Siepe di bosso: tutto per la cura
La siepe di bosso è uno dei simboli della tradizione topiaria italiana di cui sono ancor ben visibili i fasti dato che questa pianta (prima che siepe il bosso è una pianta) vive anche 600-700 anni da quello che conosciamo, e forse anche di più.
Da qualche anno però il bosso (buxus sempervirens) è minacciato da un bruco di origine asiatica, il cydalima perspectalis, alias piralide del bosso, alias bruco defogliatore, che può bruciare una siepe nel giro di poche settimane amen e grazie.
Ecco perché è utile mettere assieme tutto quello che sappiamo sul bosso, dalla concimazione alla potatura, dalle affinità chimiche a quelle climatiche, per aiutarci a tenere il più possibile bene questa essenza.
Per la cura dagli attacchi della piralide del bosso, una vera e propria emergenza in Italia dal 2011 (ne so qualcosa in prima persona!) leggete gli articoli che trovate linkati in fondo a questo.
Potatura della siepe di bosso
Trattandosi di una pianta ornamentale, forse la più ornamentale di tutte per come può essere sagomata, non potevamo che cominciare dalla potatura. Il bosso ha una crescita lenta e in questo va rispettato. Detto ciò, la foglia piccola autorizza l’uso del tosasiepi che risulta molto utile per la modellazione estetica ‘esterna’.
Se però serve ‘tagliare’ i rami oltre che rasare le ultime buttate è bene usare le cesoie (sempre affilate), ricordando che esistono anche quelle specifiche da siepe. Il bosso ha un legno durissimo (anche pregiato e usabile per la costruzione di diversi oggetti) e se lasciato andare arriva a 5-6 metri di altezza. In un bosso di queste dimensioni il tosasiepi non serve, semmai il tagliarami.
Il bosso fiorisce in marzo-aprile a seconda dei climi (i fiorellini sono giallastri e molto profumati) e va potato a fine giugno per conservarlo in altezza e in salute. Nel corso dell’estate si possono fare anche altre 1-2 potature di sagomatura, l’ultima però non oltre la fine di settembre o i primi di ottobre.
Se usate il tosasiepi ricordate la tecnica valida per tutte le siepi: procedere sempre nella stessa direzione e intervenire prima sui lati e dopo sulla sommità. Se usate le cesoie e dovete ridurre l’altezza procedete poco alla volta, fermandovi e allontanandovi di frequente per valutare la situazione d’insieme ed evitare spoliazioni eccessive.
Ricordate che anche il bosso come le altre siepi (ad eccezione del tasso) non ributta alla base e questa è la parte che rischia di rimanere più spoglia. Se le siepe è lineare risulta utile tenere più stretta la parte superiore dando una forma a torta.
Se invece volete conferire alla siepe di bosso una forma particolare, il sistema migliore è usare un modello sagomato in filo metallico: appoggiatelo sul cespuglio e tagliate i rami sporgenti. Siate comunque pazienti perché serve tempo prima di vedere un buon risultato.
Finito il taglio pulite bene la siepe sia alla base sia nell’intrico dei rami. Possibilmente usate anche un getto d’acqua o innaffiate per togliere dal bosso i residui di polvere, soprattutto se il periodo è secco. Se il taglio è stato consistente, una leggera concimazione aiuta la siepe a superare lo stress.
Concimare il bosso
Per una siepe in piena terra può anche non servire la concimazione, che però risulta utile ai cespugli in vaso e sulle siepi di cui si vuole migliorare la brillantezza del verde. Si usa stallatico equino a inizio primavera, oppure un concime organico in granuli a lento rilascio tre volte l’anno. Si concima il terreno, non le foglie.
Terreno e condizioni ideali per il bosso
Il bosso è una pianta a suo modo rustica (cosa che non toglie nulla alla sua eleganza) che si adatta bene a diversi ambienti di coltivazione a diverse temperature, tuttavia predilige terreni fertili, umidi e ben drenati. Meglio se il terreno è anche un po’ calcareo, diversamente si può aggiungere del calcare di tanto in tanto.
Il bosso sta bene al sole ma cresce anche all’ombra, la collocazione ideale è in posizione semi-obreggiata. Non teme il freddo, anche quando la temperatura va sottozero, e le radici vanno protette dal gelo solo quando la pianta è in vaso. D’estate non servono innaffiature particolari, ma se si mantiene il terreno un po’ umido è meglio. D’inverno basta la pioggia.
Mettete in pratica queste attenzioni e la vostra siepe di bosso crescerà forte e splendente per secoli. In caso di attacco della piralide, leggete qui:
- Arte topiaria: tecnica e vivai
- Bruco defogliatore del bosso: la mia storia
- Bacillus Thuringiensis per lepidotteri e bruco del bosso
- Lotta biologica alla piralide del bosso
Pubblicato da Michele Ciceri il 1 Settembre 2014