Smart Grid: ecco il corso di laurea
Nasce il corso di laurea in Smart Grid per la formazione di ingegneri elettrici specializzati nelle ‘reti intelligenti’ delle ‘città intelligenti’. Obiettivo: governare il nuovo modello della generazione distribuita dell’energia e dei nuovi utilizzi del vettore elettrico, la mobilità elettrica in primis.
Contenuti e regole del corso di laurea in Smart Grid, di livello magistrale, sono stati definiti a partire dalla convenzione sottoscritta da Enel Distribuzione e Politecnico di Milano nell’ambito della collaborazione scientifica già in essere sui temi dell’energia.
Il via dall’anno accademico 2014-2015: il percorso di studi chiamato Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Elettrica orientata alle Smart Grids sarà curato dai docenti del PoliMi e integrato dalle competenze di Enel Distribuzione. Si svolgerà in lingua inglese e sarà riservato per il primo anno a 25 studenti.
La durata del corso è di due anni. Al primo anno il piano degli studi prevede insegnamenti incentrati sulle tematiche tipiche delle reti elettriche di distribuzione a generazione diffusa, cioè le Smart Grid. Il secondo anno punta sui processi tipici dei distributori energetici, tra cui Enel, con lo scopo di migliorare la qualità del servizio ai cittadini-utenti per un utilizzo efficiente dell’energia.
L’obiettivo del Corso di Laurea in Smart Grid è la formazione di figure professionali in grado di gestire il ciclo dell’energia con un approccio multidisciplinare e in uno scenario sempre più internazionale. Il progetto sarà monitorato nel suo andamento da un Comitato Operativo di cinque persone: tre del Politecnico di Milano e due di Enel Distribuzione.
Le Smart Grid sono sempre più una realtà il cittadino, un’opportunità per le aziende del settore e ora anche un preciso sbocco lavorativo-professionale. L’innovazione che più le ha spinte negli ultimi anni è sicuramente costituita dalla ‘generazione diffusa’, o ‘generazione distribuita’ dell’energia che ha inciso sulle reti di distribuzione e sui sistemi elettrici.
Grande impulso allo sviluppo delle Smart Grid l’hanno data le fonti rinnovabili non programmabili di energia (FRNP) introducendo problematiche sia di tipo tecnico (sicurezza, modalità di regolazione della tensione, disponibilità) sia di tipo economico (programmazione del Mercato del Giorno Prima e del Mercato per il Servizio di Dispacciamento).
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Pubblicato da Michele Ciceri il 21 Agosto 2014