Serendipity, molti sanno cosa significa grazie ad un noto e non recentissimo film che ci permette di riflettere sui casi della vita, non come un’altra pellicola, più triste e angosciante, come Sliding doors, ma in modo spensierato e in un certo senso ottimista. Serendipity è un termine che si utilizza anche nel comune linguaggio italiano ed è quasi onomatopeico. Il suono richiama qualcosa di lieto e di sorprendete, no?
Serendipity: significato
Al di là del film, di fatto questo termine serve per indicare la fortuna di fare felici scoperte per puro caso. In questa categoria di lieti eventi, più o meno grandi, rientrano anche tutte quelle volte che troviamo una cosa non cercata e imprevista mentre ne stavamo cercando un’altra, oppure che incontriamo una persona che, prima di vedere, non sapevamo di desiderare di incontrare, ma dopo sì!
Il termine inglese è stato inventato molto tempo fa, molto prima che il film che lo ha reso noto al mondo venisse girato e anche scritto. A coniarlo è stato lo scrittore britannico Horace Walpole nel XVIII secolo.
Serendipity: traduzione
Il corrispettivo italiano suona come serendipità e suona decisamente peggio del termine originale inglese. Non è questione di voler parlare per forza inglese, ma oggettivamente serendipità non provoca lo stesso effetto.
In verità a guardar bene, serendipity non è una parola di originale anglosassone perché a sua volta da Serendip, antico nome persiano dello Sri Lanka. Horace Walpole quando lo ha inserito in una lettera scritta il 28 gennaio 1754 a Horace Mann, un suo amico inglese che viveva a Firenze, non pensava affatto di lanciare una moda, una mania ed una filosofia di vita. Semplicemente stava raccontando di sé e per meglio rendere l’idea all’amico si è ispirato ad una fiaba persiana dal titolo “Tre prìncipi di Serendippo” di Cristoforo Armeno in cui i protagonisti trovano sul loro cammino una serie di indizi, che li salvano in più di un’occasione. Serendipity, appunto, con anni e anni di anticipo rispetto al film. Chi crede nella serendipity non può non interessarsi all’interpretazione dei sogni
Serendipity: film
In Italia la pellicola è uscita nel 2001 con il titolo completo di “Quando l’amore è magia – Serendipity” e ha al centro la serendipità “applicata”, se così possiamo dire, ad una storia d’amore, quasi immancabile in un film made in USA che vuole fare successo. Girato da Peter Chelsom il film ha come protagonisti attori noti come John Cusack, Kate Beckinsale e Molly Shannon, lo troviamo anche in DVD su Amazon in un bel cofanetto da godersi in una domenica di pioggia o in tre serate di relax a rate. Le altre due pellicole proposte sono “Kate & Leopold” e “Emma”, tutte molto romantiche.
Tornando alla nostra storia d’amore guidata dalla serendipità, gli anni sono gli anni ’90 e i protagonisti Jonathan e Sara, perfetti sconosciuti prima di incontrarsi per caso e scoprirsi fortemente attratti l’uno dall’altro. Peccato che hanno entrambi delle relazioni in corso e non è così banale e immediato seguire l’istinto del momento. Dopo una serata assieme, a zonzo per Manhattan, la situazione non migliora, come immaginate tutti, ma i due si dividono senza darsi un nuovo appuntamento: se sono fatti per stare insieme, finiranno sicuramente per ritrovarsi! Questa è serendipity
Serendipity: esempi
Esistono numerosi esempi di serendipità non per forza così estremi e voluti come quello raccontato dal film. A guardar bene, le nostre vite sono cosparse di sorprese, di incontri non programmati ma piacevoli, di coincidenze che ci portano a deviare dal percorso prestabilito andando a migliorare i nostri orizzonti.
Anche nella ricerca scientifica troviamo molto spesso risultati frutto di serendipity, tipicamente quando avvengono delle scoperte importanti, che fanno notizia, quando si stava ricercando tutt’altro. Questo ci porta a pensare alla casualità con cui a volte si può ottenere delle nuove nozioni, di come non sono prevedibili i progressi ma allo stesso tempo studi e ricerche servono per creare occasioni di serendipità.
Elementi di causalità esistono in ogni aspetto della vita reale, quindi anche nell’attività di ricerca scientifica, questo non significa che possiamo starcene con le mani in mano e senza studiare né fare nulla perché tanto “se deve succedere, succede comunque”. Non è così che funziona e non è questo il messaggio che il concetto di serendipity porta con sé.
Nel caso della ricerca scientifica, inoltre, va detto che la serendipità è sempre agevolata, se non vincolata, dalla presenza di un certo background di nozioni ed esperienze che rende un certo scienziato più propenso ad avere intuizioni geniali.
Come fa notare anche Ikujiro Nonaka, il concetto di serendipità trova spazio anche nel campo dell’economia e delle imprese innovative. In Giappone è infatti collegato alla capacità di “intercettare le riflessioni, intuizioni, impressioni personali dei singoli lavoratori e metterle al servizio dell’intera società, provandone l’efficacia nel contesto d’impresa”
Serendipity: frasi
Dal film direttamente alcune frasi che ci fanno intuire il tono della storia raccontata.
“L’occasione della tua vita può avere una seconda volta?”
“Sembrava che tutto l’universo girasse con l’unico scopo di unirci…”
“Forse l’assenza di segni è un segno.”
“Puoi imparare tutta la matematica dell’universo, ma fai volare una nave che non ami, e lei si libererà di te, sicuro come la rotazione dei pianeti. È l’amore che le impedisce di cadere, che ti dice che è ferita prima che si lamenti. La rende una casa.”
Serendipità al cinema
Ci sono anche altri film in cui ritroviamo lo stesso concetto anche se non citato nel titolo. Tornando molto indietro con gli anni, possiamo guardare a “Insieme a Parigi”, film del 1964 con Audrey Hepburn, oppure a “City of Angels” del 1998 con Nicolas Cage. Nel film “Dogma” del 1999 c’è addirittura un personaggio femminile di nome Serendipity, interpretato da Salma Hayek.
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