Serotonina bassa: cosa comporta e come rimediare
Serotonina bassa spesso significa malumore, depressione e fatica. La serotonina è soprannominata infatti ormone del buonumore ed è necessario tenerne sotto controllo i livelli, per il nostro benessere sia fisico che psicologico.
Cosa è la Serotonina
Il suo nome più sconosciuto è 5-idrossitriptamina o 5-HT, si tratta di un neurotrasmettitore sintetizzato nel cervello e in altri tessuti a partire dall’amminoacido essenziale triptofano. Svolge delle funzioni biologiche molto importanti e che sono numerose e varie.
E’ difficile quindi sintetizzarle in una definizione perché di volta in volta in diverse parti del corpo ha degli effetti differenti. Essendo un precursore della melatonina, ad esempio, la serotonina regola i ritmi circadiani, sincronizza il ciclo sonno-veglia con le fluttuazioni endocrine quotidiane, ma non è la sola cosa che fa nel nostro organismo.
Serotonina naturale
La serotonina è spesso assunta tramite integratori e non è un male, in sé. E’ però importante sapere che possiamo anche ingerirla mangiando in modo corretto. Ve ne spieghiamo meglio nell’articolo dedicato alla serotonina naturale.
Serotonina bassa
Quando abbiamo livelli di serotonina bassa, a livello del sistema nervoso centrale, possono comparire dei cali di umore patologici che portano quindi chi ne soffre a veri e propri stati di depressione. In alternativa, ma che nascono dallo stesso fenomeno di serotonina bassa, possono comparire anche sintomi di ansia ed aggressività.
Un’altra zona in cui agisce la serotonina è l’intestino, regola la motilità e le secrezioni intestinali e può determinare stati di diarrea come di stitichezza. Quando è bassa, il sintomo è il secondo detto.
Anche il comportamento sessuale può modificarsi se non abbiamo alti livelli di questo neurotrasmettitore, può accadere che si abbiano segni di ipersessualità e comportamenti aggressivi antisociali.
La serotonina va a toccare anche il metabolismo e l’appetito, per questo ci sono vari farmaci anoressizzanti che vengono prescritti per combattere l’obesità, che vanno ad agire proprio aumentando il segnale della serotonina.
La serotonina fa comparire il senso di sazietà precocemente e va quindi ad influire sul comportamento alimentare di ciascuno di noi. Questi farmaci, facendoci sentire sazi, spesso ci inducono a mangiare meno carboidrati e più proteine e, in generale, meno alimenti.
Non sono farmaci ma sono ricchi di serotonina e possono essere considerati dei rimedi naturali i dolci e il cioccolato per combattere un calo dell’umore. Il cioccolato soprattutto, è molto potente perché contiene e favorisce la produzione di serotonina.
Ci sono poi alcune vere e proprie droghe che aumentano il rilascio di serotonina e/o l’attività dei suoi recettori, come l’ecstasy, e in questo modo riescono a indurre euforia, senso di aumentata socialità ed autostima.
Serotonina in gocce
In gocce troviamo vari rimedi che contengono questa sostanza, tra cui gli antidepressivi che agiscono bloccando il riassorbimento di serotonina in modo da curare la depressione.
Ci sono gocce poi per il mal di testa, antiemicraniche, che aumentano il segnale della serotonina. E’ necessario chiedere sempre ad un medico prima di assumere questi prodotti, ci sono infatti molti farmaci capaci di interferire con il metabolismo della serotonina dando degli effetti anche sgradevoli.
Effetti della serotonina
Oltre agli effetti già raccontati, ce ne sono altri che riguardano il sistema cardiovascolare in cui questa sostanza agisce sulla contrazione delle arterie, contribuendo al controllo della pressione sanguigna. Troviamo la serotonina anche nelle piastrine, in questo contesto va a stimolare la loro aggregazione con una attività vasocostrittrice e trombogena importante in caso di lesioni.
Integratori per Serotonina
Anche con una dieta bilanciata possiamo avere bisogno di un aiuto per arrivare ai livelli richiesti e ne troviamo anche on line grazie ad una ampia offerta di integratori come il barattolo di compresse di 5-HTP che trovate in vendita in questa pagina di Amazon.
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Pubblicato da Marta Abbà il 24 Ottobre 2017