Come seminare i piselli e quando
Facile da coltivare, poco attaccabile da malattie ed insetti, resistente al freddo e oltretutto capace di arricchire il suolo di azoto, la pianta di piselli è una presenza che può interessare chi ha lo spazio per coltivarla. Ecco quindi che mostreremo come è semplice anche imparare come seminare i piselli e quando farlo per assicurarci una buona produzione e delle pianticelle in salute.
Pianta di piselli
Abbiamo a che fare con una pianta erbacea rampicante annuale con un apparato radicale che sprofonda di massimo un metro, molto ramificato soprattutto vicino alla superficie terrestre. In aria si sviluppa con un fusto invece poco ramificato che può raggiungere anche i due metri di lunghezza, cavo, con una sezione cilindrica, che va aiutato a crescere con degli opportuni supporti.
Quando cresce crea numerosi nodi, o maglie, i primi unicamente vegetativi, con sole foglie, tutti gli altri anche riproduttivi, con anche i fiori. Le foglie in verità sono composizioni di foglioline in un numero che varia da 1 a 4 e ciascuna di esse ha una forma ovale ed è lunga massimo 5 o 6 cm. Alla loro base compaiono due grandi stipole avvolgenti che possono arrivare anche a 10 cm di lunghezza e anche assomigliare a “orecchie di coniglio” oppure avere delle macchie rosse, soprattutto in certe varietà foraggiere.
Caratteristiche e benefici dei piselli
Non dedicheremo qui il tempo che meritano i piselli per raccontare quanto sono preziosi per la nostra alimentazione. Certo è che non possiamo che puntualizzare subito quanto siano ricchi di acqua (79,4 g) ma anche di carboidrati, proteine e fibra. Pochi i grassi, abbondanti invece le vitamine, A, C, B, J e K, e o minerali tra cui spiccano potassio, fosforo e calcio.
Prima di imparare come seminare i piselli è bene conoscere le loro proprietà antiossidanti e sapere quanto sono digeribili e utili in caso di stitichezza, ad esempio, o per prevenire l’insorgenza di diverse patologie gastrointestinali come coliti e sindrome del colon irritabile.
Grazie alla presenza di potassio e magnesio, i piselli riducono i livelli di colesterolo “cattivo” e sono alleati del cuore e del sistema circolatorio oltre a controllare la glicemia, grazie alla vitamina C, al magnesio, al calcio, alle fibre solubili e al buon contenuto proteico. La vitamina A, inoltre, li rende adatti anche per la salute degli occhi e della vista
Come seminare i piselli: distanza e irrigazione
E’ molto facile far germinare i piselli in campo, è quindi inutile mettere i semi in vasetti da semenzaio, è un passaggio inutile che possiamo evitare seminando direttamente nell’orto. Se abbiamo solo un balcone, possiamo metterli direttamente in un bel vaso.
I passaggi sono veramente semplici per imparare come seminare i piselli, l’importante è mettere i semi alla giusta profondità, di 3 centimetri, e poi bagnare quanto basta per farli crescere forti e sani. Possiamo prima preparare il terreno con una buona vangatura che garantisce il drenaggio.
Quando siamo arrivati al momento della semina è importante organizzare lo spazio in modo corretto e rispettoso delle esigenze della pianta. Di solito il pisello viene seminato per fila, possiamo aiutarci scavando in precedenza dei solchi che poi guidino la semina profondi circa 3 o 4 centimetri.
Per tenere una distanza corretta tra due piantine, teniamo conto che ciascuna di esse deve stare a circa 20 centimetri dalle altre. Quando le piantine cominciano a crescere non facciamo loro mancare mai i sostegni verticali per permettere uno sviluppo in altezza e una buona produzione di piselli
Semina dei piselli: terreno
Prima di effettuare la semina dei piselli è molto importante preparare il terreno in modo adeguato. Non si tratta di un’operazione estremamente difficile ma da fare. E’ necessario infatti fare una buona vangatura del terreno, in modo che sia ben drenante.
Il suolo va vangato fino a 35/40 centimetri di profondità, se abbiamo intenzione di seminare direttamente in campo, per poi zappettare i primi dieci centimetri in superficie e rompere le zolle.
E’ opzionale, ma consigliata, anche l’aggiunta di letame maturo o di compost per rendere la terra più accogliente e fertile. Ultimo “tocco” prima della semina è quello con il rastrello, per livellare lo spazio dove verranno tracciati i solchi.
