota sempre crescente di energia pulita.
Attualmente, un progetto “prioritario“, per la sua approvazione attende una trafila che dura in media 10 anni. Con il regolamento Ten-E, la media di attesa scenderà a tre anni e sei mesi per garantire tempi più brevi per l’approvazione di un progetto etichettato come prioritario. Il regolamento identifica dodici corridoi prioritari dell’energia.
L’Italia è presente in cinque di questi corridoi. Un intervento fondamentale per lo Stivale è l’eliminazione dei cosiddetti Colli di bottiglia che causano “congestioni energetiche”, in questo senso si prevede l’allestimento di linee più capienti e interconnesse, capaci di smistare l’energia prodotta dalle fonti alternative, in primis eolico e solare.
Altri tre corridoi che coinvolgono l’Italia, vedono come protagonista le forniture di Gas. Nel corridoio meridionale dell’Italia si dovrebbe trasportare in Europa, il metano del Caspio. In questo senso, la Gazprom russa e la nostra Eni, insieme ad altri partner, hanno avviato la costruzione della linea South Stream. Il problema della South Stream è che non porta una ventata di novità per l’Italia. Si tratta di una variante delle tradizionali forniture da Mosca che evita, però, il passaggio in territorio ucraino grazie a un tratto di gasdotto sottomarino nel Mar Nero.
Una boccata di aria fresca sarà portata dal corridoio che vede una maxi rete del Mare del Nord. La rete collegherà gli impianti eolici offshore alla terraferma, la rete prevede un piano elettrico e uno per il gas in grado di porre fine all’isolamento dell’area baltica nel mercato dell’energia. Soprattutto nel settore gas, si vede un unico fornitore principale, la Russia. A causa di questa “leadership”, non sono escluse scorrettezze monopoliste.
Finalmente si parla di Smart Grid, il regolamento ne cita lo sviluppo insieme alle autostrade elettriche per velocizzare la diffusione delle energie pulite. Non sono state esclude le CCs, tecnologie per la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica proveniente dalle centrali alimentate dai combustibili fossili.
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Pubblicato da Anna De Simone il 22 Dicembre 2012