Secondo cane, quando può essere un piacere e quando una scelta inopportuna? Ce lo si chiede, quando indecisi davanti ad una possibilità di avere due amici a quattro zampe, per un totale di 8 zampe, con noi nella quotidianità. Non c’è una risposta universalmente valida ma dipende di caso in caso, al variare delle circostanze, del carattere del cane e della nostra capacità di educarlo e di allevarlo. E anche della nostra possibilità di spendere perché un secondo cane raddoppia quasi la spesa che uno solo comporta.
Prendere un secondo cane: pro e contro
I pro sono molti e vanno per primi visto che di solito prevalgono le perplessità e timori. Questo non vuol dire che chi non ha un secondo cane sbaglia, certamente. Ciascuno deve fare le proprie valutazioni. In due i cani si fanno compagnia quando siamo assenti o se li lasciamo in giardino, inoltre un “cane unico” rischia di essere viziato e trattato come da figlio, ciò accade meno in presenza di un secondo cane.
Quando arriva, potrà condividere cose che solo tra cani possono essere condivise: l’annusare, lo scavare buche in giardino, l’annusare il lato B di altri cani per strada, il rosicchiare un osso assieme e l’abbaiare alla luna o a un estraneo che passa. Detto ciò, comprendo bene che due cani comportano più spese, più spazio, più tempo e anche un po’ di pazienza per essere educati alla convivenza che non è sempre ovvia.
Secondo cane cucciolo
Quando il secondo cane è un cucciolo è necessario essere molto attenti a non cadere nei classici errori, prevedibili e immaginabili ma non sempre evitabili. Può venire spontaneo difendere il piccolino, quando litigano bonariamente, ma vi assicuro che, come nel mio caso, è proprio il più cucciolo a provocare. A volte mordicchiando, tagliando la strada, rubando i biscotti o il posto all’ombra al più grande.
I cani hanno i loro codici e intervenire sgridando l’adulto in automatico, può disturbare un equilibrio che noi non avevamo visto ma che permetteva una vivace ma positiva convivenza. Spesso è meglio lasciarli fare senza metterci in mezzo, e ignorando il cucciolo che spera che, data la sua giovane età, la ragione sia sempre dalla sua parte.
Secondo cane: gelosia
L’arrivo di un secondo cane può suscitare un sentimento di gelosia in quello già in nostra compagnia, è naturale. Possiamo cercare di attenuare l’impatto ma mettiamolo in conto. La gelosia nei rapporti affettivi c’è e non è sempre qualcosa di negativo, anche tra cani o tra cane e uomo, può spuntare. Va gestita la meglio in modo che nessuno stia male più del necessario. Per non far sentire il nostro primo cane tradito, non presentiamogli il secondo cane in casa a sorpresa.
E’ meglio combinare un incontro in campo neutro, il più possibile rilassante e divertente, per poi tornare a casa insieme dopo ore passate a giocare e…. ecco – penserà il cane numero 1, il mio amico viene a vivere da me. Un trucchetto furbo, una “bugia” detta per il bene di tutti.
Secondo cane: maschio o femmina
Il secondo cane è meglio che sia femmina se il primo è maschio. Viceversa meglio maschio se il primo è femmina. Insomma ciò che si consiglia è di far convivere cani del sesso opposto per evitare complicazioni. Per molte razze dall’indole pacifica, in verità, la questione del sesso passa in secondo piano e possiamo anche scegliere di far crescere assieme due maschi.
Secondo cane: inserimento
Dopo la farsa dell’incontro “a caso” con il secondo cane, è importante che durante l’inserimento tutte e due gli animali abbiano i loro spazi definiti e che non debbano lottare per la cuccia, la ciotola, il giochino o il posto sul tappeto ai nostri piedi, ammesso che ci possano stare. Vale sempre la regola del “o entrambi o nessuno dei due”, ovvio, e per la ciotola ci si può attrezzare anche acquistandone on line modelli già per secondo cane in arrivo.
A 13 euro su Amazon si può acquistare un set di ciotole per con alza ciotole in ferro zincato completo di piedini che si regola in altezza. Ottimo per animali di piccola e medio-grande taglia e che ha anche uno spazio per l’acqua.
Secondo cane: come scegliere
Scegliere il secondo cane è importante e nel farlo serve tenere conto della taglia, del carattere, della razza (o del mix di razze) e anche dello spazio che possiamo mettere a disposizione dei due amici. Ci sono razze come il Labrador, il Bolognese e altri cani buoni, che quasi garantiscono una convivenza pacifica, altre invece che è meglio escludere a priori se speriamo di prendere un secondo cane dopo il primo.
Meglio chiedere consiglio ad un veterinario e ad un allevatore, se il cane viene da un allevamento, chiarendo da subito che il cane che stiamo prendendo dovrà convivere con un altro suo simile.
Secondo cane: consigli
Ciotole separate, cuccia o comune ma grande o due separate, giocattoli e guinzagli doppi e coccole per tutti ripartite equamente. Che ci sia un cane più timido o più piccolo, un altro più strafottente e coccolone, noi dobbiamo cercare di essere superpartes intervenendo il meno possibile nelle diatribe canine. Se la sanno spesso cavare da soli e gli umani non hanno modo di capire ciò che sta accadendo, un intervento dall’alto e su due piedi, spesso è nocivo.
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