Segugio italiano
Segugio italiano, a pelo raso o a pelo duro, è un gran cane da caccia con rare doti, tutto italiano e indiscutibilmente dedicato all’attività per cui è stato creato. Basta guardarlo in faccia per capire che è una razza determinata, testarda, vincente. Non c’è preda che scampi ad un segugio italiano.
Segugio italiano: origine
Antichissime, come quelle del nostro Paese, le origini del segugio italiano, tanto che le prime selezioni risalirebbero ai tempi della Gallia quando con incroci tra il segugio da corsa egiziano, nella Penisola grazie ai Fenici, e il molosso romano, ha cominciato a formarsi questa razza. Poche sono le testimonianze ma esperti e appassionati condividono questa ipotesi del segugio italiano con antenati egiziani.
Durante il Rinascimento in Italia spopolava la caccia alla lepre, per cui anche il segugio italiano era richiestissimo, arrivarono anche a altri segugi in ausilio e la razza subì certamente dei rimescolamenti che hanno poi dato vita a ciò che oggi ci presentano come segugio italiano originale. Si parla di modifiche sia morfologiche sia comportamentali e attitudinali. Ma visto il risultato, ben vengano, siamo di fronte ad un ottimo cane da caccia.
Nell’800 c’è stato un po’ un calo, di fama e di utilizzo, per il segugio italiano, ma nel XX secolo si è ripreso alla grande ed è stato definito anche lo standard, potendo così uniformare le varie tipologie sparse nella penisola che di zona in zona erano nate nei decenni precedenti.
Segugio italiano: aspetto
Forte e muscoloso: e come può essere altrimenti l’aspetto di un segugio italiano? Il tronco è da racchiudere in un quadrato, è un cane compatto ma longilineo, potente ma asciutto, senza un filo di grasso. La sua andatura caratteristica è il galoppo, abituato come è a seguire la selvaggina dall’alba al tramonto. Come taglia, il segugio italiano ha una altezza di oltre 50 cm, con un peso tra i 18 e i 28, dipende dal sesso.
Vale invece per tutti, segugio italiano maschio e segugio italiano femmina, che il muso appuntito termini con il tartufo nero e narici ben aperte. Gli occhi sono grande e luminoso, con un’iride ocra scuro, le orecchie, pendenti, hanno una particolare forma triangolare e sono piatte e larghe, la coda è sottile ma il segugio italiano la porta con grande eleganza, a scimitarra.
Quanto al pelo, esistono due distinte razze di segugio italiano: a pelo raso e a pelo forte. Hanno caratteristiche psicofisiche uguali a parte il mantello, una differenza di taglia e di carattere.
Segugio italiano a pelo raso
E’ più brioso e vivace il segugio italiano a pelo raso, che mostra un mantello denso, lucente e liscio. I colori ammessi per questa tipologia di segugio italiano sono il fulvo unicolore, in tutte le gradazioni, e il nero focato.
Nel caso del cane a pelo raso le focature devono limitarsi a muso, sopracciglia, petto, arti, ma se il segugio italiano è fulvo, allora ci può essere anche del bianco sempre su muso, cranio, petto, piedi, punta della coda. Abbiamo detto che è il più vivace e brioso, quindi lo si sene anche abbaiare di più, in modo piuttosto squillante, simpatico e armonioso.
Segugio italiano a pelo forte
Il segugio italiano a pelo forte è più grande del suo collega a pelo raso, ma molto probabilmente le origini sono le stesse. Le due varietà coesistono da sempre in Italia, ciascuna con il proprio mantello e il proprio carattere, con qualche cm di differenza a favore del cane a pelo duro ma nulla che un vero esperto e solo lui possa notare.
Il pelo ruvido del segugio italiano non supera i 5 centimetri e sulla coda è più corto come anche sulla coda, sulle orecchie e sulla testa. Per i colori, la situazione è simile a quella cromatica del segugio italiano a pelo raso: fulvo e nero focato.
In entrambi i casi ci possono essere macchie bianche in zone ben localizzate e concesse dagli standard. Il carattere del segugio italiano a pelo forte è più riservato,come se compensasse le sue dimensioni maggiori con una minore briosità: è calmo e riflessivo, e questa indole cambia anche il suo approccio alla caccia.
Segugio italiano nero focato
Il nero focato è una tinta che è possibile incontrare sia nel segugio italiano a pelo raso sia nel segugio italiano a pelo forte, è una delle due colorazioni frequenti. In entrambe le varietà della razza il nero focato può essere accompagnato da macchie bianche localizzate e le focature devono comparire solo e soltanto su muso, sopracciglia, petto e arti.
Segugio italiano cucciolo
A pelo raso o a pelo duro, fulvo o nero focato, il segugio italiano cucciolo è di una vivacità estrema. Salta, corre, zampetta: è capace – così racconta chi ne ha uno da sempre – di saltare o arrampicarsi su delle reti anche di 10 cm da terra. Ecco, è necessario star dietro ad un cane così, ben apprezzabile per l’esuberante voglia di vivere, ma certo non molto comodo da gestire nella sua infanzia se lo si deve lasciare a casa da solo.
Segugio italiano: carattere
Ormai ne ho già dati molti indizi, sul carattere del segugio italiano: si sarà capito che come cane è vivace e coraggioso. Va precisato, però, che non ha tendenze aggressive verso l’uomo e anche nei confronti dei suoi simili solitamente non è un attacca brighe.
Il suo stile è piuttosto grezzo, resta un cane da caccia abituato a pranzi frugali, a vivere in campagna, a stare con l’uomo ma non troppo. Per questo non si mostra particolarmente affettuoso, non è la sua principale caratteristica, non fa parte della sua indole anche se poi dipende da segugio italiano a segugio italiano.
Questo non vuol dire che sia un cane solitario, il segugio italiano ama la compagnia del padrone e la cerca come cercherebbe una preda. In sua presenza gli rivolge uno sguardo molto dolce con qualche abbaiata squillante per dire la sua, adora aiutarlo nella caccia o in lunghe camminate, corse, esplorazioni boschive. Il segugio italiano è ubbidiente, vivace ma sa cosa vuol dire avere regole e compiti.
Segugio italiano: allevamenti
Anche se come razza il segugio italiano è stato selezionata in Italia, ci sono allevamenti in tutto il mondo. Dimostrazione che il segugio italiano è riconosciuto universalmente per le sue qualità di cane da caccia e non solo. Può infatti essere anche un ottimo cane da tartufo o da guardia.
Come cane da caccia è instancabile e si adatta a ogni tipo di terreno, dalla Pianura Padana, alle Alpi e agli Appennini ma dato che la sua indole è piuttosto indipendente, meglio addestrarlo fin da piccolo. Negli allevamenti di segugio italiano l’alimentazione deve seguire i periodi di caccia: quando è il momento di massima attività consuma molte energie. Il pasto ideale del segugio italiano in periodo di caccia arriva a 300 g di carne e 150 g di riso con verdure cotte.
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Pubblicato da Marta Abbà il 4 Ottobre 2018