Sempervivum, un genere di piante succulente, sempreverdi, che possiamo incontrare di solito nelle aree mediterranee. La famiglia a cui appartengono è quella delle Crassulacee, le specie che sono definite semprevivum sono massimo una decina, non sempre sono esplicitamente appartenenti a questa categoria perché a prima vista, se non si ha un occhio da esperti, non risultano riconoscibili dalla presenza di caratteri comuni. Esplorando le tipologie di sempervivum che esistono in natura, si trovano piante assai diverse le une dalle altre, spesso anche perché subiscono un processo di adattamento all’ambiente e al clima in cui vivono.
Sempervivum: proprietà
Alcuni sempervivum producono delle rosette, fitte e con foglie carnose di forma triangolare e un po’ appuntite. Ci sono esemplati che hanno addirittura una spina all’apice di ogni foglia ma non è una caratteristica di tutte le varietà del genere.
Anche il colore delle foglie può variare molto, passa dal verde molto chiaro al rosso molto carico, al porpora, per quanto riguarda le dimensioni, le rosette possono avere un diametro di un paio di centimetri ma anche di 20, spesso dipende dall’ambiente in cui la singola pianta si sviluppa.
Per aumentare la “confusione” all’interno dei sempervivum, va tenuto conto anche del fatto che si ibridano molto facilmente, per cui alle varietà di base” si uniscono anche quelle che vengono create in un secondo momento.
Sempervivum: coltivazione
Quando si vuole coltivare dei sempervivum, va tenuto conto che necessitano spazio perché di norma ogni rosetta produce tante piccole rosette laterali, quindi una piantina apparentemente piccola, si trasforma in una superficie di rosette che non è banale ospitare.
Se siamo così bravi da tenere vive le nostre piante per oltre 3 anni, potremo assistere allo spuntare, in corrispondenza delle rosette più vecchie, di un fusto carnoso, corto, e ricoperto da foglie di piccole dimensioni, sulla cui cima poi, a sorpresa, sbocceranno fiori a stella, di colore bianco, rosato, giallo o porpora.
Il ciclo di crescita e fioritura, prosegue con il disseccamento della rosetta che ci ha regalato il fiore, un fenomeno che non salta agli occhi, di solito, perché alle rosette vecchie si sovrappongono rosette nuove e non si notano segni di decadimento.
Sempervivum: cura
Non è difficile arrivare ad ottenere un fiore da queste piante ma meglio informarsi sulle cure che essere richiedono per non fare passi falsi. Sono considerate piante rustiche, in grado quindi di svilupparsi in condizioni che per altre specie sarebbero proibitive. In ambienti con poca acqua, per esempio, oppure dove le temperature sono basse, poco mediterranee. Questo accade perché alcune sempervivum sono di origine alpina e quindi nate tra le rocce.
Per prendersi cura di queste piante ed ottenere i fiori più belli, possiamo cominciare a posizionarle in aree ben soleggiate, mai nell’ombra completa, badando che siano sistemate in terreni molto ben drenati e privi di ristagni idrici.
Per i giardini rocciosi, le sempervivum vanno benissimo, anzi, questo tipo di habitat, temuto da altre crassulacee, per loro è ottimo. Si trovano a loro agio e si prendono il loro spazio, tra i sassi, senza pretendere da noi, annaffiature frequenti. Anzi, nel dubbio, non esageriamo!
Sempervivum in vaso
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Sempervivum tectorum
I sempervivum tectorum come le altre “sorelle” dello stesso genere, non hanno bisogno di grandi quantità di substrato, anzi, pensate che crescono anche nell’intersezione delle tegole del tetto. Ecco perché questo nome, infatti.
Troviamo dei veri e propri gradevoli insediamenti sui tetti delle case, che non necessitano di cure e non disturbano chi abita sotto di loro. Certo che chi le vuole sul proprio balcone o in giardino, può ospitarle fornendo loro un terriccio ricco ma non esagerando con l’acqua. Ripagheranno le cure fornite, con rosette rigogliose e fiori vistosi.
Sempervivum montanum
Anche stavolta il nome lascia intuire le caratteristiche della varietà di sempervivum che si vuole definire con esso. Crescono in montagna, soprattutto, e sono quelli che più hanno conservato l’indole alpina delle origini.
Non confondiamo le sempervivum montanum con le Monanthes che sono piante simili ma originarie di luoghi più caldi, quindi il gelo le può uccidere. Altre cugine dei Sempervivum, sempre crassulacee, sono le Jovibarba e le Grenovia, caratterizzate da rosette di colore bluastro e diffuse in Africa e nelle isole Canarie.
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