Scottature da sole, come curarsi e prevenirle
Le chiamano scottature da sole o ustioni solari ma gli esperti di settore le definiscono eritemi solari, sono facili da prevenire ma possono essere piuttosto difficili da curare e far scomparire, soprattutto per chi ha la pelle particolarmente chiara e delicata.
Eritema solare o scottature da sole
Per eritema solare s’intende la comune scottatura o ustione dettata da un’esposizione prolungata ai raggi UV, senza l’impiego di un’adeguata protezione solare.
Perché in premessa abbiamo affermato che può essere dura da far scomparire soprattutto per chi ha la pelle chiara?
Le scottature da sole sono vere e proprie ustioni di primo o secondo grado. In base all’entità del danno possono subentrare lentiggini e macchie della pelle, inoltre le scottature da sole aumentano il rischio di melanoma (tumore della pelle) e favoriscono l’invecchiamento cutaneo con conseguente formazione di rughe e perdita di elasticità della pelle.
Con queste premesse è chiaro che conviene a tutti prevenire e proteggersi al meglio da sole. La prevenzione delle scottature da sole si fa impiegando creme protettive adeguate e preferendo un’esposizione ai raggi UV in quelle ore del giorno in un cui il sole picchia meno intensamente. Per capire come fare prevenzione vi rimandiamo all’articolo guida Come proteggersi dal sole.
Scottature da sole, i sintomi
Come premesso, la scottatura da sole consiste in un’autentica ustione di primo o secondo grado; in caso di eritema solare i sintomi compaiono entro 12 ore dall’esposizione al sole. Le scottature da sole possono provocare:
- arrossamento della pelle
- bruciore
- bolle e vescicole
- papule cutanee che provocano prurito
- ipersensibilità della pelle al tatto
- esfoliazione
- xerosi (secchezza cutanea)
I danni delle scottature da sole variano in base al fototipo della nostra pelle e dalla quantità di raggi UV assorbiti.
Fototipo e sensibilità ai raggi UV
Possiamo evidenziare sei differenti fototipi, ciascuno con le proprie caratteristiche peculiari e con una determinata sensibilità ai raggi UV. Per sintetizzare vi esponiamo le caratteristiche basilari dei sei fototipi.
- Fototipo 1
Estremamente sensibile ai raggi UV. Riguarda i soggetti che tendono a scottarsi ma mai ad abbronzarsi, con una pelle chiara e pallida. Si consiglia di non esporsi al sole e all’occorrenza sfruttare una protezione a schermo totale. - Fototipo 2
Molto sensibile ai raggi uv. Riguarda i soggetti che si scottano facilmente e si abbronzano poco. Anche in questo caso consigliamo di restare all’ombra il più possibile e di usare una protezione solare molto elevata. - Fototipo 3
La sensibilità ai raggi UV è media. Di solito questi soggetti tendono ad abbronzarsi gradualmente e la scelta della protezione dovrebbe essere eseguita in base al livello di abbronzatura in corso ed essere compresa tra gli 8 e i 15 fp. - Fototipo 4
La sensibilità ai raggi UV è medio bassa. Questo fototipo riguarda i soggetti che tendono a scottarsi minimamente e a raggiungere buoni livelli di abbronzatura. In questo caso si consiglia una protezione solare tra i 4 e gli 8 fp e sempre il relazione all’abbronzatura. - Fototipo 5
Minima sensibilità ai raggi UV. Generalmente questi soggetti hanno una pelle olivastra e occhi scuri. Si abbronzano intensamente ma ugualmente si consiglia una protezione solare anche se minima. - Fototipo 6
Caratterizzato da pelle scurissima o nera. Non sono inclini alle scottature, infatti non si scottano mai. Si consiglia l’impiego di protezione solare 4/6 fp.
Come curare una scottatura da sole
Le scottature da sole tendono a guarire spontaneamente nel giro di pochi giorni, tuttavia, per lenire i sintomi, è possibile sfruttare alcuni rimedi naturali. Per tutti i rimedi naturali vi rimandiamo al nostro articolo dedicato alla Scottature solari.
Ti potrebbe interessare anche Ibuprofene: a cosa serve
Pubblicato da Anna De Simone il 19 Aprile 2015