Smart City, sostenibilità e Ict
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, sono una grande risorsa della sostenibilità. Le Ict (Information and Communication Technology) pongono le basi per lo sviluppo delle smart city e dunque, di energia sempre più verde e di uno sviluppo all’insegna della sostenibilità. I dati alla mano della Conferenza di Bruxelles.
Si è tenuta recentemente la conferenza per le smart city, smart energy e Ict di Bruxelles, c’è stato un gran parlare di high tech e nuove tecnologie dove il concetto di sostenibilità non poteva mancare. Neelie Kroes, la vicepresidente della Commissione europea con delega all’Agenda Digitale ha messo in evidenza tra punti focali su cui le Ict possono agire positivamente arrivando a un’amministrazione più smart con una gestione della società più intelligente, con meno sprechi e più “facilities”, una convergenza settoriale e una netta diminuzione dell’impronta ecologica.
Ecco i tre punti focali messi in evidenza alla Conferenza di Bruxelles.
Smart City. Una città intelligente è una comunità che ottimizza l’uso delle risorse migliorando al contempo la qualità della vita. Per fare in modo che ciò possa avvenire, le Ict sono indispensabili e offrono un grosso potenziale soprattutto perché sono sotto gli occhi di tutti con i dispositivi più semplici a quelli più all’avanguardia. In una smart city i consumi possono essere automatizzati, come i controlli e la gestione di tutte le risorse. Le automazioni sono parte integranti delle tecnologie e ora che stanno diventando di uso più popolare, è necessario trarne il maggior beneficio per l’uomo e per il pianeta.
Network di Infrastrutture. In tale ambito, ancora una volta, sono le telecomunicazioni a fare da protagonista creando dei collegamenti tra infrastrutture, necessari per massimizzare la comunicazione, la condivisione e minimizzare gli sprechi, ossia, l’inutile duplicazione delle infrastrutture passive. Da qui vi è un ulteriore spunto di riflessione: rendere internet ancora più potente.
Green Ict. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, consumano in Europa tra l’8 e il 10% dell’energia. Con la diffusione dell’Ict, tale consumo, per il 2020, potrebbe raddoppiare, soprattutto in vista della creazione di nuovi datacenter con un internet ancora più potente. L’Itc abbraccia una tecnologia che mira a risolvere il problema dell’impronta ecologica direttamente alla fonte, per questo è necessario sviluppare strategie che ne riducono i consumi. Per ora, chi sceglierà l’Itc avrà il pieno supporto della Commissione europea.
Photo Credits | giuliocupini
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Pubblicato da Anna De Simone il 5 Maggio 2012