Schipperke: origini e carattere
Schipperke, classificato come cane del gruppo pastori e bovari è una sorta di volpino nero carbone. Un animale molto bello ed elegante, sul cui nome sono circolate numerose leggende, la più stramba racconta che “Schippeerkee” derivasse dalla parola olandese schipper, battelliere. Chissà poi cosa ci fa un lupo in battello.
Schipperke: origini
Dopo aver fatto litigare Francia e Belgio, il Schipperke si è dichiarato un cane da pastore di origine fiamminga anche se i suoi progenitori restano conosciuti anche in Francia e nei Paesi Bassi. Già nel XVII secolo si vociferava della presenza di un cane con le sue caratteristiche a Bruxelles, precisamente nel quartiere di Saint-Géry.
Una particolarità di questa razza è che è stata selezionata con la coda corta, una decisione presa quando c’era la moda di preferire i cani che nascevano con coda corta. Da sempre lo Schipperke è stato impiegato come cane da guardia, ma “già che c’era”, spesso i padroni lo sfruttavano anche per la caccia ai ratti che infestavano la città o le navi.
Il riconoscimento della razza è arrivato nel 1882 da parte della FCI, dopo la trionfale esposizione internazionale canina di Spa. Sul suo nome, oltre alla tesi del battelliere, c’è anche quella che collega Schipperke a skipper (“capitano” in inglese) o anche a sheep-perke, che significherebbe piccolo pastore. Nel suo paese d’origine è poi soprannominato “piccolo demonio nero“.
La diffusione di questo cane non è cosa recente, da tanto è noto in Francia, Belgio, Paesi Bassi e in qualche paese dell’Europa orientale, in parte anche perché era diventato all’epoca tra i preferiti della regina Marie Henriette del Belgio. Nel 1887 lo Schipperke è arrivato anche in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.
Schipperke: aspetto
E’ solo e solamente nero lo Schipperke e come abbiamo già visto, la sua particolarità è la totale assenza di coda. Riconoscibile è anche la sua testa tipicamente lupoide. Come struttura è un cane molto ben costruito e armonico, l’assenza della coda non disturba l’equilibrio delle forme, ha un torace largo sul davanti che rendono il fisico corto e tarchiato. In esposizione gli Schipperke sono suddivisi in tre categorie in base al peso: leggeri da 3 a 4 kg, medi da 4 a 5 kg, pesanti da 5 a 9 kg.
Oltre al fatto di dover essere nero, nero-zaino, il pelo risulta folto e consistente al tatto. E’ raso sulle orecchie, corto sulla testa e anche sul davanti degli arti e sui garretti, abbastanza corto sul tronco ma verso il collo si allunga formando criniera e jabot, attorno agli arti, poi, appare, sempre nera, una elegante culotte.
Anche gli occhi in questo cane sono scuri, color bruno scuro, pieni, più ovali che rotondi né infossati né sporgenti, con uno sguardo vivace e acuto. Le orecchie ricordano sempre le forme lupoidi, diritte, piccole, triangolari, attaccate alte e mobilissime, tutto il muso è allungato senza essere troppo appuntito.
Schipperke: carattere
Gli esemplari di questa razza hanno il carattere tipico dei cani da guardia e sono infatti ottimi cani da guardia, nonostante le dimensioni ridotte. Sono sempre fedeli, ma soprattutto molto agili e definitivamente instancabili. Questo comporta il fatto che a volte uno Schipperke può essere effettivamente molto irrequieto e incapace di mascherare le sue emozioni: rizza la criniera e abbaia.
E’ anche geloso delle sue cose e attento agli sviluppi intorno a lui, in modo che nulla tocchi i suoi possessi, per forza che poi fa fatica a fare amicizia con gli estranei anche se non gli interessa molto, ben contento e soddisfatto di vivere in perfetta sintonia con il proprio padrone.
In casa è un cane educato e rispettoso, ideale con i bambini, ma ama gli spazi aperti ed è quindi necessario portarlo molto in giro. Non rinuncia per nulla al mondo a dare la caccia alle talpe e ad altri animali. Meglio farlo sfogare spesso, così in casa è meno irrequieto e resta solo gradevolmente curioso e attento.
Schipperke: cuccioli
Sono una autentica bomba di energia i cuccioli di Schipperke, tra i più scatenati che io conosca, sempre pronti all’azione, allegri e festosi. I bambini con i cuccioli vanno matti, possono crescerci assieme. Con i cuccioli, però, è necessario intervenire subito con una buona opera di addestramento, soprattutto sull’abbaiare. Tende a farlo molto, gli esperti consigliano di placare questo suo istinto sin da giovane, richiamandolo verbalmente ogni volta che esagera.
Essendo un cane che apprende velocemente, oltre che molto intelligente, l’addestramento dello Schipperke non è una impresa ardua, anzi, si possono avere ottimi risultati, un cane educato e vivace “il giusto” con cui godere di lunghe scampagnate. Ama andare in giro, lo Schipperke, è poco adatto a convivere con altri animali ed è invece perfetto per chi non ne ha ed è una persona sportiva ed atletica. Lui è un buon compagno di allenamento.
E’ importante fin da cucciolo alimentarlo in modo adeguato, questo anche per assicurarsi la longevità caratteristica già innata della razza. Uno Schipperke può superare i 15 anni di vita senza avere grandi problemi di salute. Per il pelo bastano delle spazzolature regolari, è nero e non si sporca subito.
Schipperke: allevamento
Nel sito ENCI in Italia appare solo un allevamento di questa razza, situato in provincia di Pesaro Urbino, on line se ne trovano altri, anche che includono vari cani tra cui lo Schipperke. In Italia è presente ma non molto, se ne contano una quindicina di esemplari, ufficialmente dal sito ENCI, e in generale “va di più” la taglia piccola piuttosto che le altre.
Resta per ora un cane che potrebbe, se meglio conosciuto, diventare molto amato, sia per la sua elegante estetica, sia per le performance atletiche perfette per chi fa jogging o cammina molto. Per i salutisti, insomma.
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Pubblicato da Marta Abbà il 19 Aprile 2016