Scoiattolo rosso: caratteristiche, abitudini e curiosità

scoiattolo rosso

Scoiattolo rosso: caratteristiche, abitudini e curiosità – Tra le tante classi di animali che popolano il nostro pianeta, certamente i mammiferi sono tra i più suggestivi. La loro caratteristica principale è quella di avere il corpo ricoperto di peli riuniti a formare un vero e proprio mantello.

I mammiferi hanno colonizzato l’intero pianeta in virtù della loro grande adattabilità. Possiamo infatti trovarne praticamente in qualsiasi habitat. Nel ventaglio dei mammiferi diffusi anche nella nostra penisola è incluso lo scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris), roditore appartenente alla famiglia degli sciuridi.

Scoiattolo rosso: descrizione

Il piccolo mammifero è facilmente riconoscibile a partire dall’osservazione della folta coda che si allunga per 15-20 centimetri. In fase di riposo la coda dello scoiattolo rosso resta arrotolata sul dorso. Questa appendice del corpo è necessaria all’animale come bilanciere o come paracadute nel momento in cui salta da un ramo all’altro degli alberi. Lo scoiattolo rosso se ne serve anche come coperta quando riposa.

Il piccolo mammifero misura indicativamente dai 20 ai 28 centimetri. Il suo peso è invece variabile dai 250 ai 350 grammi circa.

Lo scoiattolo rosso possiede orecchie grandi che, soprattutto nei mesi invernali, si contraddistinguono per la presenza di ciuffi di peli. Seppur tendenzialmente di colore rossastro, la pelliccia dell’animale è variabile. Può essere anche marrone fino ad arrivare in taluni casi al nero. Il ventre, invece, è sempre chiaro, per l’esattezza bianco.

Abitudini

Lo Sciurus vulgaris, noto anche come scoiattolo comune europeo, vive nei boschi di conifere e di latifoglie. Essenzialmente diurno, lo scoiattolo rosso è molto attivo all’alba e al tramonto, più nella bella stagione che nei mesi freddi. In inverno non va in letargo ma riduce di molto la sua attività. Il piccolo animale vive quasi esclusivamente sugli alberi, salendo e scendendo come se fosse un vero acrobata ma riuscendo anche a fare salti di parecchi metri durante i quali ha la prassi di dilatare le dita dei piedi, così da attutire il colpo. È invece possibile vederlo piuttosto di rado a terra in cerca di nutrimento, trattandosi di un mammifero molto timido ed elusivo.

Lo Sciurus vulgaris ha l’abitudine di costruirsi un nido di forma sferica, comodo, robusto e soprattutto sicuro, all’interno della cavità degli alberi o dove i rami si incrociano. Per la costruzione l’animale utilizza generalmente muschio e rametti.

Quando si trova in una situazione di pericolo, lo scoiattolo rosso tende inizialmente a restare immobile. Se è a terra, il suo primo istinto è di cercare di rintracciare un albero o un altro appiglio su cui arrampicarsi. Nel caso in cui si trovi già su un albero, il piccolo mammifero tende a circondarne il tronco, schiacciandosi contro la corteccia a mo’ di difesa.

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Scoiattolo rosso: cosa mangia

Lo scoiattolo rosso si nutre soprattutto di semi di alberi, di gemme, di frutti, di bacche, di licheni, di funghi e di cortecce. La sua è quindi una dieta prevalentemente vegetariana anche se a volte il piccolo mammifero si ciba  di insetti o di uova di uccelli.

Lo scoiattolo rosso ha inoltre la prassi di accumulare il cibo in eccesso per i periodi freddi, nascondendolo all’interno di piccole cavità sugli alberi o, ancora più di frequente, creando pile sul terreno. Nella scelta del luogo più adatto per realizzare il proprio deposito di alimenti, lo Sciurus vulgaris preferisce optare per punti di riferimento che riesce a ricordare con facilità. Nel momento in cui si accinge a recuperare il cibo, il piccolo roditore sfrutta tutti i suoi sensi nel tentativo di rammentare il luogo esatto in cui ha creato il magazzino naturale, di vitale importanza per la propria sopravvivenza.

Riproduzione

Lo scoiattolo rosso può riprodursi due volte all’anno, solitamente a febbraio-marzo e tra giugno e luglio. Dopo una gestazione che dura circa quaranta giorni, la femmina può partorire fino a quattro cuccioli. Sono stati comunque osservati parti che arrivano a sei cuccioli.

Alla nascita, i piccoli esemplari di Sciurus vulgaris pesano tra i 10 e i 15 grammi. Sono ciechi, sordi e glabri. La loro sopravvivenza dipende esclusivamente dalla madre per le successive quattro settimane. Il pelo dei cuccioli inizia a crescere dopo venti giorni circa dal concepimento. I piccoli scoiattoli rossi acquisiscono la vista intorno alle quattro settimane. Lo sviluppo dei denti si conclude invece al quarantaduesimo giorno.

Scoiattolo rosso - Sciurus vulgaris

In natura uno scoiattolo rosso vive mediamente fino a tre anni. I soggetti più sani possono raggiungere i sette anni, mentre in cattività l’aspettativa di vita può prolungarsi fino ai dieci anni. La sopravvivenza è legata soprattutto alla disponibilità di semi, di cui i piccoli mammiferi devono nutrirsi per mantenersi in forze durante i mesi freddi.

Importanza dello Sciurus vulgaris per gli habitat naturali

La presenza dello Sciurus vulgaris nei boschi è fondamentale per il loro rinnovamento. Immagazzinando i semi, questi simpatici mammiferi aiutano la diffusione di molte specie di piante poiché ne aumentano la dispersione e la capacità di germogliare.

Scoiattolo rosso in via d’estinzione

La sopravvivenza dello scoiattolo rosso nelle nostre aree forestali è seriamente messa in pericolo dalla competizione con lo scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis). Quest’ultimo è una specie esotica di origine nordamericana, che è stata introdotta in Italia negli anni ‘50 del secolo scorso. Non a caso lo scoiattolo grigio rientra tra le cosiddette specie invasive o aliene, ovvero delle specie che sono state rilasciate in un habitat che non sono loro e per questo motivo rischiano di mettere in pericolo l’equilibrio naturale dei vari ecosistemi.

L’esistenza di una competizione tra lo scoiattolo grigio e lo scoiattolo rosso a vantaggio del primo che ne occupa il territorio è nota ormai da tempo. Una simile competizione è principalmente dovuta al fatto che lo scoiattolo grigio è più grande. La sua dieta risulta inoltre più variegata. L’animale esotico possiede per di più una maggiore capacità di sfruttare le risorse ambientali con cui si trova a convivere.

Lo Scoiattolo grigio si può distinguere da quello rosso a partire dalla diversa colorazione ma anche per l’assenza di ciuffi di peli sulla punta delle orecchie.

Lo Sciurus carolinensis vive non solo nei boschi ma anche nei parchi cittadini, inclusi quelli delle realtà urbane più grandi come Milano e Torino. Anche lo scoiattolo grigio ha l’abitudine di muoversi sugli alberi ma a differenza di quello rosso è decisamente più socievole. È facile vederlo anche sul terreno alla ricerca di cibarie varie da immagazzinare così da poterle consumare durante la stagione invernale.