La semina del peperoncino prevede delle pratiche molto simili a quelle della semina del peperone dolce, è importante valutare con attenzione il periodo in cui effettuarla e non si può improvvisare. Lo possono fare anche i principianti ma a patto che si siano informati molto bene perché il momento corretto non è sempre lo stesso per tutte le varietà e, per il peperoncino, ne esistono molte.
Anche con queste complessità, possiamo serenamente dire che i peperoncini piccanti sono una coltura molto diffusa, li troviamo sia in vaso che nell’orto, ciascuno può scegliere quelli del colore e della piccantezza che preferisce, anche a seconda del clima in cui abita, come vedremo.
Quando si sceglie il periodo della semina del peperoncino l’obiettivo è quello di fare in modo che la nostra pianta trovi il calore estivo sufficiente che gli permetta di maturare. Questo va precisato, anche se viviamo in un paese dal clima piuttosto caldo e dove il sole non fa il timido, perché esistono delle varietà particolarmente piccanti di peperoncino che hanno origini tropicali e sono quindi abituate a delle temperature molto alte.
Se ci troviamo ad avere a che fare con peperoncini di questo tipo, dobbiamo tenere conto che hanno bisogno di molto caldo, quindi è meglio utilizzare un semenzaio riscaldato che oltretutto, anche in altri casi, può servire per anticipare la crescita rispetto a quello che il clima italiano consentirebbe.
Semina del peperoncino: quando
Prima di andare ad indicare il periodo migliore per la semina del peperoncino è necessario capire le caratteristiche della specifica pianta che vogliamo introdurre nel nostro orto o coltivare in vaso. E’ importante anche conoscere bene il clima della zona in cui abitiamo in modo da poter valutare se la varietà che abbiamo scelto, fa al caso nostro.
Se si vuole “barare” sul periodo della semina, si può utilizzare una growbox che ci da la possibilità di far sviluppare e crescere le piantine in modo protetto, quindi lasciandoci libera scelta sul periodo. A questo punto anche i mesi invernali sono adatti per la semina del peperoncino.
In generale io peperoncino può essere catalogato come una pianta adatta a climi simili a quelli equatoriali, abituata quindi ad altitudini diversi dalla nostra anche se sono ben noti, in Italia, il peperoncino che vengono coltivati nelle aree del meridione. Basta pensare a quelli calabresi e a molte altre varietà sparse per il Sud Italia.
Il periodo di semina del peperoncino può variare all’interno del primo quadrimestre, può cadere nei mesi compresi tra gennaio e aprile. Se si decide di procedere a gennaio o febbraio sarà poi obbligatorio aspettare parecchio per trapiantare le piantine perché la temperatura dovrà arrivare a superare stabilmente i 15 gradi, anche di notte. In questo caso è quindi essenziale avere a disposizione una growbox in cui conservare ogni piantina che resterà in vaso per qualche mese.
Potrebbe essere quindi meglio avere un po’ di pazienza ed aspettare il mese di marzo. Spingendosi fino ad aprile si rischia invece di slittare troppo avanti con i tempo di maturazione che non sono brevi, perché il peperoncino necessità di un lungo periodo di sole.
Semina del peperoncino e Luna
Come accade per molti altri ortaggi da frutto, anche il peperoncino piccante sarebbe da seminare in una fase di luna crescente che, secondo le comuni credenze contadine, favorisce lo sviluppo vegetativo e la fruttificazione. Non ci sono delle prove scientifiche a riguardo ma molti preferiscono non disubbidire. C’ò anche da precisare che, se andiamo a coltivare i peperoncini indoor, non ha molto senso andare a guardare le fasi della luna.
Semina del peperoncino: come fare
Si può scegliere il metodo con cui procedere per la semina, in ogni caso si tratta di una pratica piuttosto banale che possiamo imparare anche se non siamo dei grandi esperti di orto. Se abbiamo già provato a seminare un peperone dolce, siamo a cavallo, perché le procedure sono molto simili.
Se seminiamo in vaso, procuriamoci dei contenitori alveolati riempiendoli con un mix di terriccio e di humus di lombrico, senza esagerare, per aiutare il germoglio a radicare. Posizioniamo nella terra il seme, ma non a più di un centimetro di profondità. A questo punto non resta che aspettare, annaffiando ogni giorno con molta delicatezza in modo che il seme non venga danneggiato. Se possibile, facciamo in modo che la temperatura sia sempre di circa 20 gradi.
L’altro metodo per la semina del peperoncino è quello dello scottex, in questo caso il seme è “a vista” per cui possiamo vedere il germoglio che, giorno dopo giorno, spunta e cresce. Ci vogliono in genere una o due settimane per la germinazione dei semi ma dipende dalla varietà che abbiamo scelto. In alcuni casi ci sono semi che hanno un tegumento molto rigido che li racchiude e per questo fanno fatica a nascere.
Semina del peperoncino e coltivazione
Una volta spuntato il germoglio, siamo solo all’inizio. Continuiamo a coltivare! E meglio se lo facciamo con metodi naturali, secondo l’agricoltura biologica. Concentriamoci sulla coltivazione indoor che è la più interessante perché ci permette di fregarcene delle stagioni e di seminare anche in mesi gelidi. Se coltiviamo indoor possiamo controllare la temperatura, l’umidità e la luce a cui viene sottoposta la pianta, andando nella pratica a ricreare l’ambiente che avrebbe attorno se fosse nei suoi paesi di origine, quelli tropicali/equatoriali.
Per permettere tutto ciò, è necessario riscaldare con un tappetino riscaldante il nostro semenzaio per garantire la temperatura idonea. Man mano che le piantine cresceranno, spunteranno le prime foglie, diventerà necessario illuminare l’ambiente con la cosiddetta “growbox”, una vera e propria scatola con luce interna e riscaldamento in cui conservare le piante fino a quando non è il momento di trapiantarle all’esterno.
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