Quando seminare i piselli: mesi e fasi luna
Più che il come seminare i piselli è necessario conoscere i mesi in cui è possibile farlo per organizzarsi al meglio. Va bene procedere già nei mesi autunnali e quindi dare il via alla nostra coltivazione già ad ottobre se nella nostra zona non c’è pericolo di forti gelate. Se invece così è, meglio optare per una semina primaverile, appena il tempo diventa più gentile e le temperature meno vicino allo zero. Di solito questo accade attorno al mese di febbraio ma oggi con il clima che ci troviamo, potrebbe essere il momento giusto già a gennaio oppure a marzo.
Una volta che abbiamo seminato questa pianta, possiamo confidare nel loro sviluppo. In circa 10 giorni, il tempo di germinazione, potremo notare che la pianticina spingerà emergere. A questo punto possiamo seguire il ciclo culturale della nostra piantagione che è davvero difficile da prevedere a priori poiché dipende molto dal periodo della semina ma anche dalla varietà di piselli che abbiamo utilizzato. Il ciclo completo va dagli 80 ai 120 giorni ma è necessario tener conto che se seminati in autunno i piselli sono più lenti nello spuntare all’aria aperta, viceversa per chi invece ha seminato in primavera. Inoltre le varietà nane sono sempre più veloci della altre.
Un’altra variabile sul tempo potrebbe essere quella lunare, ovvero in che fase eravamo quando abbiamo seminato. In teoria bisognerebbe mettere nel terreno i piselli in luna crescente perché è il momento giusto per gli ortaggi da seme e da frutto. In questo modo faciliteremo lo sviluppo della parte aerea composta da fusto e foglie, ma soprattutto la fioritura e la produzione di frutti. Quella dell’influenza lunare sulla crescita dei piselli è in verità una tecnica non ancora del tutto confermata, possiamo comunque provare a seguire le indicazioni in tal senso, tentare non costa nulla.
Dove comprare i semi di piselli
Trovare dei semi di pisello precoce per avviare la nostra coltivazione di piselli domestica è decisamente semplice: possiamo acquistarli in un centro di giardinaggio o possiamo ordinarli online. In questa pagina di Amazon ad esempio trovate una busta di semi di piselli di dimensioni medie con ottime recensioni lasciate da parte degli oltre 200 utenti che l’hanno acquistata.
Semina dei piselli e cucina
Il fatto di poter seminare e raccogliere i piselli per buona parte dell’anno e di poter disporre di piselli in scatola per tutto l’anno ci consente di pensare a numerose ricette da personalizzare con ingredienti di stagione.
I piselli inoltre si adattano a ogni piatto, sia ai primi che ai secondi, che ai contorni, senza scordare gli antipasti, e sono ricchi di elementi nutrizionali (vitamine, minerali e proteine vegetali).
Qui di seguito l’esempio di una ricetta molto semplice ma gustosa, quella per la torta salata con pollo e piselli, pronta in poco più di mezz’ora. Gli ingredienti per quattro persone sono i seguenti:
- 1 pasta brisée
- 400 gr pollo petto
- 350 millilitri brodo vegetale
- 200 gr piselli
- 150 millilitri latte intero
- 30 gr amido di mais – maizena
- 2 gr cipollotto
- timo
- q.b. pepe, sale, olio extravergine d’oliva
Ecco invece il procedimento da seguire: dopo aver pulito e tritati i cipollotti, mettiamoli in una padella per farli soffriggere con tre cucchiai d’olio. Aggiungiamo subito i piselli surgelati e il timo, un bicchiere d’acqua calda e un pizzico di sale e copriamo la padella lasciando cuocere per circa venti minuti. Nel frattempo, a parte, possiamo far rosolare i cubetti di petto di poll con un po’ di olio, sale e pepe, per massimo 10 minuti o finché non diventano dorati.
Prendiamo la tortiera e imburriamola lievemente in modo che sia prona per essere foderata di pasta brisée. Sopra la pasta possiamo spargere i piselli e poi i dadini di pollo che abbiamo preparato. Abbiamo ancora il brodo da usare e altri ingredienti. Il bordo va fatto intiepidire e poi gli possiamo unire l’amido di mais setacciato mescolando per evitare la formazione di grumi. Aggiungiamo poi il latte senza smettere di mescolare, oi versiamo il composto nella torta coprendo gli altri ingredienti.
E’ giunto il momento di mettere tutto in forno, a 180 gradi, per circa 40 minuti, fino a quando la pasta risulterà dorata e la crema ben rappresa. Sfornate, lasciate intiepidire e servite.
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Pubblicato da Marta Abbà il 8 Febbraio 2022