Semi di albicocca, a cui si attribuiscono proprietà antitumorali, sono un alimento ricco in ogni caso di proprietà da conoscere per sfruttarle al meglio. Come le albicocche stesse, anche i semi ci possono aiutare a restare in salute.
Semi di albicocca e tumori
Il motivo per cui si sente parlare di più dei semi di albicocca è legato alle presumibili proprietà anticancro che essi possiederebbero. Tutto è iniziato quando in Pakistan si è osservato che il popolo Hunza che ne mangia in grandi quantità, è quasi estraneo a patologie come il cancro e molte altre che noi in occidente purtroppo conosciamo fin troppo bene.
L’idea dei semi di albicocca contro il cancro giurava già nell’antica Cina e in tutto il Medio Oriente, lo sappiamo perché lo abbiamo letto su alcuni documenti attribuiti all’imperatore Shen Nung e risalenti al I-II secolo A.C.. Già allora si sosteneva che le sostanze ottenute dall’estratto di semi di albicocca aiutavano a contrastare i tumori.
In epoca moderna si è quindi indagato sui motivi per cui questi semi dovrebbero essere anticancro e il motivo sarebbe l’elevato contenuto di vitamina B17, anche conosciuta come amigdalina o nitriloside, in grado di inibire lo sviluppo dei tumori e delle loro metastasi.
Non è una scoperta che riguarda solo i semi di albicocca ma anche altri alimenti molto più comuni e allo stesso tempo ricchi di vitamina B17. Nella lunga lista troviamo fave e piselli, germogli di legumi e cereali, lattuga, rape e molte bacche.
Semi di albicocca: benefici
Al di là della precisa proprietà anti tumore, i semi di albicocca sono stati apprezzati sin dai tempi antichi da popolazioni che vivevano nell’attuale Pakistan e li utilizzavano in generale come rimedi naturali per la cura di numerosi malanni anche meno gravi del cancro ma fastidiosi. I già citati Hunza dei semi di albicocche usavano anche l’olio ricavato da essi e i frutti secchi interi.
Semi di albicocca: proprietà
Chi non ha mai né visto né assaggiato questi semi deve sapere che sono parecchio amari, a meno che non si scelgano quelli indicati come dolci in modo esplicito.
Quelli amari provengono dalle albicocche selvatiche, hanno un sapore acidulo, vengono estratti e fati essiccare per poi arrivare a noi.
Semi di albicocca: controindicazioni
C’è chi non si avvicina ai semi di albicocca per non rischiare. Se ci stiamo chiedendo di cosa aver paura, a risposta è “del cianuro”, perché questi semi ne contengono un certo quantitativo. Per non allarmarsi inutilmente, meglio informarsi sulla quantità di semi che possiamo consumare in un giorno.
La risposta è massimo 7 ma se li stiamo assumendo come integratori di vitamina B17, a scopo anti tumorale, possiamo tranquillamente fermarci a 1 o 2 semi di albicocca al giorno, da mangiare accompagnandoli ad un frutto fresco oppure ad un frutto secco, in modo che gli enzimi contenuti nel frutto stesso agiscano in coordinazione con quelli dei semi.
Semi di albicocca: prezzo
On line a 17 euro troviamo una confezione di semi amari da un etto, un vero elisir di lunga vita. Anche se meno noti di altri ingredienti, sono un elemento da inserire in un regime alimentare naturale che può curare e prevenire molte patologie e fastidi. Troviamo semi di albicocca anche nelle erboristerie o nei negozi di prodotti biologici.
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