Quella del ricino è una pianta che produce semi da cui – tramite spremitura di quelli maturi che hanno subito la rimozione del rivestimento esterno – è possibile ottenere un olio. La rimozione del rivestimento esterno è fondamentale: contiene infatti un veleno mortale chiamato ricina. L’olio di ricino è invece un ingrediente particolarmente noto nella medicina tradizionale, essendo usato come “farmaco” per le sue particolari proprietà.
Per esempio, è noto che l’olio di ricino sia stato comunemente usato per via orale per la stitichezza e per preparare l’intestino prima della colonscopia. Veniva anche usato per via orale per favorire il travaglio in gravidanza anche se – rammentiamo – gli studi scientifici in tal proposito sono limitati e, in ogni caso, è fondamentale ricorrere sempre e solamente al consulto del proprio medico di riferimento.
Utilizzi semi di ricino
Come abbiamo rammentato qualche riga fa, non ci sono sufficienti studi scientifici per poter accreditare il seme di ricino, e l’olio che viene tratto da esso, di chiari utilizzi medici. Per questo motivo sconsigliamo qualsiasi tipo di assunzione di questo ingrediente, invitando invece tutti coloro i quali fossero interessati a saperne di più a contattare il proprio medico di riferimento.
Per quanto concerne gli usi che comunemente vengono attribuiti all’olio di ricino, ricordiamo la possibilità che potesse essere usato per preparare l’intestino prima della colonscopia. L’assunzione di una singola dose di olio di ricino pare infatti efficace per la preparazione dell’intestino nelle persone sottoposte a colonscopia ma, comunque, l’olio di ricino non è efficace come altre preparazioni intestinali, come il fosfato di sodio o il bisacodile più magnesio citrato.
È noto che spesso l’olio di ricino è stato utilizzato come lassativo stimolante per ridurre la stitichezza quando viene assunto per via orale. Meno comune è la sua fruizione, sotto forma di gocce oculari che contengono una porzione di olio di ricino, per contrastare la secchezza oculare.
Secondo alcune persone l’olio di ricino potrebbe anche aiutare ad avviare il travaglio nelle donne in gravidanza. Una singola dose di 60 ml di olio di ricino viene ritenuta da alcuni utile per iniziare il travaglio entro 24 ore in buona parte delle donne giunte a termine della gravidanza.
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Semi di ricino: sono sicuri? Effetti collaterali
L’olio di semi di ricino è sicuro per la maggior parte delle persone se assunto per via orale in dose singola consigliata. In alcune persone, però, un eccesso di olio di ricino può causare mal di stomaco, crampi, nausea e svenimenti.
Di conseguenza, possiamo affermare che l’olio di ricino non è sicuro se assunto per bocca a lungo termine o in grandi dosi. Può causare la perdita di liquidi e potassio dal corpo se fruito per più di una settimana o in dosi superiori a 15 – 60 ml al giorno.
È ancora meno sicuro e, dunque, è più pericoloso se il seme intero è assunto per via orale. Abbiamo già sottolineato come il rivestimento esterno del seme di ricino contenga un veleno mortale. Questo rivestimento esterno può infatti determinare nausea, vomito, diarrea, dolore addominale, disidratazione, shock, gravi disturbi al fegato, ai reni e al pancreas e, nella peggiore delle ipotesi, la morte. Sono d’altronde sufficienti solo pochi semi interi per uccidere un adulto.
In aggiunta a quanto sopra, ricordiamo che l’olio di ricino viene ritenuto come generalmente sicuro se assunto dai bambini per via orale in dosi contenute, ma non è certamente sicuro se assunto per più di una settimana o a dosi elevate. L’assunzione di una dose superiore alla dose tipica dei bambini di 1 – 15 ml al giorno, a seconda dell’età, può causare uno squilibrio chimico nell’organismo.
Ricordiamo infine che, a dispetto della convinzione popolare secondo cui l’olio di ricino potrebbe essere utile per favorire il travaglio, questo ingrediente non dovrebbe mai essere usato a questo scopo senza la supervisione di un operatore sanitario. In ogni caso non bisogna prendere l’olio di ricino se si sta allattando, perché non sono state fatte abbastanza ricerche per sapere se l’uso di tale componente da parte della madre sia sicuro per l’allattamento dei neonati.
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Interazioni dei semi di ricino
I farmaci diuretici possono interagire con i semi di ricino.
Ricordiamo infatti che l’olio di ricino è un lassativo e che alcuni lassativi possono diminuire il potassio presente nel nostro organismo. Considerato che anche i diuretici possono diminuire il livello di potassio nel corpo, ne deriva che l’assunzione contemporanea con i diuretici potrebbe determinare un eccesso di calo nel potassio.
Dosi semi di ricino
In caso di stitichezza è possibile assumere 15 ml di olio di ricino. Per ripulire l’intestino prima di un intervento chirurgico o per esaminare il colon (colonscopia) la dose per adulti e bambini oltre i 12 anni è di 15 – 60 ml di olio di ricino 16 ore prima dell’intervento. Per i bambini di età compresa tra i 2 e gli 11 anni, in genere si usano 5 – 15 ml. Nei bambini di età inferiore ai 2 anni, si usa comunemente 1 – 5 mL.
Per il travaglio, sono stati utilizzati diversi programmi di dosaggio. Le dosi singole variano da 5 – 120 mL di olio di ricino. Una dose unica di 60 ml è la soluzione che veniva più comunemente usata.
Ricordiamo comunque, ancora una volta, che è fortemente sconsigliabile procedere con l’assunzione fai-da-te di questo prodotto, senza aver consultato il proprio medico.